ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00364

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 92 del 08/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: CENTEMERO ELENA
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 08/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COSTA ENRICO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 08/10/2013
Stato iter:
09/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/10/2013
Resoconto CENTEMERO ELENA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 09/10/2013
Resoconto CARROZZA MARIA CHIARA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 09/10/2013
Resoconto CENTEMERO ELENA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/10/2013

SVOLTO IL 09/10/2013

CONCLUSO IL 09/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00364
presentato da
CENTEMERO Elena
testo presentato
Martedì 8 ottobre 2013
modificato
Mercoledì 9 ottobre 2013, seduta n. 93

   CENTEMERO e COSTA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   dal focus «Sedi, alunni, classi e dotazioni organiche del personale docente della scuola statale anno scolastico 2013/2014», pubblicato il 10 settembre 2013 dal servizio statistico del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, emerge che gli alunni con disabilità rappresentano circa il 2,3 per cento della popolazione scolastica complessiva. È nella scuola secondaria di primo grado che si registra la maggior incidenza del numero di alunni con disabilità rispetto al numero complessivo degli iscritti: 3,75 per cento. Il rapporto scende a 2,95 per cento nella primaria, a 2,07 per cento nella secondaria di secondo grado e a 1,38 per cento nella scuola dell'infanzia;
   dietro questi numeri e queste percentuali ci sono migliaia di famiglie italiane, impegnate ogni giorno nella difficile impresa di donare un'istruzione ai propri figli disabili, al pari di ciascun altro alunno presente nelle nostre scuole di ogni ordine e grado;
   l'insegnante di sostegno offre, dunque, la sua professionalità e competenza per apportare all'interno della classe in cui opera un significativo contributo a supporto non solo dell'alunno con disabilità, ma anche della collegiale azione educativo-didattica, secondo principi di corresponsabilità e di collegialità, così da fungere da mediatore tra l'allievo disabile e i compagni, gli insegnanti e la scuola, ponendosi come strumento indispensabile per assolvere agli impegni sanciti nell'articolo 3, secondo comma, della Costituzione, che invita a rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione di un'effettiva sostanziale uguaglianza di opportunità;
   gli insegnanti di sostegno della scuola secondaria di secondo grado sono attualmente suddivisi in quattro aree: scientifica (AD01), umanistica (AD02), tecnica professionale artistica (AD03) e psicomotoria (AD04). La suddivisione in aree disciplinari delle attività di sostegno nelle scuole superiori non è stata istituita per legge;
   a favore dell'unificazione delle aree del sostegno sulla scuola secondaria di secondo grado si era espressa unanimemente la VII Commissione della Camera dei deputati, nel corso della XVI legislatura, attraverso la risoluzione n. 8-00197, a prima firma Pes. Sono mancati, ad oggi, atti amministrativi consequenziali, che portino al rispetto della volontà originaria del legislatore e della volontà espressa dalla Camera dei deputati e, ciò che più conta, vengano incontro alle esigenze dell'integrazione degli alunni con disabilità, che devono trovare nell'insegnante di sostegno per l'appunto un «sostegno» al proprio processo di integrazione e non un succedaneo dell'insegnante di classe, chiamato altresì a partecipare al processo inclusivo;
   se si procedesse all'unificazione delle aree del sostegno sulla scuola secondaria di secondo grado, si otterrebbero risultati sensibili in termini di trasparenza, visto che, come più volte denunciato, l'assegnazione dei posti di sostegno sulle aree ha una discrezionalità che sfocia spesso nell'arbitrio;
   in particolare, i concorsi banditi sui posti di sostegno non prevedono una specifica procedura concorsuale, ma il semplice scorrimento delle graduatorie sulle classi di concorso normali. In sostanza, viene chiesto ai docenti utilmente collocati, in possesso del titolo di sostegno, se preferiscano il posto sulla cattedra o quello sul sostegno. Il che è paradossale, dato che la procedura concorsuale dovrebbe selezionare per merito, e ciò è a maggior ragione paradossale, nel momento in cui la selezione riguarda docenti investiti di una delle funzioni più delicate;
   ad oltre trent'anni dall'approvazione della legge n. 517 del 1977, che ha dato avvio al processo di integrazione dei ragazzi con disabilità nelle scuole pubbliche, si può affermare che i risultati conseguiti mostrano in Italia un grave ritardo nel fornire strumenti di intervento che facilitino l'azione educativo-didattica –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno qualificare la funzione del docente di sostegno, anche mediante l'unificazione delle aree del sostegno nella scuola secondaria di secondo grado e la trasformazione degli elenchi sul sostegno in specifiche graduatorie, prevedendo una procedura specifica per i posti di sostegno nelle prossime procedure concorsuali.
(3-00364)
(8 ottobre 2013)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

insegnante

disabile

istruzione pubblica

alunno

istruzione secondaria

istruzione