Legislatura: 17Seduta di annuncio: 6 del 02/04/2013
Primo firmatario: OTTOBRE MAURO
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 02/04/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 02/04/2013
SOLLECITO IL 17/07/2013
RITIRATO IL 30/07/2013
CONCLUSO IL 30/07/2013
OTTOBRE. —
Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
la Fuji Heavy Industries di Tokyo ha annunciato che la sede della Subaru Italia il 30 giugno 2013 sarà trasferita dalla città di Ala in Trentino Alto-Adige a Milano ed ha comunicato la chiusura dello stabilimento di Ala a tutte le concessionarie Subaru in Italia;
il presidente della filiale italiana della Subaru, Tashiko Kageyama, ha comunicato a 40 dipendenti dell'azienda, ad eccezione dei 3 magazzinieri, l'obbligo di trasferirsi presso la nuova sede di Milano o in alternativa di presentare le loro dimissioni;
la procedura unilaterale di trasferimento equivale ad un sostanziale licenziamento dei dipendenti dell'azienda, senza neppure che sia possibile attivare gli ammortizzatori sociali;
Ala è la sede della multinazionale Subaru per l'Italia, per l'Austria, la Slovacchia, la Slovenia e la Croazia, ha un fatturato annuo di 200 milioni di euro ed ha visto, cinque anni fa, l'investimento di 7,5 milioni di euro per ampliare lo stabilimento, nel contempo sostenuto da investimenti a carico della provincia autonoma di Trento per opere infrastrutturali necessari allo sviluppo dello stabilimento di Ala;
la decisione della Fuji Heavy Industries di trasferire la sede italiana a Milano è giustamente ritenuta immotivata sia sotto il profilo industriale, sia in ordine ai costi, da parte di tutte le forze sociali, dalle organizzazioni imprenditoriali e sindacali e dalle istituzioni, che hanno contestato le motivazioni addotte dalla multinazionale giapponese, in particolare che il trasferimento di sede sia dovuto ad una perdita di bilancio della Subaru Italia nel 2012;
secondo le organizzazioni sindacali la realtà è che «le quote di mercato di Subaru Italia sono costantemente cresciute», mentre sono diminuite negli altri stabilimenti europei, in Svizzera e Germania, della multinazionale giapponese e che un trasferimento della sede a Milano, non necessario sotto il profilo strategico, comporterebbe un forte aumento dei costi aziendali;
dagli inizi del mese di marzo 2013 i lavoratori della Subaru Italia di Ala hanno intrapreso ogni iniziativa possibile a sostegno della loro occupazione, con scioperi ad oltranza, sostenendo come sia indispensabile e possibile rafforzare lo stabilimento di Ala acquisendo la gestione dei mercati del Sud Europa;
la Fiom Cgil del Trentino ha chiesto in modo formale al presidente della Subaru Italia di recedere dalla decisione assunta in ordine al trasferimento e di valutare, di concerto con le organizzazioni imprenditoriali e sindacali presenti sul territorio, una ulteriore valorizzazione dello stabilimento di Ala, con particolare attenzione alle attività di commercializzazione dei veicoli della multinazionale;
la provincia autonoma di Trento ha condiviso e promosso le iniziative dei lavoratori dell'azienda a difesa del proprio posto di lavoro e delle ragioni, industriali ed economiche, contrarie ad uno spostamento della sede italiana della Subaru e tali semmai da rafforzare il carattere strategico dello stabilimento di Ala;
il presidente della Subaru Italia e i dirigenti della multinazionale giapponese hanno sempre rifiutato, a quanto consta all'interrogante, senza alcuna motivazione, il confronto richiesto dalle organizzazioni sindacali ed economiche e dalle istituzioni provinciali e comunali –:
quali siano i dati a conoscenza del Ministro in merito al caso della Subaru Italia e quali iniziative urgenti intenda intraprendere nei confronti della azienda giapponese, di concerto con le organizzazioni sociali e le istituzioni locali, al fine di difendere i diritti ed il lavoro dei 40 impiegati e delle loro famiglie;
in particolare, se il Ministro, per quanto di competenza, intenda convocare, con assoluta priorità, il presidente della Subaru Italia, le parti sociali, la provincia autonoma di Trento e le istituzioni locali, presso il Ministero dello sviluppo economico, con l'obiettivo di pervenire a un riesame delle decisioni assunte dalla multinazionale giapponese e di difendere una realtà produttiva ed aziendale di assoluto rilievo come quella della Subaru Italia di Ala. (3-00014)
EUROVOC :Trentino-Alto Adige
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