ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00684

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 187 del 11/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: AIELLO FERDINANDO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 11/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/03/2014
DI SALVO TITTI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/03/2014
PIAZZONI ILEANA CATHIA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/03/2014
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/03/2014
LACQUANITI LUIGI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/03/2014
ZAN ALESSANDRO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/03/2014
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/03/2014
MIGLIORE GENNARO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/03/2014
Stato iter:
12/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/03/2014
Resoconto AIELLO FERDINANDO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 12/03/2014
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 12/03/2014
Resoconto AIELLO FERDINANDO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/03/2014

SVOLTO IL 12/03/2014

CONCLUSO IL 12/03/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00684
presentato da
AIELLO Ferdinando
testo presentato
Martedì 11 marzo 2014
modificato
Mercoledì 12 marzo 2014, seduta n. 188

   AIELLO, ZAN, ZARATTI, PELLEGRINO, DI SALVO, PIAZZONI, COSTANTINO, LACQUANITI e MIGLIORE. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   in Calabria per oltre un quindicennio il ciclo integrato dei rifiuti è stato gestito da una struttura commissariale;
   il 16 aprile 2013 è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria la legge regionale 12 aprile 2013, n. 18, recante «Cessazione dello stato di emergenza nel settore rifiuti. Disciplina transitoria delle competenze regionali e strumenti operativi». In particolare, l'articolo 1 della legge regionale n. 18 del 2013 definisce le modalità di gestione della fase di transizione dal regime emergenziale al regime ordinario, nelle more dell'applicazione della disciplina in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica di cui al decreto-legge n. 138 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 148 del 2011;
   nonostante la «cessazione dello stato di emergenza» sancita per legge dalla regione Calabria, la situazione dei rifiuti in Calabria è tale da determinare il continuo rinnovo della dichiarazione dello stato di emergenza, che ha finora prodotto scarsissimi risultati, a fronte di un autentico disastro economico ed ambientale;
   in questi giorni l'emergenza rifiuti ha prodotto una quasi totale paralisi dell'attività di raccolta, tale da comportare la presenza di tonnellate di rifiuti in strade e piazze di molte città calabresi; gravissima è l'emergenza che riguarda, in particolare, la provincia e la città di Cosenza, dove il problema dei rifiuti si sta trasformando in una vera e propria emergenza igienico-sanitaria, al punto da spingere due consiglieri comunali della città, Roberto Sacco e Giovanni Cipparrone, a intraprende una forma di protesta estrema come lo sciopero della fame;
   proprio per scongiurare il rischio di un'emergenza ambientale e sanitaria, il prefetto ha provveduto a convocare i sindaci per individuare le soluzioni più adeguate a superare dette criticità;
   tra i poteri esercitati dal dipartimento politiche dell'ambiente della regione Calabria, vi è anche quello di autorizzare, senza alcun pretrattamento, anche discariche private nate e autorizzate per svolgere altro tipo di attività e di accogliere altri tipi di rifiuti, creando notevolissimi disagi tra le popolazioni interessate, le quali hanno già minacciato proteste popolari per evitare che i loro territori siano ancora una volta quelli maggiormente penalizzati dalle scelte delle amministrazioni pubbliche;
   con ordinanza regionale si è consentito, in deroga alla normativa nazionale e comunitaria in materia, di poter conferire in discarica l'indifferenziato, ossia i rifiuti «tal quale»;
   si è, inoltre, autorizzato lo stoccaggio di rifiuti solidi urbani presso aree non autorizzate, per le quali mancano i permessi sanitari e per le quali è evidente un pericolo per la salute pubblica; tali aree sono state segnalate nei comuni di Scala Coeli e Celico (provincia di Cosenza), in prossimità del Parco nazionale della Sila;
   a Celico, da giorni i comitati locali cittadini stanno presidiando un'area che gli enti hanno identificato come discarica e i mezzi carichi di rifiuti provenienti da Cosenza sono tornati indietro senza poter scaricare. Come dichiarato dai manifestanti a il Quotidiano della Calabria on-line del 10 marzo 2014, l'utilizzo di questo sito come discarica, è «un delitto perpetrato solo in nome della risoluzione di un'emergenza voluta ad arte per favorire gli interessi che non sono quelli né dei cittadini della Presila, né di quelli di Cosenza» –:
   se non ritenga di dovere attivare urgentemente un tavolo tecnico con la regione, la provincia, i comitati cittadini interessati e le principali associazioni ambientaliste, al fine di individuare un percorso condiviso volto ad affrontare efficacemente l'attuale fase emergenziale nel ciclo dei rifiuti calabresi e scongiurare i conseguenti seri rischi per l'ambiente e la salute pubblica. (3-00684)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2011 0138

EUROVOC :

Calabria

deposito dei rifiuti

sanita' pubblica

protezione dell'ambiente