ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00715

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 198 del 26/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: BORDO FRANCO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 26/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZAN ALESSANDRO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 26/03/2014
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 26/03/2014
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 26/03/2014
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 26/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 26/03/2014
Stato iter:
15/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/07/2014
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 15/07/2014
Resoconto BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/07/2014

SVOLTO IL 15/07/2014

CONCLUSO IL 15/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00715
presentato da
BORDO Franco
testo presentato
Mercoledì 26 marzo 2014
modificato
Martedì 15 luglio 2014, seduta n. 264

   FRANCO BORDO, ZAN, PALAZZOTTO, PELLEGRINO e ZARATTI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 2, comma 240, della legge n. 191 del 2009 (legge finanziaria per il 2010) afferma che: «(...) le risorse assegnate per interventi di rifinanziamento ambientale con delibera del Cipe del 6 novembre 2009, pari a 1.000 milioni di euro, a valere sulle disponibilità del fondo infrastrutture e del fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale, di cui all'articolo 18, comma 1, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, e successive modificazioni, sono destinate ai piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico individuate dalla direzione generale competente del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentiti le autorità di bacino di cui all'articolo 63 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, nonché all'articolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 13, e il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri. Le risorse di cui al presente comma possono essere utilizzate anche tramite accordo di programma sottoscritto dalla regione interessata e dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che definisce, altresì, la quota di cofinanziamento regionale a valere sull'assegnazione di risorse del fondo per le aree sottoutilizzate di cui all'articolo 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, che ciascun programma attuativo regionale destina a interventi di risanamento (...)»;
   il miliardo di euro stanziato attivava una corrispondente cifra di cofinanziamento regionale;
   è incontrovertibile che il territorio italiano dal punto di vista del dissesto idrogeologico è a livelli allarmanti e preoccupanti, basti guardare alla vulnerabilità del territorio che si manifesta, ciclicamente, al ripetersi di eventi climatici avversi anche di media intensità. Si pensi che dal 2002 a oggi si sono registrate circa 2.000 alluvioni, che hanno causato la perdita di 293 vite umane e danni per miliardi di euro;
   il 68,9 per cento dei comuni italiani è a forte rischio idrogeologico, 6 milioni di cittadini vivono in aree del Paese considerate molto rischiose e 22 milioni di cittadini in aree mediamente rischiose;
   sono 6.251 le scuole e 547 gli ospedali che sorgono su terreni non sicuri;
   ogni giorno in Italia vengono edificati 668 ettari di terra, un'area equivalente a 96 campi di calcio. Nel corso di 10 anni l'edilizia ha consumato 244 mila ettari di terreno, il più delle volte sottratti all'agricoltura, che è il vero presidio del territorio, dei beni pubblici ambientali e paesaggistici;
   il piano contro il dissesto idrogeologico del 2010 prospettava 1.365 azioni per una spesa di 4,1 miliardi di euro; nel 2011 si è saliti a 2.519 azioni per 5,7 miliardi di euro, nel 2012 a 2.949 per 6,8 miliardi di euro, nel 2013 a 3.342 per 7,4 miliardi di euro e l'aggiornamento al 2014 porta la cifra di 3.383 interventi per un valore di quasi 8 miliardi di euro;
   dal recente rapporto dell'Associazione nazionale consorzi di bonifica, Anbi, si evince che dal 2002 al 2012 sono stati stanziati 2,98 miliardi di euro a seguito delle dichiarazioni dello stato di calamità;
   sempre dal medesimo rapporto si stigmatizza che dei 2 miliardi di euro previsti dal piano contro il dissesto idrogeologico del 2010, riconfermati negli anni seguenti al fine di rispondere al dissesto idrogeologico del Paese, si è speso appena il 4 per cento, che è l'equivalente dei compensi e dei costi delle gestioni commissariali –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto descritto in premessa e, in caso affermativo, quali azioni urgenti e concrete intenda adottare al fine di contrastare il dissesto idrogeologico dell'Italia;
   a quanto ammonti, ad oggi, la dotazione del piano contro il dissesto idrogeologico del 2010;
   se il Governo non intenda adottare un «piano nazionale strutturale» contro il dissesto idrogeologico, che tenga conto delle peculiarità dei territori maggiormente vulnerabili, attuando politiche del territorio immediate di messa in sicurezza delle aree in questione;
   se il Governo non intenda attivarsi nel monitoraggio delle aree agricole, di proprietà dello Stato, che risultino essere dismesse, abbandonate o comunque aree non più utilizzate per finalità produttive da riconvertire all'agricoltura sostenibile, prevedendo un apposito programma nazionale, che prediliga l'affidamento e/o l'affitto delle aree in questione ai giovani agricoltori e organizzazioni di gruppi che operano nel campo dell'agricoltura sociale.
(3-00715)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2009 0191

EUROVOC :

agricoltura sostenibile

regione agricola

settore agricolo

cofinanziamento

comune

giovane agricoltore