ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01477

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 680 del 27/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: PESCO DANIELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 27/09/2016
FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 27/09/2016
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 27/09/2016
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 27/09/2016
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/09/2016
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 27/09/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 27/09/2016
Stato iter:
30/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/09/2016
Resoconto RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 30/09/2016
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 30/09/2016
Resoconto PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/09/2016

SVOLTO IL 30/09/2016

CONCLUSO IL 30/09/2016

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01477
presentato da
PESCO Daniele
testo presentato
Martedì 27 settembre 2016
modificato
Venerdì 30 settembre 2016, seduta n. 683

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, per sapere – premesso che:
   l'Agenzia delle dogane e dei monopoli ha indetto nel dicembre del 2011 un concorso pubblico per esami per il reclutamento di 69 dirigenti di seconda fascia. Lo svolgimento delle due prove scritte, una teorica ed una pratica riguardavano l'una la sospensione cautelare dal servizio e la connessa restitutio in integrum e l'altra il «bunkeraggio»;
   tale concorso e le presunte irregolarità erano state già enunciate nell'interrogazione n.  3/00219 presentata il 22 luglio 2013, e tutt'oggi senza risposta;
   anche da fonti stampa si apprende che un membro della commissione esaminatrice Alberto Libeccio, a tutt'oggi dirigente generale a capo di una importante direzione di vertice dell'Agenzia, qualche mese prima dell'espletamento delle predette prove, ha organizzato un corso di formazione al quale era stato invitato a partecipare un gruppo di funzionari già titolari di incarichi dirigenziali presso la stessa Agenzia delle dogane;
   nel predetto corso è stato esaminato l'argomento oggetto della prima prova teorica, mentre nello stesso periodo il medesimo membro della Commissione di esame ha diramato delle dettagliate disposizioni di servizio attinenti alla seconda prova di esame di contenuto pratico;
   tali disposizioni, contenenti istruzioni operative e indirizzate ai dirigenti e agli incaricati di funzioni dirigenziali, hanno avuto verosimilmente una diffusione molto limitata non essendo state pubblicate sul sito dell'Agenzia e restando pressoché sconosciute alla restante parte del personale doganale, tenuto anche in conto della natura particolarmente tecnica delle questioni ivi trattata;
   l'esame scritto tenutosi a Roma nel luglio 2013 è stato preceduto da una nota nella quale la commissione esaminatrice ha ammesso alla consultazione da parte dei candidati, esclusivamente alcuni testi espressamente indicati concernenti per lo più la materia delle dogane e delle accise, escludendo quindi codici e raccolte di norme inclusi «leggi o decreti singoli (legge n.  241 del 1990; decreto legislativo n.  165 del 2001)» ovvero i contratti collettivi, che peraltro sono di consuetudine ammessi in tutti i pubblici concorsi;
   la graduatoria del concorso è stata impugnata davanti al Tar del Lazio per una serie di vizi ed irregolarità tra le quali la violazione del principio di collegialità in relazione al modus procedendi seguito dalla commissione per la valutazione delle prove scritte ovvero la correzione individuale degli elaborati da parte del sopra menzionato membro della commissione. Nel contempo, anche un verbale della commissione esaminatrice è finito sotto esame del tribunale civile di Roma per essere stato impugnato da alcuni concorrenti con querela di falso in un separato giudizio dinanzi alla autorità giudiziaria;
   il Tar del Lazio, Sez II, con la sentenza 6095 del 2015 ha annullato gli atti impugnati disponendo «la rinnovazione integrale – a cura di una nuova commissione esaminatrice – della fase di correzione degli elaborati di tutti i candidati che hanno partecipato alle prove scritte» perché A) i componenti della Commissione non hanno dato prova di affidabilità nell'esecuzione dei compiti ad essi affidati e, comunque per effetto della querela di falso attualmente versano in condizioni di incompatibilità sopravvenuta; B) occorre comunque garantire l'unicità e contestualità delle operazioni di correzione e valutazione delle prove scritte. Tra l'altro, nella anzidetta sentenza si da atto che la stessa difesa erariale con la memoria depositata in data 16 febbraio 2015 ha definito «stravagante e maldestro il riepilogo delle operazioni di correzioni delle prove scritte risultante dal verbale 31», con ciò avvalorando l'idea di una commissione esaminatrice inadeguata che ha penato quantomeno con superficialità e approssimazione;
   l'Agenzia ha appellato la sentenza emessa dall'organo giurisdizionale di primo grado dinanzi alla IV sezione del Consiglio di Stato. Si fa notare che il collegio giudicante, che ha poi deciso la controversia, è stato presieduto dal dottor Filippo Patroni Griffi, tornato a svolgere attività giurisdizionale dopo essere stato prima Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione con il Governo Monti e Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con il Governo Letta, a differenza del collega consigliere dottor Garofali attuale capo di gabinetto del Ministero dell'economia e delle finanze e già titolare, del medesimo incarico istituzionale con lo stesso Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione Patroni Griffi. Del collegio di giudici amministrativi, è stato parte anche il consigliere dottor Nicola Russo, che secondo la notizia data da La Repubblica e riportata Dagospia il 23 luglio 2016, sarebbe indagato per vicende comunque estranee al concorso delle dogane ma legate a storie di sentenze «addomesticate» in connessione a prostituzione anche minorile;
   con decisione del 13 aprile 2016 n.  1446, il Consiglio di Stato nel confermare l'esistenza di anomalie e incongruenze nella fase di valutazione e correzione delle prove scritte, ha tuttavia riformato solo parzialmente la impugnata sentenza del Tar del Lazio, affidando all'originaria commissione la rinnovazione delle correzioni dei soli elaborati già giudicati inidonei da tutti i commissari che però espressero il proprio voto personale non in forma collegiale, ma su indicazione del dottor Libeccio componente dell'organo tecnico «incaricato della prima lettura di ogni elaborato»;
   nel frattempo si è appreso da diverse testate giornalistiche che appena una settimana fa vi è stata una perquisizione da parte dei carabinieri del nucleo investigativo di Roma, su delega della procura della capitale, presso gli uffici centrali dell'Agenzia ed in particolare in nove uffici di funzionari nonché nell'ufficio del capo segreteria del direttore generale. Le indagini in corso tenderebbero a dimostrare che le tracce relative ai temi sorteggiati erano già note ad alcuni candidati, mentre, sempre secondo la procura, alcuni funzionari tra cui il capo segreteria del direttore generale avrebbero introdotto nelle aule dove si è svolto l'esame copie di Gazzette ufficiali debitamente contraffatte contenenti le tracce dei temi svolti, in luogo della normativa ammessa alla consultazione, pagine contenenti anche lo stesso tema svolto;
   con la sentenza n. 9846 del 2016, depositata il 20 settembre 2016, il TAR del Lazio ha accolto il ricorso di Dirpubblica e bloccato la formulazione del bando di selezione a 403 dirigenti dell'Agenzia delle entrate, per tre motivi: 1) è stato «bocciato» il sistema di attribuzione dei punteggi in base alla valutazione dei titoli che avrebbe privilegiato i funzionari che avevano ricoperto incarichi dirigenziali; 2) è stata contestata dai giudici amministrativi anche la riserva del 50 percento dei posti messi a concorso a favore del personale organicamente appartenente al ruolo dell'agenzia delle Entrate inquadrato nella terza area funzionale, più alta rispetto a quella del 30 per cento prevista dall'articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 272 del 2004; 3) è stata rilevata la mancata previsione di una quota del 50 per cento dei posti di dirigente disponibili al corso-concorso selettivo di formazione della Scuola nazionale dell'amministrazione;
   va tenuto conto anche del clamore mediatico suscitato da queste vicende con conseguente grave danno all'immagine ed al decoro dell'amministrazione –:
   quali urgenti iniziative di competenza intenda intraprendere il Governo, anche sul piano disciplinare, nei confronti dei componenti della commissione di esame del predetto concorso a 69 posti, ai quali evidentemente non può essere più affidato alcun ruolo di responsabilità nell'interesse del Paese e dell'intera collettività;
   quali urgenti iniziative intenda intraprendere il Governo per risolvere l'ormai annosa controversia sulla regolarità dei concorsi pubblici relativi al Ministero dell'economia e delle finanze, e in particolare modo alle Agenzie delle entrate e delle dogane;
   se non sia il caso di assumere iniziative per annullare tutti i concorsi in atto riferiti alle agenzie fiscali;
   se il Governo intenda assumere iniziative normative per stabilire che i membri del Consiglio di Stato non possano assumere funzioni apicali nei gabinetti dei Ministeri, prassi ormai consolidata e che li vede spesso esercitare funzioni dirigenziali con riferimento ai concorsi ministeriali, considerato che, in caso di contenziosi amministrativi, per altro molto frequenti, si ritrovano «a giudicare» sé stessi o loro colleghi.
(2-01477) «Pesco, Alberti, Fico, Pisano, Ruocco, Villarosa, Cecconi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prostituzione

dazi doganali

funzionario