Legislatura: 17Seduta di annuncio: 836 del 18/07/2017
Primo firmatario: GALLO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2017 FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2017 DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2017 BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2017 DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2017 MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2017 TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2017 ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2017 CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2017 VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 18/07/2017
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'INTERNO
- MINISTERO DELLA DIFESA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/07/2017 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/07/2017 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 19/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 21/07/2017 Resoconto COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 21/07/2017 Resoconto MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) REPLICA 21/07/2017 Resoconto GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 21/07/2017
SVOLTO IL 21/07/2017
CONCLUSO IL 21/07/2017
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno, il Ministro della difesa, per sapere – premesso che:
nel capitolo della relazione annuale 2017 dedicato ai crimini ambientali, la direzione investigativa antimafia certifica la perdurante commissione di attività legali e illegali nella gestione dei rifiuti, con particolare riguardo agli incessanti roghi di rifiuti che da anni devastano il territorio nazionale e, in particolare, il territorio campano;
nella relazione viene specificato che se fino a tempi più recenti i criminali ambientali si rivolgevano alla camorra per l'attività di smaltimento illegale dei rifiuti, oggi dispongono «direttamente di discariche legali dove operare illegalmente», con sponde nei pubblici poteri, in alcuni casi vere e proprie «connivenze con gli organi preposti alla vigilanza» che rendono del tutto vana qualsiasi attività di prevenzione;
con l'avvento della stagione estiva, il territorio nazionale è attraversato puntualmente da incendi boschivi e altri roghi le cui cause, come sottolineato dal dossier annuale di Legambiente «Incendi 2017», afferiscono alle più svariate attività criminali;
il contrasto al fenomeno degli incendi boschivi e dei roghi tossici coinvolge tutti i livelli istituzionali, il più alto dei quali, il Governo nazionale, è stato fortemente indebolito nella sua azione in seguito allo scorporamento del Corpo forestale dello Stato ai sensi della legge n. 14 del 2015, tale per cui esso si trova oggi «frazionato» tra l'Arma dei carabinieri e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, con relativa carenza di operatività dovuta alla dispersione di risorse che erano state appositamente formate;
il Corpo nazionale dei vigili del fuoco non dispone oggi degli uomini e dei mezzi sufficienti per svolgere la propria fondamentale funzione: sotto il primo profilo, va tenuto conto della carenza di organico, ben al di sotto della media europea, mentre sul fronte dei mezzi si evidenzia la mancanza di autopompe, serbatoi, autoscale e autobotti, molte delle quali fuori servizio e inutilizzabili;
le carenze di uomini e mezzi dei vigili del fuoco si riflettono inevitabilmente sul corretto funzionamento dell'intero sistema di spegnimento, sia a livello aereo sia a livello di terra;
un'altra grave problematica attiene al coordinamento degli interventi, per il quale appaiono necessarie le figure dei direttori delle operazioni di spegnimento degli incendi boschivi, numericamente ridotte in seguito all'assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell'Arma dei carabinieri;
altre carenze si registrano a livello regionale, per esempio in Campania, dove non risulta ancora approvato il piano anti incendi boschivi (Piano ABI) 2017, e a livello comunale, dove in molti casi non risulta istituito il «catasto con le aree percorse da fuoco», come previsto dalla legge n. 353 del 2000;
si deve inoltre segnalare che diverse regioni non hanno proceduto a stipulare le convenzioni che stanziano i fondi di potenziamento del servizio di spegnimento degli incendi;
nei giorni scorsi si sono susseguiti incessantemente roghi tossici nell'area napoletana, nonché incendi boschivi, fra le altre, in Campania, in Calabria, in Sicilia e nel Lazio;
per quanto riguarda la Sicilia, ma anche altre regioni, si riscontra inoltre una drammatica carenza di mezzi antincendio aerei che sembrerebbe in parte anche dovuta allo smembramento del Corpo forestale dello Stato;
per quanto riguarda il territorio campano, oltre agli incendi che hanno devastato il Parco nazionale del Vesuvio, nella notte del 10 luglio 2017 si sono sprigionati roghi tossici nell'area nord di Napoli, a Mento e a Mugnano, e poi ancora nei comuni limitrofi di Qualiano, Villaricca, Casandrino, Mugnano e Calvizzano;
gli organi di stampa riferiscono da tempo dell’«imminente ricorso» ai droni nella strategia di prevenzione e contrasto ai reati ambientali, tuttavia nessuno di questi pare ancora essere in dotazione delle autorità preposte;
il 10 luglio 2017 il presidente della regione Campania e i carabinieri hanno sottoscritto un protocollo d'intesa relativo alle nuove modalità di controllo del territorio mediante uso di droni, tablet e laboratori mobili, che dovrebbero consentire, da un lato, l'individuazione dei responsabili dei roghi tossici, dall'altro l'intervento tempestivo delle autorità competenti nella gestione dell'emergenza;
il protocollo d'intesa s'inserisce nel più ampio piano delle azioni per il contrasto al fenomeno dell'abbandono e dei roghi dolosi in Campania (cosiddetto Progetto Iter), con particolare riguardo alla Terra dei fuochi, e prevede che sia la regione Campania, con le risorse disponibili nell'ambito del Programma Por-Fesr 2014/2020, a finanziare l'acquisto di otto droni e degli altri strumenti necessari per effettuare il monitoraggio del territorio, mentre l'Arma dei carabinieri si avvarrà di personale specializzato per l'impiego delle nuove tecnologie –:
quali iniziative immediate si intendano assumere, per quanto di competenza, per contrastare i fenomeni di connivenza fra criminalità ambientale e organi preposti alla vigilanza denunciati nella relazione 2017 della direzione investigativa antimafia;
quali siano lo stato dell'arte e le prospettive a livello nazionale rispetto alla sperimentazione dei droni con finalità di contrasto al fenomeno dei roghi tossici, degli incendi boschivi e, più in generale, dei reati ambientali e quali siano precisamente le ragioni del ritardo accumulato nel loro utilizzo;
quale sia la effettiva disponibilità e dislocazione dei mezzi antincendio Canadair dichiarata dalla Protezione civile, a chi sia affidata la gestione degli stessi e di quale ente siano i piloti dei suddetti mezzi;
se non si ritenga necessario e urgente assumere iniziative per apportare modifiche o innovazioni normative volte a fare valere la responsabilità degli enti locali inadempienti nella prevenzione del fenomeno di cui in premessa, anche attraverso la previsione di specifici strumenti sanzionatori;
se non si ritenga che vi siano carenze organiche e di mezzi nell'ambito del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché in termini di presenza dei direttori delle operazioni di spegnimento, e quali iniziative urgenti, per quanto di competenza, si intendano assumere al fine di superare rapidamente tali criticità.
(2-01895) «Luigi Gallo, Cozzolino, Fico, Daga, Busto, De Rosa, Micillo, Terzoni, Zolezzi, Cecconi, Simone Valente».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):discarica abusiva
protezione civile
guardia forestale