ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00366

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 92 del 08/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: PESCO DANIELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
CASO VINCENZO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
DI MAIO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
PRODANI ARIS MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013
MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 08/10/2013
Stato iter:
09/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/10/2013
Resoconto PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 09/10/2013
Resoconto CANCELLIERI ANNA MARIA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 09/10/2013
Resoconto PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/10/2013

SVOLTO IL 09/10/2013

CONCLUSO IL 09/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00366
presentato da
PESCO Daniele
testo presentato
Martedì 8 ottobre 2013
modificato
Mercoledì 9 ottobre 2013, seduta n. 93

   PESCO, TRIPIEDI, CASO, CARINELLI, MANLIO DI STEFANO, DE ROSA, BUSINAROLO, DADONE, D'AMBROSIO, CRIPPA, MICILLO, RUOCCO, CANCELLERI, PAOLO BERNINI, ALBERTI, LUIGI DI MAIO, NUTI, DIENI, COZZOLINO, PRODANI, DA VILLA, SIBILIA, DEL GROSSO, PAOLO NICOLÒ ROMANO, CRISTIAN IANNUZZI, BATTELLI, FRUSONE, RIZZO, CORDA, BASILIO, VILLAROSA, COMINARDI, COLLETTI e MUCCI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   a Milano la casa circondariale San Vittore, al civico 2 di piazza Gaetano Filangieri, costruita nella seconda metà dell'Ottocento, desta forte preoccupazione per le precarie condizioni di vivibilità;
   si fa riferimento, nello specifico, alla grave situazione di sovraffollamento che costringe i detenuti a condividere in sei persone celle adatte ad ospitare al massimo una o due persone;
   dal rapporto dell'associazione Antigone si apprende che la situazione nel settembre 2012 era la seguente:
    a) 1.595 uomini (di cui 975 stranieri, pari al 61 per cento) e 110 donne (di cui 61 straniere, pari al 55 per cento, e 8 mamme con bambini recluse all'istituto a custodia attenuata per detenute madri);
    b) posizione giuridica: tra gli uomini 643 giudicabili, 382 appellanti, 220 ricorrenti e 350 definitivi; tra le donne 41 giudicabili, 29 appellanti, 3 ricorrenti e 37 definitive. In totale la quota di detenuti in attesa di giudizio è del 78 per cento al maschile e del 66 per cento al femminile;
   in merito alle presenze, ad oggi la situazione non è migliorata e le circa 1.600 persone detenute risiedono in spazi adatti ad ospitare non più di 600-800 persone;
   l'invivibilità della struttura ed il disagio vissuto dai detenuti sono causa di drammatici atti compiuti dai detenuti stessi. A tal proposito si segnala l'ultimo suicidio che risale al febbraio 2012: la vittima è un giovane di 21 anni, accusato di reati sessuali e ricoverato da alcuni giorni al centro di osservazione neuropsichiatrica dopo essere stato recluso nel reparto «protetti». I casi precedenti risalivano al gennaio 2010 e all'agosto 2009, mentre nel gennaio 2011 si verificava un decesso per cause naturali. Sono frequenti gli episodi di autolesionismo, soprattutto tra i detenuti stranieri; nei mesi estivi, quando aumenta il disagio anche per il calo delle attività e della presenza di operatori, se ne registrano circa 8 a settimana. Numerosi anche gli scioperi della fame (in media 10 a settimana, riconducibili soprattutto all'andamento del percorso giuridico-penale degli interessati o al mancato inserimento in attività lavorative);
   le condizioni di vivibilità potrebbero essere facilmente migliorate con semplici interventi di ristrutturazione;
   nello specifico, la struttura è composta da sei raggi che confluiscono in un'unica «rotonda» ed al di fuori dell'esagono vi sono altre strutture comprendenti gli uffici, le sale colloqui, la caserma per gli agenti e la sezione femminile: il raggio è il corridoio che porta alla rotonda e alle sezioni; ai piani superiori, nella vecchia sezione penale, sono al momento ospitati i giovani adulti. Lateralmente si accede al centro clinico e al centro di osservazione neuro-psichiatrica. Il centro clinico (detto anche VII reparto) ospita mediamente 100/110 pazienti-detenuti, spesso con patologie di particolare gravità (in particolare, patologie cardiocircolatorie). Il centro di osservazione neuro-psichiatrica, con le sue otto celle da due posti ciascuna, è un'area di osservazione e trattamento psichiatrico importante per l'intero circuito penitenziario lombardo (e non solo);
   il II raggio è chiuso dal 2006 per rischio di crollo della struttura;
   il III raggio, ristrutturato a norma di regolamento (servizi interni con docce, angolo cucina separato, spazi per le attività) e non sovraffollato, ospita sui vari piani detenuti lavoranti, tossicodipendenti già in carico al servizio per le tossicodipendenze (sert) e al quarto piano «La Nave», un progetto sperimentale dell'azienda sanitaria locale della Città di Milano per detenuti tossicodipendenti a trattamento avanzato. Per i detenuti comuni, è considerato un approdo privilegiato; è qui che vengono convogliati anche i cosiddetti «detenuti eccellenti» (politici o personaggi famosi) al loro arrivo a San Vittore;
   il IV raggio è chiuso in attesa di ristrutturazione; i lavori dovrebbero partire entro il 2013;
   il V raggio è il reparto riservato ai detenuti comuni, è stato recentemente sottoposto a lavori di ammodernamento e ristrutturazione ordinaria e, quindi, offre condizioni di igiene e vivibilità migliori del VI;
   nel V raggio è ubicata anche l'infermeria;
   il VI raggio non è da anni oggetto di lavori e, pertanto, è il raggio che attualmente versa in condizioni peggiori sia per il sovraffollamento (un terzo dei detenuti totali dell'istituto è attualmente stipato in questo raggio) che per le pessime condizioni igieniche. Molte celle misurano 6/7 metri quadrati e contengono due letti a castello a tre piani, che impediscono anche l'apertura delle finestre (per cambiare aria si smontano e rimontano i vetri) e che impongono ai reclusi di stare in piedi a turno. I servizi igienici risultano inadeguati; le docce comuni sono insufficienti per garantire a tutti i detenuti l'utilizzo quotidiano e impongono, quindi, la turnazione delle docce anche nei mesi estivi. L'accesso ai piani è consentito da un'unica scala molto stretta, senza ascensore o montacarichi (tra l'altro, la scala non consente il passaggio del carrello del cibo); non ci sono spazi per la socialità. In questo raggio vengono anche ospitati i nuovi giunti in attesa di assegnazione alle celle (piano terra) e i «protetti» (secondo piano);
   gli spazi per le ore d'aria sono tutti in cemento e con scarsa protezione dal sole e dalle intemperie; fa eccezione il III raggio, dotato anche di un campo da calcetto in erba sintetica;
   per i colloqui con figli minori è presente un piccolo spazio verde attrezzato con giochi da giardino e ben curato;
   nella sezione femminile le condizioni sono meno degradate, anche se si riscontrano problemi igienici e di carenza di spazi (in particolare, gli spazi comuni per le attività);
   la criticità riferita al sovraffollamento è particolarmente grave in alcuni raggi, in particolare nel VI, inoltre il II e il IV raggio sono chiusi dal 2005 in attesa dell'avvio dei lavori di ristrutturazione;
   sempre il rapporto dell'associazione Antigone conferma che il carcere di San Vittore, che sorge in una zona centrale della città, presenta molti problemi, legati alla fatiscenza e all'inadeguatezza delle strutture. Questi problemi strutturali, uniti all'elevato valore immobiliare dell'area che occupa, costituiscono la ragione per cui periodicamente si ridiscute l'opportunità della chiusura di San Vittore e dello spostamento della casa circondariale in un'altra zona di Milano. Per questa ragione, in attesa di una decisione sulla sua eventuale delocalizzazione, negli ultimi anni erano stati interrotti i lavori di ristrutturazione che dovevano interessare a turno tutti i sei raggi detentivi del carcere, per ammodernare l'istituto e migliorarne la vivibilità interna, adeguando progressivamente la struttura alle indicazioni contenute nel regolamento di esecuzione dell'ordinamento penitenziario;
   il piano di governo del territorio recentemente varato dalla giunta Pisapia (maggio 2012) ha definitivamente sancito che San Vittore non verrà spostato e, in occasione del consiglio comunale straordinario tenutosi proprio all'interno del carcere (5 ottobre 2012) Luigi Pagano, attuale vicecapo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e già storico direttore di San Vittore e in seguito provveditore regionale, ha annunciato che il Ministero dell'interno ha sbloccato i fondi per far ripartire i lavori di ristrutturazione;
   ad oggi i lavori, che sarebbero dovuti partire nel 2013, per la riapertura del IV raggio non sono ancora iniziati, mentre per il II raggio, sgomberato d'urgenza nel 2006 perché a rischio di crollo, i tempi saranno ancora lunghi;
   il primo firmatario del presente atto di sindacato ispettivo ha verificato di persona la difficile situazione e le criticità per i detenuti e i dipendenti della struttura, causate dalla fatiscenza del VI raggio e di altre parti della casa circondariale –:
   quali siano i motivi per i quali non sono ancora iniziati i lavori di ristrutturazione dei raggi II, IV e VI. (3-00366)
(8 ottobre 2013)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

CARCERE DI SAN VITTORE MILANO

EUROVOC :

ristrutturazione industriale

detenuto

servizio

morte

stabilimento penitenziario