ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00578

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 156 del 21/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: CARUSO MARIO
Gruppo: PER L'ITALIA
Data firma: 21/01/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 21/01/2014
Stato iter:
22/01/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/01/2014
Resoconto CARUSO MARIO PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2014
Resoconto ZANONATO FLAVIO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 22/01/2014
Resoconto CARUSO MARIO PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/01/2014

SVOLTO IL 22/01/2014

CONCLUSO IL 22/01/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00578
presentato da
CARUSO Mario
testo presentato
Martedì 21 gennaio 2014
modificato
Mercoledì 22 gennaio 2014, seduta n. 157

   CARUSO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   il brevetto unico europeo, anche se con qualche ritardo, sarà operativo a fine 2014 secondo quanto riferito dal presidente dell'Ufficio europeo dei brevetti, Benoit Battistelli;
   con una sentenza del 16 aprile 2013, la Corte di giustizia dell'Unione europea ha respinto il ricorso introdotto da Spagna e Italia, nel giugno del 2011, contro la decisione di autorizzare una cooperazione rafforzata per l'adozione di regolamenti che disciplinano il brevetto unitario «EU»;
   al momento, l'Italia non ha ancora aderito al nuovo sistema di brevetto unitario per l'Europa, anche se ha aderito all'accordo sul nuovo sistema giurisdizionale, che, oltre al futuro brevetto unitario, riguarderà anche l'attuale brevetto europeo;
   se il nostro Paese restasse fuori dal sistema del brevetto unitario, a subirne le conseguenze sarebbero le imprese italiane costrette a sostenere maggiori oneri, nonché a rinunciare ad una protezione aggiuntiva, con il conseguente disincentivo per le stesse ad investire in attività produttive, commerciali e di ricerca nel nostro territorio;
   nel mese di luglio 2013 il Senato della Repubblica si è espresso a favore dell'adesione alla cooperazione rafforzata, chiedendo al Governo di porre in essere tutte le azioni necessarie per procedere conseguentemente;
   secondo uno studio di Confindustria l'adesione al nuovo sistema consentirebbe alle imprese italiane di risparmiare a regime circa 14 milioni di euro all'anno: 9 milioni di euro derivanti dalla necessità di non ricorrere a due protezioni separate (italiana ed europea) e 5 milioni di euro recuperati dall'assenza di cause brevettuali parallele nel nostro Paese e nel resto dell'Europa;
   anche lo Stato conseguirebbe dei vantaggi, valutabili in 23 milioni di euro, derivanti dalla partecipazione alla divisione dei brevetti unitari che compenserebbero ampiamente la diminuzione degli introiti dei brevetti tradizionali in Italia;
   la mancata adesione rischierebbe di scoraggiare non solo le imprese innovative italiane, ma anche le multinazionali straniere che potrebbero decidere di non investire nel nostro Paese –:
   se non ritenga di porre in essere ogni utile iniziativa di propria competenza per potere giungere in tempi brevi all'adesione del nostro Paese al nuovo sistema di brevetto unico europeo, al fine di consentire alle imprese italiane e allo Stato medesimo di conseguire gli indubbi vantaggi che tale strumento comporta. (3-00578)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

brevetto europeo

UEB

impresa multinazionale

sentenza della Corte CE