ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00193

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 49 del 09/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: GIORGETTI GIANCARLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 09/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 09/07/2013
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 09/07/2013
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 09/07/2013
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 09/07/2013
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 09/07/2013
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 09/07/2013
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 09/07/2013
CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 09/07/2013
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 09/07/2013
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE 09/07/2013
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 09/07/2013
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 09/07/2013
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 09/07/2013
MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 09/07/2013
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 09/07/2013
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 09/07/2013
PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 09/07/2013
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 09/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 09/07/2013
Stato iter:
10/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/07/2013
Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 10/07/2013
Resoconto LETTA ENRICO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 10/07/2013
Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/07/2013

SVOLTO IL 10/07/2013

CONCLUSO IL 10/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00193
presentato da
GIORGETTI Giancarlo
testo presentato
Martedì 9 luglio 2013
modificato
Mercoledì 10 luglio 2013, seduta n. 50

   GIANCARLO GIORGETTI, ALLASIA, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, MATTEO BRAGANTINI, BUONANNO, BUSIN, CAON, CAPARINI, FEDRIGA, GRIMOLDI, GUIDESI, INVERNIZZI, MARCOLIN, MOLTENI, GIANLUCA PINI, PRATAVIERA e RONDINI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:
   nella notte fra il 29 e il 30 maggio 2013 circa 50 agenti della Digos hanno fatto irruzione in una abitazione privata di Casal Palocco, prelevando a forza una donna e la sua bambina di sei anni, con l'accusa, rivelatasi poi infondata, di un'irregolarità nel passaporto della donna; immediatamente entrambe vengono portate al centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria;
   senza attendere le verifiche sul documento e nonostante la loro richiesta di asilo politico, madre e figlia vengono immediatamente rimpatriate, con aereo privato di proprietà kazaka, con una procedura lampo, secondo gli interroganti in spregio alle procedure previste dalla legge, a qualunque considerazione in merito alla tutela dei diritti delle due straniere e ai rischi per la loro incolumità che sarebbero conseguiti al rimpatrio;
   il rimpatrio avviene a 3 giorni dal fermo, con un contrasto evidente rispetto ai normali tempi di rimpatrio (quando esso venga davvero operato, cioè in una minima parte dei casi) registrato per immigrati la cui clandestinità è stata accertata;
   le circostanze che hanno determinato questa condotta da parte del Governo italiano, come ricostruite dalla stampa, fanno emergere una condotta secondo gli interroganti illegittima, vile e vergognosa: le due donne sono, infatti, congiunte di un rifugiato politico, la moglie e la figlia di Mukhtar Ablyazov, uomo d'affari kazako di 50 anni, ex banchiere e politico. Un personaggio controverso, ma che è coinvolto in questa vicenda certamente per essere il principale oppositore politico del Presidente plenipotenziario del Kazakistan, Nursultan Nazarbayev;
   Ablyazov, nonostante sia sotto processo da parte del Kazakistan per questioni relative alle sue gestioni bancarie, dal 2011 ha ottenuto asilo e protezione da parte del Regno Unito, che ne ha riconosciuto il rischio per la sua vita nel caso di rientro in Kazakistan;
   una sentenza del tribunale di Roma del 5 giugno 2013 ha acclarato che non c'era alcuna irregolarità nei documenti della moglie di Ablyazov;
   le poche notizie filtrate sulla vicenda evidenziano un comportamento degli organismi pubblici coinvolti del tutto irrispettosa dei ruoli istituzionali e, quindi, in definitiva della legge: sarebbe stata l'ambasciata kazaka a chiedere l'intervento, rivolgendosi, però, al Ministero dell'interno e non al Ministero degli affari esteri, come vorrebbe la prassi. Il Ministero dell'interno avrebbe proceduto direttamente, senza confrontarsi con il Ministero degli affari esteri, né con il Ministero della giustizia, usando, dunque, le procedure previste per l'immigrazione clandestina in modo del tutto inappropriato, assecondando la richiesta di un'autorità straniera;
   questo comportamento a giudizio degli interroganti vergognoso del Governo, oltre a mettere a rischio la vita di due persone, scredita tutta la legislazione italiana e tutti gli sforzi per il contrasto all'immigrazione clandestina compiuti negli ultimi anni, laddove tale fattispecie, gestita correntemente con garanzie esorbitanti a favore di clandestini veri, viene invece usata dal Governo, per ragioni di pura opportunità, in spregio a qualunque principio umanitario;
   il Presidente del Consiglio dei ministri Letta ha in seguito dichiarato la volontà di avviare una verifica interna agli organi di Governo «che ricostruisca i fatti ed evidenzi eventuali profili di criticità». Una simile risposta appare piuttosto diplomatica e rituale, a fronte della gravità dell'accaduto, e non può ritenersi sufficiente a ridare credibilità ad un Paese che si è macchiato della consegna di due ostaggi ad un Paese che non offre garanzie di Stato di diritto;
   si tratta peraltro di un Paese, il nostro, che sul fronte del prestigio e della considerazione internazionale, nonostante il susseguirsi negli ultimi 2 anni di Governi che fanno della loro immagine uno dei principali punti di forza, sta registrando risultati umilianti: non è in grado di fare estradare verso l'Italia assassini pluricondannati come Cesare Battisti, non sa gestire il sequestro di due militari di eccellenza dall'India, nessun vero clandestino viene davvero rimpatriato e i rivoli di mille ricorsi fanno permanere sul territorio soggetti già riconosciuti come socialmente pericolosi e che si sono macchiati in seguito di crimini efferati –:
   se, quanti e quali altri casi si registrino di applicazione immediata, nell'arco di tre giorni, della procedura di espulsione di stranieri, con immediato imbarco su volo dedicato, operato a spese del Paese di origine, e con la conseguente certezza sull'avvenuto rimpatrio. (3-00193)
(9 luglio 2013)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

espulsione

asilo politico

migrazione illegale

rifugiato politico

legislazione