Legislatura: 17Seduta di annuncio: 48 del 08/07/2013
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 08/07/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 08/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 15/07/2014 Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE) REPLICA 15/07/2014 Resoconto BINETTI PAOLA PER L'ITALIA
DISCUSSIONE IL 15/07/2014
SVOLTO IL 15/07/2014
CONCLUSO IL 15/07/2014
BINETTI. —
Al Ministro della salute
. — Per sapere – premesso che:
sta acquisendo rilevanza sempre più diffusa un problema ben noto a tutti i livelli della sanità italiana, finora rimasto senza soluzioni: si tratta dell'esistenza del «mercato parallelo» dei farmaci destinati all'Italia ma venduti all'estero. Non si parla di medicinali qualunque: si va da quello utilizzato per trattare il dolore neuropatico e il disturbo d'ansia generalizzata, ad alcuni antidepressivi, antiepilettici, fino a medicinali fondamentali per la cura di malattie degenerative, come il morbo di Parkinson. La loro carenza mette in estrema difficoltà non solo i farmacisti, ma soprattutto i malati;
la carenza di medicinali, anche salva-vita, sugli scaffali a causa del commercio, legale, dall'Italia verso i Paesi del Nord dove ci si guadagna di più, provoca, tra l'altro, la mancanza di tali medicinali proprio nelle nostre farmacie. Il presidente di Assiprofar Federfarma Roma, Franco Caprino, ha denunciato ciò alla procura della capitale, sostenendo, appunto, che grossisti e farmacisti comprano medicinali destinati al mercato italiano e li vendono su mercati dove si guadagna di più, come Germania o Regno Unito;
ciò comporterebbe – secondo Federfarma Roma – la carenza o anche l'irreperibilità per lunghi periodi di molti farmaci e un contingentamento degli stessi da parte delle aziende. La conseguenza è che spesso i pazienti, anche affetti da gravi patologie, non trovano le medicine loro necessarie. Tra i farmaci interessati dal «mercato parallelo», antidepressivi, prodotti per il trattamento del morbo di Parkinson e dell'ipertensione e antiepilettici;
vi è un grande spostamento di farmaci dall'Italia e dalla Grecia verso Germania e Regno Unito. Se un farmaco in Italia costa 20 euro ed in Germania 200, si verifica che l'acquirente italiano di quel farmaco lo acquisti per poi rivenderlo in Germania, determinando un guadagno per sé ed una rarefazione del prodotto sul «mercato interno»;
nell'esposto Federfarma Roma rende noto di aver inviato mesi fa una lettera sull'argomento all'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e al Ministero della salute. «Peraltro – si legge ancora nell'esposto – le segnalazioni da parte dei cittadini e delle farmacie che lamentano la mancata disponibilità di farmaci nel ciclo distributivo sono sempre più numerose» –:
quali urgenti iniziative intenda porre in essere per garantire che gli italiani non debbano «soffrire» l'assenza di un farmaco prodotto nel proprio Paese, ma reperibile all'estero ad un costo più alto;
in che misura intenda evitare l'aumento di costo dei farmaci che una politica di esportazioni dei farmaci, non adeguatamente ponderata e sotto controllo, potrebbe quasi sicuramente causare.
(3-00186)
EUROVOC :prodotto farmaceutico
medicinale
politica delle esportazioni
aumento dei prezzi
commercio internazionale
mercato interno