Legislatura: 17Seduta di annuncio: 37 del 20/06/2013
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 20/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GIGLI GIAN LUIGI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 20/06/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 20/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 16/07/2013 Resoconto FADDA PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE) REPLICA 16/07/2013 Resoconto BINETTI PAOLA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 16/07/2013
DISCUSSIONE IL 16/07/2013
SVOLTO IL 16/07/2013
CONCLUSO IL 16/07/2013
BINETTI e GIGLI. —
Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
una recente indagine, condotta dai Nas di Latina in sinergia con l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e dall'Istituto superiore di sanità (Iss), ha portato alla luce la produzione e il commercio di un farmaco da banco contraffatto. L'appello lanciato dal vicecomandante dei Nas, Antonio Diomeda, invita chi ne fosse in possesso a non utilizzare e a riconsegnare il farmaco anti-tosse Ozopulmin alla farmacia vicino casa o ai carabinieri;
i Nas assicurano di avere già ritirato tutte le confezioni presenti nelle farmacie, ma secondo le stime ci sarebbero circa 9.500 confezioni del prodotto nelle case degli italiani, con scadenza a marzo 2016;
l'indagine ha portato agli arresti domiciliari dei tre manager dell'azienda Geymonat, accusati di avere inserito al posto del principio attivo una sostanza simile, normalmente usata per cosmetici e integratori alimentari, ma farmaceuticamente inefficace;
si tratta di un farmaco da banco per bambini e adulti, un anti-tosse ad azione balsamica – non un antibiotico – e l'assenza del principio attivo lo rende di fatto inefficace ma in grado di simularne analiticamente la presenza. I Nas sono riusciti a portare alla luce la contraffazione grazie ad una segnalazione «di una farmacia di Roma», che avrebbe evidenziato uno sgretolamento sospetto delle supposte appartenenti a tre lotti. Da lì sono partite delle analisi nel marzo 2013 e le ispezioni nell'azienda produttrice;
il farmaco Ozopulmin prodotto e commercializzato, su scala nazionale, è deliberatamente contraffatto e pericoloso per la salute anche di lattanti e bambini, così come hanno spiegato i Nas. I pazienti, inconsapevolmente, assumevano un farmaco «completamente inidoneo allo scopo terapeutico», come giudicato dall'Istituto superiore di sanità dopo specifiche indagini analitiche eseguite sui campioni sequestrati;
nello specifico, dalle indagini condotte dall'Agenzia italiana del farmaco e dai Nas, su delega della procura della Repubblica presso il tribunale di Frosinone, è emerso che gli indagati, rimasti privi del principio attivo a seguito di un disaccordo commerciale con la ditta fornitrice, per assicurare la continuità del prodotto nelle farmacie e non perdere concorrenzialità sul mercato, avevano deciso di avviare comunque la produzione dei lotti del farmaco incriminato, pur consapevoli, secondo le dichiarazioni dei Nas, di esporre a rischi per la salute un considerevole numero di persone e di bambini, mettendo in commercio un farmaco contraffatto e inidoneo al suo scopo terapeutico, che avrebbe potuto procurare un aggravamento dei problemi respiratori;
tutte le aziende sanitarie si stanno attrezzando per abbattere i loro costi attraverso un incremento dei farmaci generici e gli stessi medici di medicina generale, i cosiddetti medici di famiglia, propongono ai loro pazienti un farmaco nel format di generico per ridurre le relative spese. Una frode come quella oggetto di questa interrogazione riduce la fiducia dei medici e dei cittadini nei confronti dei farmaci generici e si traduce in un aumento complessivo dei costi individuali e del sistema –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza delle irregolarità e dei mancati controlli che hanno fatto sì che una frode quale quella individuata in premessa e perpetrata a danno della salute anche di bambini e di neonati potesse essere messa in atto;
se non ritenga necessario e urgente potenziare il sistema di verifiche e di controlli per impedire che simili fatti possano nuovamente verificarsi, anche in considerazione dell'evidenza che a farne le spese sono le persone più indifese, i bambini, che dovrebbero essere tutelati al di sopra di tutto e tutti. (3-00134)
EUROVOC :sanita' pubblica
prodotto farmaceutico
commercializzazione
terapeutica
prima infanzia
frode