Legislatura: 17Seduta di annuncio: 31 del 11/06/2013
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 11/06/2013 CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 11/06/2013 CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 11/06/2013 CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 11/06/2013 GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/06/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 11/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 12/06/2013 Resoconto TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 12/06/2013 Resoconto GIOVANNINI ENRICO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 12/06/2013 Resoconto TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 12/06/2013
SVOLTO IL 12/06/2013
CONCLUSO IL 12/06/2013
TERZONI, GALLINELLA, CECCONI, CIPRINI, CASTELLI e GRILLO. —
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
si assiste per l'ennesima volta nel nostro Paese in ambito lavorativo a un'azienda, che dopo aver ricevuto finanziamenti da parte dello Stato italiano, sta delocalizzando all'estero, gettando nello sconforto migliaia di famiglie e provocando una forte depressione a livello occupazionale e sociale di intere aree che già stanno subendo le conseguenze della crisi economica;
è il caso di Indesit company che ha annunciato 1451 esuberi. Le produzioni italiane non sarebbero sostenibili e alcuni impianti saranno spostati in Polonia e Turchia, dove da diversi anni ormai i lavoratori italiani altamente specializzati sono mandati a trasmettere le proprie conoscenze ai lavoratori del posto;
si rileva che tra il 2011 e il 2012, Indesit company ha sostenuto elevatissimi costi per investimenti a dir poco discutibili e che non hanno portato ritorni, né in termini di fatturato, né di quote di mercato e le cui conseguenze ora vengono fatte ricadere sulla vita di migliaia di famiglie che non sono solo quelle toccate dagli esuberi, ma anche di tutto l'indotto;
sarebbe giusto in questi casi che le aziende che delocalizzano lascino qui in Italia sedi, capannoni, mezzi di produzione, macchine, progetti, perché è frutto del lavoro e dell'intelligenza dei lavoratori, pena la restituzione dei finanziamenti pubblici ricevuti e il risarcimento del danno causato alla collettività locale. A riguardo bisogna prevedere forme di partecipazione dei lavoratori nella gestione delle aziende in ossequio all'articolo 46 della Costituzione –:
quali iniziative intenda intraprendere al fine di tutelare i lavoratori a rischio, anche attivando un tavolo di confronto che coinvolga pienamente i rappresentanti dei lavoratori, la dirigenza aziendale e i Ministeri competenti, che individui ogni possibile soluzione volta ad evitare ripercussioni negative sugli attuali livelli occupazionali, e, in particolare, al di là della specifica grave situazione collegata ad Indesit, quali misure il Ministro interrogato intenda porre in essere per incentivare misure di sostegno a favore del mantenimento sul territorio italiano delle realtà lavorative nazionali. (3-00113)
EUROVOC :costituzione
delocalizzazione
ministro
Polonia
Turchia
politica di sostegno
partecipazione dei lavoratori