ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01891

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 836 del 18/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: ZAN ALESSANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
BERRETTA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
PILOZZI NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
IACONO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
ROSTELLATO GESSICA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
ORFINI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
MALPEZZI SIMONA FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
BAZOLI ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
CRIVELLARI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
CULOTTA MAGDA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
AIELLO FERDINANDO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
ARGENTIN ILEANA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
BINI CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
GINEFRA DARIO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
BOCCADUTRI SERGIO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
CUPERLO GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
CHAOUKI KHALID PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
TINAGLI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
MARZANO MICHELA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 13/07/2017
AMATO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017
PETRINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 13/07/2017
Stato iter:
21/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/07/2017
Resoconto ZAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 21/07/2017
Resoconto MIGLIORE GENNARO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 21/07/2017
Resoconto ZAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/07/2017

SVOLTO IL 21/07/2017

CONCLUSO IL 21/07/2017

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01891
presentato da
ZAN Alessandro
testo presentato
Martedì 18 luglio 2017
modificato
Venerdì 21 luglio 2017, seduta n. 839

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
   da oltre un mese, ad avviso degli interpellanti, dai giornali locali, si evince un attacco mediatico contro la casa di reclusione di Padova per tutto quello che rappresenta dal punto di vista dell'esecuzione del trattamento penitenziario in applicazione di quanto previsto dalla Costituzione, dalle leggi, dagli ordinamenti e da regolamenti specifici, oltre a quanto previsto dalle direttive europee; questo attacco è rivolto in particolare modo al precedente direttore Salvatore Pirruccio (promosso dallo stesso dipartimento di amministrazione penitenziaria da poco più di un anno a vice provveditore delle carceri del Triveneto), alle cooperative e alle associazioni operanti all'interno del carcere Due Palazzi di Padova, che affiancano e sostengono le istituzioni nell'applicazione dell'articolo 27 della Costituzione, che considera le pene detentive come uno strumento di rieducazione e riabilitazione dell'individuo nella società, elementi che limitano moltissimo la possibilità di recidiva e che dunque tutelano la sicurezza collettiva;
   nello specifico, la Cooperativa Giotto e Ristretti Orizzonti (Associazione Granello di senape), assieme a tutto il tessuto associativo e alla presenza dell'istituzione scolastica, sono considerati come un fiore all'occhiello nell'intero sistema carcerario italiano e internazionale per i percorsi di reinserimento nelle attività lavorative e di cessazione delle azioni criminali dei detenuti, attraverso programmi di apprendimento scolastico, professionale e culturale;
   la casa di reclusione di Padova è un modello di qualità ed eccellenza per il lavoro svolto dai detenuti opportunamente affiancati dalle cooperative, che, attraverso i loro programmi di qualifica professionale, garantiscono un altissimo tasso di reinserimento nella società dopo il periodo detentivo; di particolare rilievo è l'attività svolta da Ristretti Orizzonti, che conta una redazione di decine di detenuti e un progetto con le scuole che vede ogni anno il confronto con circa 8.000 studenti, e permette di conoscere dall'interno la vita, le dinamiche e le criticità che si verificano durante la detenzione, e soprattutto permette alle persone detenute una riflessione sul proprio reato e sui danni arrecati, con particolare attenzione alle vittime, scongiurando e prevenendo la reiterazione dei reati commessi, anche attraverso l'incontro con i familiari delle vittime di crimini;
   alcuni organi di stampa locali hanno incriminato il modello rappresentato dalla casa di reclusione di Padova dando risalto all'accusa, in particolare alla Cooperativa Giotto, a Ristretti Orizzonti e ai relativi presidenti, di essere i responsabili del declassamento a detenuti comuni di «dodici» detenuti (alcuni di questi impegnati in percorsi scolastici, lavorativi e di attività culturali educative) reclusi in regime di alta sicurezza, per evitare il loro trasferimento in altre carceri dopo la trasformazione del Due Palazzi da carcere di alta sicurezza a carcere a media sicurezza, avvenuta nel 2015 (anche se in realtà a Padova permane una sezione di alta sicurezza); in particolare, inoltre, in una testata locale il ritrovamento di un cellulare e di droga è stato addebitato a presunte libertà di movimento godute da alcuni detenuti della redazione di Ristretti Orizzonti, citati come «pupilli» della direttrice della rivista; una lettera aperta della stessa, nella quale si faceva chiarezza sulla notizia in modo puntuale, non sarebbe mai stata pubblicata dal quotidiano;
   le strumentalizzazioni mediatiche hanno origine, tra l'altro, da un'ispezione fatta dal dipartimento di amministrazione penitenziaria nel 2015, che, secondo quanto sempre riferito dai quotidiani locali, rilevava una stretta collaborazione tra la Cooperativa Giotto, Ristretti Orizzonti e l'allora direttore, e da un'indagine in corso per falso in atto pubblico che vede coinvolto proprio Pirruccio, su cui Ristretti Orizzonti e la Cooperativa avrebbero esercitato forti pressioni per la declassificazione dei «dodici» detenuti;
   il merito e l'azione di altissimo valore di Ristretti Orizzonti sul tema della «declassificazione» sono stati sostanzialmente sottolineati proprio dal direttore della direzione generale detenuti e trattamento del dipartimento di amministrazione penitenziaria Roberto Calogero Piscitello (che ha la competenza per le declassificazioni dei detenuti che si trovano in regime di alta sicurezza) il 5 ottobre 2016 (testo registrato e pubblicato nel numero del novembre 2016 di Ristretti) e il 14 aprile 2017 (testo registrato e in pubblicazione nel prossimo numero di Ristretti) davanti alla stessa redazione di Ristretti Orizzonti;
   è necessario rilevare come nessun direttore di carcere abbia la facoltà di declassificare alcun detenuto, facoltà che spetta invece esclusivamente al dipartimento di amministrazione penitenziaria, e che non sia arrivato alcun comunicato da parte del dipartimento stesso per evidenziare questa prerogativa, soprattutto dopo le polemiche sull'indagine che vede coinvolto il direttore Pirruccio e, indirettamente, Ristretti Orizzonti e la Cooperativa Giotto –:
   se il Ministro interpellato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e abbia disposto, per quanto di competenza, tutte le verifiche necessarie al riguardo, per evitare che enti, la cui meritoria e ormai ultraventennale azione è sempre stata riconosciuta anche dalle stesse istituzioni di giustizia e penitenziarie, possano essere delegittimati nel loro lavoro.
(2-01891) «Zan, Ginoble, Berretta, Pilozzi, Morassut, Iacono, Rostellato, Orfini, Peluffo, Tino Iannuzzi, Malpezzi, Giachetti, Rubinato, Albanella, Bazoli, Benamati, Crivellari, Culotta, Aiello, Argentin, Bini, Villecco Calipari, Ginefra, Boccadutri, Cuperlo, Chaouki, Bratti, Carella, Manfredi, Tinagli, Marzano, Amato, Petrini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detenuto

reato

reinserimento professionale