ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00440

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 116 del 12/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 12/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/11/2013
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/11/2013
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/11/2013
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/11/2013
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/11/2013
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/11/2013
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 12/11/2013
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/11/2013
CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/11/2013
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 12/11/2013
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/11/2013
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/11/2013
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 12/11/2013
MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/11/2013
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 12/11/2013
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 12/11/2013
PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 12/11/2013
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 12/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER L'INTEGRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER L'INTEGRAZIONE delegato in data 12/11/2013
Stato iter:
13/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/11/2013
Resoconto FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 13/11/2013
Resoconto KYENGE CECILE MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (MINISTERO PER L'INTEGRAZIONE)
 
REPLICA 13/11/2013
Resoconto FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/11/2013

SVOLTO IL 13/11/2013

CONCLUSO IL 13/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00440
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo presentato
Martedì 12 novembre 2013
modificato
Mercoledì 13 novembre 2013, seduta n. 117

   FEDRIGA, GIANCARLO GIORGETTI, ALLASIA, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, MATTEO BRAGANTINI, BUONANNO, BUSIN, CAON, CAPARINI, GRIMOLDI, GUIDESI, INVERNIZZI, MARCOLIN, MOLTENI, GIANLUCA PINI, PRATAVIERA e RONDINI. — Al Ministro per l'integrazione. — Per sapere – premesso che:
   da alcuni articoli apparsi recentemente sui quotidiani, si apprende che il centro di identificazione ed espulsione di Gradisca d'Isonzo (Gorizia) è stato, di fatto, reso inagibile e praticamente distrutto dagli stessi clandestini lì ospitati nel corso delle numerose e violente rivolte scoppiate negli ultimi mesi;
   non si tratta di un fatto isolato, poiché domenica scorsa anche i clandestini ospitati nel centro di identificazione ed espulsione di via Corelli a Milano hanno dato fuoco a lenzuola, asciugamani e materassi del settore D del centro e solo l'intervento tempestivo dei vigili del fuoco, che hanno subito sedato le fiamme, ha evitato conseguenze ancora più gravi;
   in particolare, si apprende, sempre da articoli di stampa, che in poco più di 60 giorni, sono già cinque gli incendi appiccati al centro di identificazione ed espulsione di via Corelli, concentrati tra il 7 e il 29 settembre 2013, e che ormai quattro dei cinque settori (da 28 posti ciascuno) sono inagibili;
   come per il centro di identificazione ed espulsione di Gradisca, anche in questo caso i clandestini ospitati saranno trasferiti, date le condizioni di inagibilità delle strutture ed in attesa dell'effettiva espulsione dal territorio italiano, in altre analoghe strutture, sempre se vi sia la disponibilità recettiva;
   di fatto, tali episodi sono una resa dello Stato verso chi mette sistematicamente atti di danneggiamento e violenza ed il messaggio che passa con questi provvedimenti di trasferimento è che, anche se non si rispettano le leggi italiane e le regole, si può ottenere tutto, tanto che tali episodi di devastazione sono ormai sempre più frequenti;
   sempre nei giorni scorsi a Bruxelles presso il Parlamento europeo, durante il convegno organizzato dall'associazione LasciateCientrare-European alternatives, il Ministro interrogato ha dichiarato che in materia di centri di identificazione ed espulsione «la normativa nazionale dovrebbe meglio adeguarsi allo spirito di quella europea», senza però meglio specificare quali siano i suoi concreti intendimenti, con ciò alimentando le speranze di una possibile loro definitiva chiusura ed i sempre più frequenti episodi di devastazione e violenza, come quelli sopra specificati;
   è la stessa direttiva comunitaria 2008/115, cosiddetta direttiva rimpatri, a prevedere la necessaria presenza e operatività in territorio nazionale dei centri di identificazione ed espulsione, che, in particolare, all'articolo 15 e 16 dispone in materia di «trattenimento», prevedendo che avvenga «in appositi centri di permanenza temporanea» «per il tempo necessario all'espletamento diligente delle modalità di rimpatrio»;
   pertanto, la permanenza nei centri di identificazione ed espulsione è condizione necessaria per procedere all'identificazione del clandestino e al suo effettivo rimpatrio, poiché, sempre ai sensi della sopra citata direttiva, «occorrono norme chiare, trasparenti ed eque per definire una politica di rimpatrio efficace quale elemento necessario di una politica d'immigrazione correttamente gestita» –:
   quali siano gli intendimenti del Ministro interrogato riguardo alla propria proposta più volte annunciata di procedere alla chiusura dei centri di identificazione ed espulsione, alla luce degli ultimi avvenimenti e della richiamata legislazione comunitaria, e se non ritenga di condannare fermamente tali episodi gravissimi, indice secondo gli interroganti di una totale mancanza di volontà di integrazione e di rispetto delle regole vigenti nel nostro Paese da parte di soggetti entrati clandestinamente nel nostro territorio. (3-00440)
(12 novembre 2013)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

CENTRO DI IDENTIFICAZIONE E DI ESPULSIONE (CIE)

GEO-POLITICO:

GRADISCA D'ISONZO,GORIZIA - Prov,FRIULI-VENEZIA GIULIA

EUROVOC :

espulsione

direttiva comunitaria