ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01541

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 705 del 14/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/11/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2016
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2016
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2016
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 14/11/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 14/11/2016
Stato iter:
13/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/01/2017
Resoconto DI MAIO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 13/01/2017
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 13/01/2017
Resoconto CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/01/2017

SVOLTO IL 13/01/2017

CONCLUSO IL 13/01/2017

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01541
presentato da
DI MAIO Luigi
testo presentato
Lunedì 14 novembre 2016
modificato
Venerdì 13 gennaio 2017, seduta n. 723

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   il 16 settembre 2016, in occasione del tavolo tecnico convocato al Ministero dello sviluppo economico sulla vertenza della multinazionale inglese dell'acciaio Vesuvius, il vicepresidente, Richard Sykes, avrebbe annunciato la decisione dell'azienda di chiudere gli impianti attivi in Italia di Assemini e Avezzano;
   la decisione sarebbe stata motivata con il fatto che l'azienda si troverebbe in una condizione di sovraccapacità produttiva rispetto a una produzione globale di acciaio che ha subito una forte flessione negli anni;
   gli impianti interessati dal provvedimento producono infatti materiale refrattario isostatico per le colate degli altiforni in acciaieria che viene venduto alle industrie siderurgiche; conseguentemente, a una contrazione della produzione di acciaio, ne conseguirebbe una maggiora difficoltà della Vesuvius nell'allocare i materiali prodotti presso le acciaierie;
   è il caso di rilevare che, sempre secondo notizie di stampa, l'azienda, per abbattere i costi, intenderebbe trasferire le produzioni negli impianti dislocati in Polonia e nella Repubblica Ceca, continuando, nel contempo, a commercializzare i prodotti in Italia;
   gli stabilimenti, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, occuperebbero circa 190 dipendenti, 81 ad Avezzano e 105 ad Assemini, a cui si aggiungerebbero centinaia di unità lavorative indirette;
   è il caso di sottolineare che la chiusura dei suddetti impianti avverrebbe in un contesto di grave crisi economica che determinerebbe la chiusura di numerosi insediamenti produttivi in Abruzzo e Sardegna;
   questa situazione di crisi, anche per le specializzazioni e le qualifiche del personale dell'azienda, renderebbe difficoltosa, se non impossibile, una ricollocazione nel mercato del lavoro dei dipendenti, diretti e indiretti, della Vesuvius;
   secondo quanto riferito dal Governo rispondendo ad una interrogazione in X Commissione (Attività produttive) nella seduta del 20 ottobre 2016, lo scorso 16 settembre si è tenuto un tavolo di riunione presso il Ministero per lo sviluppo economico, in cui la proprietà della Vesuvius ha confermato l'intenzione di chiudere entro fine 2016 gli stabilimenti di Assemini in Sardegna e di Avezzano in Abruzzo. Nonostante tutti i partecipanti al tavolo (Ministero, regioni Sardegna e Abruzzo e sindacati) abbiano stigmatizzato tale decisione, l'azienda ha comunque deciso di aprire la mobilità per i due stabilimenti;
   il 18 ottobre 2016 è stato convocato un altro tavolo in cui l'azienda ha confermato il licenziamento di 186 lavoratori e l'azienda si è dichiarata disponibile a cedere a prezzi di mercato gli stabilimenti ma non gli impianti, escludendo quindi qualsiasi continuità delle attuali produzioni con altri imprenditori eventualmente interessati. Risulta agli interpellanti che il Ministero dello sviluppo economico in tale sede si sia impegnato a chiedere un incontro con i vertici inglesi della Vesuvius finalizzato a verificare le possibili azioni alternative alla cessazione dell'attività annunciata per la fine di dicembre;
   da ultimo, il 3 e 4 novembre 2016, in un incontro del Comitato aziendale ristretto, tenutosi a Düsseldorf, per discutere sulla straordinarietà dei due stabilimenti italiani della Vesuvius, il responsabile delle risorse umane della Vesuvius PLC, secondo quanto risulta agli interpellanti, ha tenuto a precisare che il Governo italiano non ha fornito nessuna offerta formale per salvaguardare i suddetti stabilimenti, ma ha soltanto manifestato l'intenzione di inibire la vendita dei prodotti Vesuvius sul mercato italiano. Nonostante l'ampio ventaglio di offerte del Governo, fatte alla presenza dell'amministratore delegato Vesuvius Italia, la Vesuvius PLC si è dimostrata comunque «refrattaria», rifiutando qualsiasi apertura alle trattative; esaurito il ventaglio delle proposte, il Governo stesso ha chiesto alla società di formulare delle richieste concrete da vagliare, ma al momento nessun piano di ristrutturazione aziendale formale risulta arrivato in sede governativa –:
   se quanto esposto in premessa corrisponda al vero;
   quali siano le risultanze del tavolo tecnico istituito al Ministero dello sviluppo economico sulla vertenza della Vesuvius, con particolare riguardo ai dettagli tecnici, come costi di produzione e andamento del mercato, che sottendono la decisione di chiudere l'impianto di Assemini e Avezzano;
   se vi siano, allo stato attuale, delle ipotesi di rinvio o di revoca della decisione assunta dalla Vesuvius;
   quali iniziative intenda adottare il Governo per salvaguardare i livelli occupativi e scongiurare la chiusura dei siti produttivi di Assemini e Avezzano;
   se, nell'ottica del mantenimento degli impianti di Assemini e Avezzano, sia stata già contemplata la possibilità di intervento attraverso forme di finanziamento indiretto mediante intermediazione a livello nazionale e locale ed, eventualmente, in che misura e secondo quali modalità e tempistiche;
   se, nel caso di abbandono della produzione, sia stato previsto l'integrale ripristino dei siti industriali di Assemini e Avezzano tramite una completa opera di bonifica;
   se il Ministro interpellato intenda avviare contatti con la sede centrale londinese della Vesuvius PLC per verificare quali siano le reali intenzioni.
(2-01541) «Luigi Di Maio, Vallascas, Corda, Vacca, Cecconi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento collettivo

soppressione di posti di lavoro

commissione interna