ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00111

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 31 del 11/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: PIAZZONI ILEANA CATHIA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 11/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/06/2013
AIELLO FERDINANDO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/06/2013
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 11/06/2013
Stato iter:
12/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/06/2013
Resoconto PIAZZONI ILEANA CATHIA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 12/06/2013
Resoconto GIOVANNINI ENRICO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 12/06/2013
Resoconto PIAZZONI ILEANA CATHIA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/06/2013

SVOLTO IL 12/06/2013

CONCLUSO IL 12/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00111
presentato da
PIAZZONI Ileana Cathia
testo presentato
Martedì 11 giugno 2013
modificato
Mercoledì 12 giugno 2013, seduta n. 32

   PIAZZONI, NICCHI, AIELLO e DURANTI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   il fondo per le non autosufficienze, finalizzato a garantire su tutto il territorio nazionale l'attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali in favore delle persone non autosufficienti, ha visto in questi ultimi anni ridurre sensibilmente le risorse ad esso assegnate;
   i disabili sono oltre 2,6 milioni di persone, mentre gli anziani sono oltre 4 milioni di persone. Le famiglie con almeno un disabile grave sono circa un milione e mezzo, pari a quasi il 7 per cento delle famiglie italiane;
   in aggiunta alle risorse stanziate per le medesime finalità dalle regioni, la legge finanziaria per il 2007 (articolo 1, comma 1264) aveva istituito il fondo per le non autosufficienze, con una dotazione di 100 milioni di euro per l'anno 2007 e di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009. Successivamente la legge finanziaria per il 2008 (articolo 2, comma 465), ne ha incrementato lo stanziamento di 100 milioni per l'anno 2008 e 200 milioni per il 2009. Per il 2010 il fondo ha potuto contare su 400 milioni di euro;
   per il 2011, il 2012 e il 2013, i Governi non hanno più voluto rifinanziare organicamente, e con carattere pluriennale, il fondo per le non autosufficienze;
   nel 2011 sono state assegnate alle non autosufficienze solo 100 milioni di euro e finalizzati ad interventi integrati socio-sanitari per i malati di sclerosi laterale amiotrofica;
   per il 2012 il fondo per le non autosufficienze è stato, di fatto, azzerato. Le risorse, infatti, che inizialmente erano state previste dal decreto-legge n. 95 del 2012, sono state soppresse dalla legge di stabilità per il 2013;
   il 2013 vede uno stanziamento di 275 milioni di euro (più ulteriori 40 milioni di euro che dovrebbero arrivare dai risparmi attesi dal piano straordinario di verifiche Inps sulle invalidità), per le non autosufficienze – inclusi gli interventi a sostegno dei malati di sclerosi laterale amiotrofica – ma il decreto di riparto delle risorse a favore delle regioni non è ancora stato emanato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
   peraltro, andrebbero anche rivisti i criteri di assegnazione alle regioni delle risorse statali stanziate, laddove il criterio della ripartizione in base alla popolazione, andrebbe rivisitato considerando il numero reale dei malati interessati;
   l'insufficiente rifinanziamento del fondo obbliga molti parenti dei pazienti non autosufficienti a provvedere da sé, e in sostanziale «solitudine», alle cure del malato o ricorrendo al «badantato», con costi sostanzialmente a carico delle famiglie;
   in questi ultimi anni molte associazioni di disabili chiedono più possibilità di assistenza, più sostegno economico, più impegni certi da parte delle istituzioni;
   il Governo deve farsi carico di questa realtà, promuovendo politiche che mirino ad estendere significativamente la rete dei servizi puntando sull'assistenza a domicilio e sul territorio, per fornire risposte ai bisogni quotidiani di ogni singola persona non autosufficiente e delle famiglie, così da pervenire a un universalismo vero, superando la frammentarietà e i forti squilibri territoriali che sino ad ora hanno contraddistinto la rete dei servizi esistenti;
   sotto questo aspetto è, quindi, indispensabile provvedere non solo ad un congruo rifinanziamento su base pluriennale del fondo per le non autosufficienze, ma sviluppare un opportuno programma che miri prioritariamente all'assistenza territoriale e alle cure domiciliari e finalizzato a consentire – laddove possibile e richiesto – il permanere in famiglia, con particolare riferimento ai disabili gravissimi e per tutti quei casi bisognosi di assistenza vigile per i bisogni vitali, favorendo a tal fine la formazione di assistenti familiari e l'attività di soggetti specializzati nell'erogazione delle relative prestazioni;
   l'attuazione di detto obiettivo, peraltro, consentirebbe nel tempo un sensibile risparmio di risorse complessive investite e avrebbe ricadute positive in termini di occupazione –:
   se non si ritenga indispensabile adottare iniziative al fine di incrementare le risorse complessivamente destinate al fondo per le non autosufficienze, prevedendo il ritorno ad un finanziamento su base pluriennale, nonché il concreto avvio di un programma finalizzato al potenziamento della rete dei servizi socio-sanitari in questo ambito, volto a incentivare le strutture territoriali e l'intervento assistenziale e di cura domiciliare per i disabili gravi, sulla base di progetti individuali, stabiliti da equipe multidisciplinare, anche favorendo, laddove possibile, il permanere del disabile grave in ambito famigliare. (3-00111)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

disabile

aiuto a domicilio

distribuzione geografica della popolazione

risparmio

malattia

sostegno economico