Legislatura: 17Seduta di annuncio: 741 del 14/02/2017
Primo firmatario: ARTINI MASSIMO
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 14/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 14/02/2017 BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 14/02/2017 BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 14/02/2017 CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 14/02/2017 MAESTRI ANDREA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 14/02/2017 MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 14/02/2017 PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 14/02/2017 SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 14/02/2017 TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 14/02/2017 PISICCHIO PINO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 14/02/2017
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELLA SALUTE
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/02/2017 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/02/2017 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 15/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 24/03/2017 Resoconto ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 24/03/2017 Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE) REPLICA 24/03/2017 Resoconto ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA
DISCUSSIONE IL 24/03/2017
SVOLTO IL 24/03/2017
CONCLUSO IL 24/03/2017
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della salute, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
la prima indagine a scoperchiare l'intreccio tra politica, mafie, imprenditori corrotti e massoneria risale al 1993 con l'inchiesta Adelphi, condotta dalla magistratura napoletana, grazie alle dichiarazioni di un pentito di camorra, Nunzio Perrella, fratello del boss Mario Perrella, con interessi nei rifiuti e nel traffico di stupefacenti, affiliati al clan Puccinelli di Rione Traiano (Na);
il pentito rivelò che, nel suo ruolo nell'affare dei rifiuti per conto del clan napoletano, aveva avuto contatti diretti anche con esponenti di primo piano della politica nazionale della prima Repubblica;
l'ex assessore all'ambiente della provincia di Napoli Perrone Capano, docente universitario di scienza delle finanze, secondo l'indagine Adelphi aveva il compito di rilasciare le autorizzazioni alle discariche, come la Di.Fra.Bi. di Pianura, la Alma di Villaricca, la Novambiente e le discariche Resit 1 e 2 di Giugliano e, dai documenti in suo possesso, reperiti durante una perquisizione, è evidente l'esistenza di un giro di fatturazione e di procedure che cambiavano la natura dei rifiuti durante il tragitto verso le discariche;
Nunzio Perrella fece comprendere alla magistratura antimafia che il traffico dei rifiuti era diventato più redditizio di quello della droga e svelò i particolari di un summit a cui lui stesso aveva preso parte, al ristorante-hotel La Lanterna di Villaricca (Na), nel 1989, nel quale fu siglato il patto sui rifiuti tra gli esponenti della mafia casertana e quella napoletana, alla presenza di imprenditori e personaggi della borghesia criminale legati agli affari sui rifiuti;
dall'inchiesta Adelphi, condotta dai pubblici ministeri Giuseppe Narducci, Aldo Policastro e Giovanni Melillo, emersero poi altre piste che portavano direttamente verso i traffici di armi e droga gestiti dal boss della cupola del cartello della Nuova Famiglia, Carmine Alfieri e da quanto reperito nello studio del commercialista Rosario Gava, fratello di Antonio Gava, emersero i collegamenti con la società Di.Fra.Bi di Pianura;
aperta negli anni ’50, la storia della discarica Di.Fra.Bi di Pianura (Napoli), collocata nel cratere del vulcano degli Astroni, nei suoi 43 anni di attività può bene rappresentare l'evoluzione degli affari intorno alla gestione dei rifiuti fino alla fine degli anni ’90;
fino al 1996, anno in cui fu chiusa definitivamente, nella discarica napoletana sono stati depositati fino a 40 milioni di metri cubi di rifiuti, parte dei quali scarti e rifiuti industriali provenienti dal nord Italia, tra cui polveri di amianto e rifiuti di industrie chimiche e, tra il 1985 ed il 1996, è stata autorizzata a ricevere 730 mila tonnellate l'anno di rifiuti urbani e 150 mila tonnellate di speciali e tossici;
in un'audizione presso la Commissione di inchiesta per le ecomafie del 1998 l'ex procuratore della Repubblica di Napoli, Agostino Cordova, spiegava il cosiddetto «giro di bolla» con il quale si falsificava la documentazione che accompagnava il trasporto dei rifiuti tossici, dichiarando che i rifiuti tossico–nocivi affidati per lo smaltimento vengono classificati come riutilizzabili e vanno a finire in cave di solito abusive riempite di rifiuti;
intorno alla discarica sono state costruite abitazioni durante la cui edificazione sono stati smaltiti rifiuti tossici nel canalone di Pianura, senza che nessuno verificasse o controllasse;
l'inchiesta Adelphi del 1992 portò a decine di arresti sfociati in assoluzioni, prescrizioni e pochissime condanne –:
se i Ministri interpellati, alla luce di quanto è emerso dalle inchieste citate in premessa, dispongano di dati epidemiologici relativi alle aree citate (Pianura, Villaricca, Giuliano e altre) e se vi siano piani di bonifica e recupero di tali aree, che hanno procurato gravi danni all'ambiente e alla salute dei cittadini.
(2-01656) «Artini, Baldassarre, Bechis, Brignone, Civati, Andrea Maestri, Matarrelli, Pastorino, Segoni, Turco, Pisicchio».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):rifiuti
deposito dei rifiuti
traffico di stupefacenti