ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00297

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 74 del 10/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: LENZI DONATA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AMATO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
ARGENTIN ILEANA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
BENI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
BIONDELLI FRANCA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
BRAGANTINI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
CASATI EZIO PRIMO PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
FOSSATI FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
GELLI FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
IORI VANNA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
PATRIARCA EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
PICCIONE TERESA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
SCUVERA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013
DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 10/09/2013
Stato iter:
11/09/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/09/2013
Resoconto LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 11/09/2013
Resoconto LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 11/09/2013
Resoconto LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/09/2013

SVOLTO IL 11/09/2013

CONCLUSO IL 11/09/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00297
presentato da
LENZI Donata
testo presentato
Martedì 10 settembre 2013
modificato
Mercoledì 11 settembre 2013, seduta n. 75

   LENZI, AMATO, ARGENTIN, BENI, BIONDELLI, PAOLA BRAGANTINI, BURTONE, CAPONE, CARNEVALI, CASATI, D'INCECCO, FOSSATI, GELLI, GRASSI, IORI, MIOTTO, MURER, PATRIARCA, PICCIONE, SBROLLINI, SCUVERA, MARTELLA, ROSATO e DE MARIA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   in data 3 settembre 2013 la Corte europea dei diritti dell'uomo ha stabilito che lo Stato italiano deve versare un adeguamento dell'indennità integrativa a tutti i cittadini infettati da hiv, epatite B o C dopo una trasfusione o somministrazione di emoderivati;
   sino a oggi i cittadini interessati ricevevano un indennizzo che, sulla base della legge n. 210 del 1992, si attestava a circa 542 euro al mese. Una somma che, però, non è mai stata rivalutata tenendo conto dell'indice Istat utilizzato per calcolare l'adeguamento al tasso di inflazione e, quindi, al costo della vita. In sostanza, per oltre vent'anni, si è rimasti legati ai parametri del 1992. La sentenza di Strasburgo afferma, invece, il principio che nessun cittadino può essere escluso dalla retroattività dell'adeguamento Istat;
   in precedenza la situazione non si era sbloccata neppure dopo che la Corte costituzionale italiana, nel 2011, aveva dichiarato l'illegittimità del decreto-legge n. 78 del 2010, che limitava la rivalutazione dell'indennità a quella base, escludendo quindi quella integrativa;
   un provvedimento, quest'ultimo, ora censurato anche dalla Corte di Strasburgo, secondo la quale lo Stato italiano ha solo voluto garantirsi un vantaggio economico nei processi intentati dai ricorrenti contro il mancato pagamento della rivalutazione dell'indennità, violando così i diritti dei ricorrenti e di tutti coloro che si trovano nella loro stessa situazione;
   in base a quanto stabilito dai giudici europei, lo Stato italiano avrà sei mesi di tempo, dal momento in cui la sentenza diventerà definitiva, «per stabilire una data inderogabile» entro cui si impegna a pagare rapidamente le somme dovute. La sentenza non sarà comunque definitiva prima di tre mesi, cioè il tempo a disposizione del Governo italiano per chiedere la revisione del caso davanti alla Grande Camera della stessa Corte;
   finalmente, grazie a questa sentenza, si riconosce a tutti i circa 60 mila cittadini italiani infettati, senza differenze, la possibilità di percepire gli arretrati dell'adeguamento Istat per l'indennizzo loro riconosciuto –:
   quali iniziative urgenti il Governo intenda assumere affinché dopo più di venti anni di sofferenti battaglie a questi cittadini venga riconosciuto finalmente un loro diritto, aggiungendo ai 542 euro già previsti la rivalutazione dell'indennità calcolata in circa 140 euro al mese e gli arretrati, circa 15 mila euro a persona, nonché quante siano ancora attualmente le cause pendenti tra lo Stato italiano ed i cittadini per il riconoscimento del danno causato da emoderivati, trasfusioni e vaccinazioni e quali iniziative urgenti intenda adottare per accelerare i tempi relativi alla definizione delle singole azioni legali.
(3-00297)
(10 settembre 2013)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Corte europea dei diritti dell'uomo

trasfusione di sangue

indennizzo

azione giudiziaria

costo della vita

inflazione