ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00614

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 166 del 04/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: PRATAVIERA EMANUELE
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 04/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/02/2014
MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/02/2014
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/02/2014
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/02/2014
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/02/2014
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/02/2014
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/02/2014
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 04/02/2014
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/02/2014
CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/02/2014
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 04/02/2014
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/02/2014
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/02/2014
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/02/2014
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 04/02/2014
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 04/02/2014
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 04/02/2014
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/02/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 04/02/2014
Stato iter:
05/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/02/2014
Resoconto PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 05/02/2014
Resoconto ZANONATO FLAVIO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 05/02/2014
Resoconto PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/02/2014

SVOLTO IL 05/02/2014

CONCLUSO IL 05/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00614
presentato da
PRATAVIERA Emanuele
testo presentato
Martedì 4 febbraio 2014
modificato
Mercoledì 5 febbraio 2014, seduta n. 167

   PRATAVIERA, FEDRIGA, MARCOLIN, ALLASIA, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, MATTEO BRAGANTINI, BUONANNO, BUSIN, CAON, CAPARINI, GIANCARLO GIORGETTI, GRIMOLDI, GUIDESI, INVERNIZZI, MOLTENI, GIANLUCA PINI e RONDINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   la vicenda Electrolux è l'espressione più drammatica del fallimento dell'azione politica attuata dal Governo per il rilancio del sistema industriale del Paese;
   l'ondata di deindustrializzazione che sta attraversando il Paese, in mancanza di organiche riforme da parte del Governo, sta portando alla progressiva perdita del patrimonio industriale italiano, condannando così l'Italia ad una posizione di emarginazione nell'economia internazionale;
   la presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in merito alle reali possibilità di chiusura dello stabilimento Electrolux di Porcia, ha espresso grandi criticità sulla condotta tenuta dal Ministro interrogato, accusato di essersi disinteressato della vicenda, ed ha chiesto le sue dimissioni;
   il fallimento dell'operato del Ministro interrogato, oggi dichiarato a parere degli interroganti per fini strumentali dalla presidente della regione Friuli Venezia Giulia, è evidente da tempo e si dimostra nei numeri delle aziende che fino ad oggi hanno fallito e di quante stanno soffrendo drammaticamente e nei tanti posti di lavoro persi;
   il caso Electrolux è emblematico delle difficoltà che vivono le aziende nel nostro Paese, sempre più schiacciate da una pressione fiscale divenuta ormai insostenibile, nonché dall'inefficienza della burocrazia e dall'impossibilità di accesso al credito;
   il tessuto imprenditoriale, costituito in Italia per più del 95 per cento da piccole e medie imprese, ha risentito e continua a risentire del fenomeno del credit crunch, un fenomeno che sta portando alla chiusura di molte imprese che non ricevono dagli istituti di credito il necessario e, in questo periodo, vitale supporto finanziario per il proprio ciclo produttivo. I nuovi accordi europei in tema di patrimonializzazione delle banche, necessari per tentare di ridare stabilità ad un sistema finanziario sull'orlo del collasso, stanno costringendo le banche a continue ricapitalizzazioni, che, insieme ad un sempre più prudenziale approccio degli istituti di credito, strozzano le imprese;
   il nostro è il Paese con l'imposizione fiscale più alta nell'area dell'Unione europea, condizione che spinge molte imprese a delocalizzare verso Paesi vicini, come la Svizzera, l'Austria, la Slovenia, la Slovacchia, la Francia e, nell'area extra-Unione europea, la Serbia;
   in questa fase di crisi sarebbe opportuno attuare una nuova politica di rilancio del sistema industriale italiano, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese, riconoscendo l'importante ruolo che queste svolgono per lo sviluppo del sistema produttivo del Paese;
   le piccole e medie imprese, infatti, sono il motore dell'economia italiana, portatrici di valori umani, morali e professionali, che fino ad oggi sono stati fondamentali allo sviluppo del Paese;
   la scelta dell'azienda Electrolux di intraprendere un piano di ristrutturazione industriale dei siti italiani, attraverso licenziamenti e tagli di stipendio, avrà un impatto drammatico sul futuro dei lavoratori e delle loro famiglie, togliendo al territorio le risorse necessarie per la ripresa economica;
   il 29 gennaio 2014 è stato convocato un tavolo di confronto al Ministero dello sviluppo economico, dal quale non sono emerse indicazioni sul futuro industriale dei siti italiani, con particolare riferimento alla chiusura del sito di Porcia e alla conseguente delocalizzazione della produzione in Polonia –:
   quali immediate iniziative intenda adottare per restituire competitività al sistema produttivo italiano e, nel caso specifico dell’Electrolux, se voglia rendersi parte attiva nelle trattative in corso, mettendo in campo tutte le misure necessarie a salvaguardare l'integrità produttiva ed occupazionale dei siti italiani. (3-00614)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

cessazione d'attivita'

ristrutturazione industriale

piccole e medie imprese

aiuto alla ristrutturazione

politica fiscale

delocalizzazione

licenziamento