ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00099

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 28 del 04/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: CORSARO MASSIMO ENRICO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 04/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 04/06/2013
Stato iter:
05/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/06/2013
Resoconto CORSARO MASSIMO ENRICO FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 05/06/2013
Resoconto SACCOMANNI FABRIZIO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 05/06/2013
Resoconto CORSARO MASSIMO ENRICO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/06/2013

SVOLTO IL 05/06/2013

CONCLUSO IL 05/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00099
presentato da
CORSARO Massimo Enrico
testo presentato
Martedì 4 giugno 2013
modificato
Mercoledì 5 giugno 2013, seduta n. 29

   CORSARO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   nel dicembre 2011 e nel febbraio 2012 la Banca centrale europea ha lanciato due finanziamenti straordinari, che hanno iniettato nel sistema bancario europeo liquidità pari a circa 1.000 miliardi di euro (489 miliardi con la prima tranche e 530 miliardi con la seconda) al tasso agevolato dell'1 per cento;
   nelle intenzioni della Banca centrale europea gli importi avrebbero dovuto essere destinati al sostegno dell'economia reale, ossia alle famiglie e alle imprese, limitando le restrizioni all'accesso al credito e nell'auspicio che l'asta facesse affluire i crediti alle famiglie e alle imprese attraverso la liquidità garantita alle banche;
   dal solo finanziamento del 2012 le banche italiane hanno ricavato liquidità pari a 139 miliardi di euro e, in particolare, Banca Intesa ha ottenuto 24 miliardi di euro, Unicredit 12,4 miliardi di euro, Monte dei Paschi di Siena tra i 10 ed i 15 miliardi di euro, Ubi Banca 6 miliardi di euro e 3,5 miliardi ciascuno hanno ricevuto il Banco Popolare e Mediobanca;
   l'asta di febbraio 2012, determinando un'iniezione di liquidità superiore alle attese della vigilia, ha beneficiato questa volta non solo i colossi, ma anche molte banche di minori dimensioni, i piccoli istituti più radicati al territorio d'origine, che nei mesi precedenti avevano doppiamente sofferto della crisi di liquidità nel rifinanziarsi verso banche più grandi;
   in occasione delle operazioni di rifinanziamento, nel corso delle audizioni presso la Commissione bilancio, tesoro e programmazione della Camera dei deputati, il direttore generale dell'Associazione bancaria italiana aveva garantito che la liquidità sarebbe stata utilizzata per finanziare imprese e famiglie, mentre il Vice Ministro dell'economia e delle finanze dell'epoca, Vittorio Grilli, aveva dichiarato «lo scopo dell'operazione della Banca centrale europea è dare liquidità al sistema che, visto il livello di incertezza, si stava avvitando verso un completo congelamento della liquidità»;
   risulta, invece, all'interrogante che molta parte dei fondi citati non siano affatto stati destinati al sostegno finanziario di imprese e famiglie, ma piuttosto siano stati impiegati in operazioni di speculazione finanziaria a vantaggio degli stessi istituti di credito –:
   quali siano, rispetto agli importi citati in premessa, le somme effettivamente destinate a beneficio di famiglie ed imprese. (3-00099)
(4 giugno 2013)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Banca centrale europea

aiuto finanziario

finanziamento dell'industria

politica di sostegno

sviluppo industriale

banca