ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01925

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 848 del 12/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: LAFORGIA FRANCESCO
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 12/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NICCHI MARISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 12/09/2017
BOSSA LUISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 12/09/2017
SCOTTO ARTURO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 12/09/2017
CIMBRO ELEONORA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 12/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 12/09/2017
Stato iter:
22/09/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/09/2017
Resoconto NICCHI MARISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
 
RISPOSTA GOVERNO 22/09/2017
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 22/09/2017
Resoconto NICCHI MARISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/09/2017

SVOLTO IL 22/09/2017

CONCLUSO IL 22/09/2017

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01925
presentato da
LAFORGIA Francesco
testo presentato
Martedì 12 settembre 2017
modificato
Venerdì 22 settembre 2017, seduta n. 856

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere – premesso che:
   nei mesi scorsi, come noto, i dicasteri dell'economia e delle finanze e dell'istruzione, dell'università e della ricerca, hanno annunciato l'intesa con cui si dava il via libera all'assunzione a tempo indeterminato di circa 52.000 docenti, ma successivamente, dopo la ripartizione degli organici, sono pervenute all'attenzione degli interpellanti numerose segnalazioni che evidenziavano molteplici criticità, soprattutto per le scuole del Sud e della Puglia in particolare;
   i posti per docenti nel Mezzogiorno sono da sempre contesi tra docenti precari e docenti di ruolo, e i docenti precari stessi vivono questa insostenibile condizione ormai da troppi anni;
   per quel che risulta, le 52.000 nuove assunzioni, in realtà, non rappresentano una quota complessivamente aggiuntiva di nuove assunzioni perché la parte di gran lunga prevalente di questi posti è destinata sia al semplice turn over – ricambio di personale per pensionamento – che ad «assunzioni a tempo indeterminato» su posti già esistenti in organico di diritto ma finora rimasti liberi e occupati da personale precario. Solo 15.100 sono i posti che si «consolideranno» realmente in nuovi contratti a tempo indeterminato ma è bene ricordare che si tratta di posti di lavoro già preesistenti come posti destinati a personale precario con contratti a tempo determinato;
   in particolare, con riferimento alla annosa questione dei docenti precari, le stabilizzazioni su posti già presenti in organico di diritto dovrebbero riguardare 16.000 posti rimasti, ma in Puglia questi posti risultano pressoché inesistenti in quanto in buona parte sono tutti concentrati al Nord, e dei 15.100 posti da «stabilizzare», 1.231 andranno a detta regione, di cui 476 su posto comune e 755 sul sostegno;
   in questo modo la Puglia viene penalizzata, in quanto nella regione si perdono 299 posti di lavoro nell'organico di fatto – posti con contratto a tempo determinato – cancellati, non si sa bene in base a quale «algoritmo» relativo al calo delle iscrizioni degli studenti. Nella sola scuola primaria sono 150 i posti «bloccati» da ricorsi di docenti che nella mobilità dello scorso anno erano stati ingiustamente «esodati» al Nord per un «errore» dell'algoritmo relativo alle domande di mobilità – errore la cui responsabilità ricade interamente sul Governo;
   per quanto risulta agli interpellanti, ad oggi, inoltre, nonostante il Consiglio di Stato si sia pronunciato favorevolmente nei confronti dei docenti che avevano messo in discussione il famigerato algoritmo sulla mobilità 2016, e avrebbero pertanto il diritto di scegliere come sede quelle disponibili nel primo ambito scolastico prescelto da ciascuno, il Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca non ha ancora assunto alcuna posizione né adottato alcuna determinazione al riguardo, con la conseguenza che l'ufficio scolastico della regione Puglia, nonostante l'imminente inizio dell'anno scolastico, non ha ad oggi, a quanto consta agli interpellanti, assunto alcun provvedimento in tal senso;
   tale situazione appare di eccezionale gravità in particolare per la Puglia, che dovrebbe invece ottenere un'adeguata quota di organico aggiuntiva anche alla luce degli alti tassi di dispersione scolastica, della carenza di tempo pieno e tempo prolungato e del fenomeno delle classi «pollaio» con una media regionale alunni/classe tra le più elevate di Italia –:
   quali iniziative urgenti e non più rinviabili si intendano assumere alla luce di quanto descritto in premessa, con riferimento all'annosa questione dei docenti precari che avevano contestato l'algoritmo sulla mobilità 2016 e, in seguito alla nota pronuncia del Consiglio, hanno il diritto di scegliere come sede una di quelle disponibili nel primo ambito scolastico prescelto da ciascuno, soprattutto nella regione Puglia;
   quali iniziative saranno assunte per affrontare con maggiore determinazione il contrasto alla precarietà in ambito scolastico sin dal prossimo disegno di legge di bilancio, attraverso la stabilizzazione dei posti di lavoro di cui la scuola ha assolutamente bisogno per poter svolgere efficacemente il suo servizio;
   quali iniziative saranno assunte in favore del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ata) per il quale, a quanto risulta, le assunzioni dovrebbero compensare solo i pensionamenti, senza alcuna considerazione per i tanti precari che lavorano sui posti disponibili non solo nell'organico di fatto, ma anche sullo stesso organico di diritto.
(2-01925) «Laforgia, Nicchi, Bossa, Scotto, Cimbro».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

assunzione

insegnante