ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00195

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 49 del 09/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: SPERANZA ROBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
DE MICHELI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
GIACOMELLI ANTONELLO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
VELO SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013
MAURI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 09/07/2013
Stato iter:
10/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/07/2013
Resoconto MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 10/07/2013
Resoconto LETTA ENRICO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 10/07/2013
Resoconto SPERANZA ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/07/2013

SVOLTO IL 10/07/2013

CONCLUSO IL 10/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00195
presentato da
SPERANZA Roberto
testo presentato
Martedì 9 luglio 2013
modificato
Mercoledì 10 luglio 2013, seduta n. 50

   SPERANZA, MARTELLA, DE MICHELI, GIACOMELLI, GRASSI, VELO, BELLANOVA, DE MARIA, FREGOLENT, GARAVINI, POLLASTRINI, ROSATO e MAURI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:
   il Governo, sin dall'atto del suo insediamento, è intervenuto per contrastare gli effetti della crisi e favorire la ripresa dell'economia, mettendo in campo importanti iniziative, tra le quali assumono particolare rilievo il pagamento dei debiti pregressi delle amministrazioni pubbliche, i provvedimenti volti a dare sostegno al settore delle infrastrutture e delle costruzioni, gli interventi per l'occupazione giovanile;
   gli sforzi fatti per chiudere la procedura per disavanzo eccessivo consentiranno all'Italia di godere della maggiore flessibilità di bilancio per gli investimenti pubblici produttivi dei Paesi il cui deficit annuale si trova sotto il limite del 3 per cento, linea sostenuta, da lungo tempo, dal Governo italiano;
   restano, tuttavia, difficili le condizioni del mercato del lavoro, in particolare per quanto riguarda la disoccupazione giovanile che colpisce in Italia ormai oltre il 40 per cento dei giovani tra i 15 e i 24 anni, tanto che nelle conclusioni del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno 2013 si legge che, stante l'inaccettabile elevato numero di giovani europei privi di occupazione, la lotta alla disoccupazione giovanile è l'obiettivo immediato dell'Europa;
   in questo senso, è necessario concentrare l'azione politica sull'apertura di nuovi spazi all'interno delle procedure e degli strumenti vigenti, anche attraverso le necessarie innovazioni: la maggior forza politica riacquistata dall'Italia, per effetto dell'uscita dalla procedura per deficit eccessivo e della ritrovata stabilità di Governo, deve infatti essere spesa per modificare l'impianto inefficiente del complesso delle politiche dell'Unione europea, piuttosto che per perorare pericolosi alleggerimenti sulle condizioni di consolidamento fiscale sul medio termine relative soltanto al nostro Paese;
   se è da accogliere con soddisfazione lo stanziamento di 1,5 miliardi per la Youth guarantee che l'Italia potrà utilizzare nel 2014 e nel 2015 per la lotta alla disoccupazione giovanile, è evidente che un'azione davvero incisiva in materia non possa prescindere dal rilancio del fondo sociale europeo, sia in termini di ampliamento della dotazione finanziaria, sia di modalità di assegnazione territoriale, sia di criteri di ammissibilità delle spese;
   in particolare, sarebbe necessario che l'azione del Governo italiano nelle sedi europee fosse orientata a far sì che il fondo sociale europeo possa:
    a) seguire, in analogia a quanto previsto dalla Youth guarantee, criteri asimmetrici, assegnando risorse non sulla base del prodotto interno lordo regionale pro capite raffrontato alla media dell'Unione europea, ma sulla base del numero di disoccupati;
    b) ampliare il ventaglio di spese ammissibili a tutte le politiche attive di job creation;
   sul piano interno, è indispensabile migliorare il coordinamento fra Stato e regioni, concentrando le risorse a disposizione su precisi obiettivi e strumenti –:
   se il Governo intenda configurare quanto esposto in premessa in un piano straordinario per la creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani, che contempli non solo incentivi e sussidi all'offerta, ma anche e soprattutto alla domanda di lavoro – specie nei settori non delocalizzabili, più ricettivi e strategici, quali, ad esempio, i beni culturali, le nuove tecnologie, il turismo, i servizi alla persona, i servizi legati all'innovazione digitale – illustrando quali ulteriori azioni intenda promuovere in ambito europeo per il raggiungimento di tali obiettivi. (3-00195)
(9 luglio 2013)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

lavoro giovanile

lotta alla disoccupazione

creazione di posti di lavoro

finanziamento pubblico

investimento pubblico

rilancio economico