ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01462

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 671 del 13/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 13/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 13/09/2016
MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 13/09/2016
RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/09/2016
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 16/09/2016
D'ATTORRE ALFREDO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/09/2016
BORDO FRANCO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/09/2016
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/09/2016
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/09/2016


Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/09/2016 16/09/2016
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/09/2016 14/09/2016
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 13/09/2016
Stato iter:
16/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/09/2016
Resoconto SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 16/09/2016
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 16/09/2016
Resoconto SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 14/09/2016

DISCUSSIONE IL 16/09/2016

SVOLTO IL 16/09/2016

CONCLUSO IL 16/09/2016

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01462
presentato da
SCOTTO Arturo
testo presentato
Martedì 13 settembre 2016
modificato
Venerdì 16 settembre 2016, seduta n. 674

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere – premesso che:
   come rilevato dalla stampa nazionale, Diego Piacentini, vicepresidente del colosso americano dell’e-commerce Amazon, potrebbe essere nominato commissario straordinario per l'Agenda digitale a titolo rigorosamente gratuito, mettendosi in aspettativa da Amazon: il che significa, in buona sostanza che, dopo essere stato al servizio del Governo italiano per un certo periodo di tempo, potrà tornare in azienda e per quel periodo non riceverà alcuno stipendio né dall'azienda, né dal Governo italiano;
   secondo quanto risulta agli interpellanti, stando al contratto con Amazon, Diego Piacentini percepisce 175.000 euro di stipendio base annuo, ma il vero guadagno deriverebbe dalle stock option, ovverosia il diritto ad acquistare azioni dalla società a un prezzo prestabilito. Il 17 agosto scorso, Diego Piacentini avrebbe lasciato l'incarico nella società ma due giorni prima, però – stando ai dati del sito specializzato Scgems – ha esercitato stock option su 5.477 azioni, acquistandole al prezzo di 10 centesimi di dollaro l'una e poi le ha rivendute a 770 dollari a pezzo: 547 dollari spesi, 4,2 milioni incassati. Il volume di azioni in capo a Diego Piacentini, peraltro, non sarebbe mai cambiato, consiste in circa 80.000 titoli che corrispondono al valore di 62,4 milioni di dollari. In pratica è il secondo più grande azionista individuale di Amazon dopo Bezos, Presidente di Amazon;
   Diego Piacentini, dunque, non ha troncato i rapporti con la propria azienda di riferimento e tale circostanza in qualsiasi altro Paese occidentale avrebbe troncato qualsiasi possibilità di ricevere un incarico governativo;
   il nome di Amazon, come noto, è anche circolato insieme a quello di Apple e Google nei mesi scorsi in relazione a un'inchiesta della procura di Milano per elusione fiscale. Apple ha dovuto pagare 318 milioni di euro, Google 320 milioni di euro. E su Amazon era stato aperto un fascicolo a carico di ignoti, senza ipotesi di reato. Vi sarebbero poi talune questioni legate ai mercati in cui Amazon è un player fondamentale. Dalle spedizioni (Bezos intende creare un servizio di corrieri interni all'azienda) ai servizi di sviluppo del cloud (in parole semplici, una nuvola virtuale in cui conservare i dati): proprio quelli che farebbero tanto comodo alla digitalizzazione della pubblica amministrazione italiana;
   si rileva, inoltre, che il quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico, elaborato da tavolo Tecnico Cyber (TTC) – che opera presso il Dis (dipartimento per le informazioni per la sicurezza) e al quale partecipano i rappresentanti cyber del Cisr (affari esteri e della cooperazione internazionale, interno, difesa, giustizia, economia e finanze, sviluppo economico), ma anche dell'Agenzia per l'Italia Digitale e del Nucleo per la sicurezza cibernetica – delinea le linee strategiche nazionali nel medio-lungo periodo deputate a fornire una panoramica delle principali minacce – dalla criminalità informatica allo sfruttamento delle tecnologie Ict per fini terroristici, dall’«hacktivismo» allo spionaggio cibernetico, dal sabotaggio per via informatica ai conflitti nella 5a dimensione – e delle vulnerabilità sfruttate per la conduzione di attacchi nello spazio cibernetico. Il documento, oltre a definire i ruoli e i compiti dei soggetti pubblici, individua inoltre: 1) strumenti e procedure per potenziare le capacità cibernetiche del Paese; 2) gli indirizzi strategici che includono il miglioramento, secondo un approccio integrato, delle capacità tecnologiche, operative e di analisi degli attori istituzionali; 3) il potenziamento delle capacità di difesa delle infrastrutture critiche nazionali e degli attori di rilevanza strategica per il sistema-Paese; 4) l'incentivazione della cooperazione tra istituzioni e imprese nazionali; 5) la promozione e la diffusione della cultura della sicurezza cibernetica; 6) il rafforzamento delle capacità di contrasto alla diffusione di attività e contenuti illegali online; 7) il rafforzamento della cooperazione nazionale in materia di sicurezza cibernetica;
   la nomina di Diego Piacentini a commissario straordinario per l'Agenda digitale appare particolarmente critica e foriera di potenziali conflitti di interesse anche per il fatto che dovrebbe conoscere tutti le scelte del Governo in materia di pubblica amministrazione digitale, dettagli del mercato e concorrenti di Amazon in Italia, per non parlare della politica fiscale e delle iniziative che ci si aspetta ormai da anni che l'Esecutivo adotti per introdurre la cosiddetta «Web-Tax» che stranamente non ha visto luce sino ad oggi, nonostante le promesse fatte anche dallo stesso Presidente del Consiglio dei ministri;
   la legge italiana sul conflitto di interessi (legge 20 luglio 2004, n. 215, cosiddetta legge Frattini), applicabile anche ai commissari straordinari di nomina governativa, prevede espressamente all'articolo 2, comma 3, che «gli incarichi e le funzioni indicati al comma 1 cessano dalla data del giuramento relativo agli incarichi di cui all'articolo 1 e comunque dall'effettiva assunzione della carica; da essi non può derivare, per tutta la durata della carica di governo, alcuna forma di retribuzione o di vantaggio per il titolare. Le attività di cui al comma 1 sono vietate anche quando siano esercitate all'estero». E inoltre, all'articolo 3, che «Sussiste situazione di conflitto di interessi ai sensi della presente legge quando il titolare di cariche di governo partecipa all'adozione di un atto, anche formulando la proposta, o omette un atto dovuto, trovandosi in situazione di incompatibilità ai sensi dell'articolo 2, comma 1, ovvero quando l'atto o l'omissione ha un'incidenza specifica e preferenziale sul patrimonio del titolare, del coniuge o dei parenti entro il secondo grado, ovvero delle imprese o società da essi controllate, secondo quando previsto dall'articolo 7 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, con danno per l'interesse pubblico» –:
   se il Governo non abbia considerato la circostanza di un potenziale conflitto di interesse in capo a Diego Piacentini che, nel periodo a servizio del Governo italiano a titolo gratuito, potrebbe trovarsi a parere degli interpellanti nelle condizioni di favorire gli interessi dell'azienda dove dovrebbe rientrare dopo il termine del periodo di aspettativa, ovvero Amazon, dove detiene peraltro un considerevole pacchetto di stock option;
   se la nomina di Diego Piacentini a commissario straordinario per l'Agenda digitale risulti compatibile con le disposizioni previste dalla legge sul conflitto di interessi 20 luglio 2004, n. 215, ove si ponga a mente che l'incompatibilità del commissario straordinario ricorre se questi riceve ancora una «forma di vantaggio» dal suo precedente incarico oppure se partecipa all'adozione di un atto o una semplice omissione ha un'incidenza specifica e preferenziale sul suo patrimonio;
   se il Governo sia in grado di chiarire se Diego Piacentini, vicepresidente di Amazon, avrà o meno un ruolo di rilievo con riferimento alla cybersecurity italiana;
   se il Governo non intenda adottare ogni iniziativa di competenza finalizzata ad introdurre già con la prossima manovra di bilancio 2017 la cosiddetta web tax.
(2-01462) «Scotto, Marcon, Melilla, Ricciatti, Giancarlo Giordano, D'Attorre, Franco Bordo, Placido, Pellegrino».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

potere di nomina

moralita' della vita economica

azione