ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01354

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 612 del 22/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: DURANTI DONATELLA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 22/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIRAS MICHELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/04/2016
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/04/2016
SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/04/2016
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/04/2016
D'ATTORRE ALFREDO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/04/2016
GALLI CARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/04/2016
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/04/2016
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/04/2016
MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/04/2016
NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/04/2016
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/04/2016
RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/04/2016
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/04/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/04/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 26/04/2016
Stato iter:
29/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/04/2016
Resoconto DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 29/04/2016
Resoconto MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 29/04/2016
Resoconto DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/04/2016

SVOLTO IL 29/04/2016

CONCLUSO IL 29/04/2016

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01354
presentato da
DURANTI Donatella
testo presentato
Venerdì 22 aprile 2016
modificato
Venerdì 29 aprile 2016, seduta n. 616

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
   l’hub di accoglienza per migranti situato nel porto di Taranto è operativo dal 17 marzo 2016 e, insieme a quelli aperti a Pozzallo, Lampedusa e Trapani (a cui se ne aggiunge uno «mobile», con un team in partenza da Catania che all'occorrenza si reca a fare le identificazioni direttamente sui luoghi di sbarco), rappresenta il sistema italiano dell'accoglienza ai rifugiati e profughi basato sul modello degli hotspot;
   attualmente, gli hotspot, nell'assenza di un'esplicita regolamentazione, sono configurati come luoghi chiusi nei quali operano le forze di polizia italiane, supportate dai rappresentanti delle agenzie europee (Frontex, Europol, Eurojust ed Easo, l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo); al loro interno, o comunque con il sistema «mobile», vengono sottoposti a rilievi fotodattiloscopici gli stranieri appena sbarcati in Italia ai fini della loro identificazione e quindi per poi essere distinti e qualificati come richiedenti asilo o migranti economici;
   conseguentemente a questa sommaria «catalogazione», i migranti vengono inviati alle strutture di accoglienza per richiedenti asilo oppure sarebbero destinatari, come avvenuto nella maggioranza dei casi osservati fino ad ora, dall'apertura degli hotspot, di un provvedimento di respingimento per ingresso illegale e poi lasciati sul territorio italiano senza alcuna misura di accoglienza, non essendo comunque possibile alcun rimpatrio;
   una parte di coloro che rientrano nella prima categoria, ossia non vengono catalogati come migranti economici, vengono infine destinati alla cosiddetta relocation, ovvero hanno accesso alla procedura di ricollocazione in altri Stati membri dell'Unione europea. Questa procedura, ad oggi, ha prodotto minimi effetti, con solo 530 profughi totali trasferiti verso altri Paesi dell'Unione europea; con specifico riferimento al centro di Taranto non risulta chiara la natura della struttura in cui, tra le altre cose, è stato accertato – anche attraverso visite degli interpellanti – la presenza di migranti trattenuti senza la comunicazione all'autorità giudiziaria entro le 48 ore come prevista dalla legge e, quindi, senza convalida del fermo di polizia;
   alcuni dei migranti che sono passati per l’hotspot di Taranto sono stati trattenuti per oltre 72 ore dopo le procedure di fotosegnalazione, quindi a giudizio degli interpellanti illegittimamente e in assenza di motivi che giustificassero il trattenimento, considerato che il centro dovrebbe avere come funzione unica quella dell'identificazione;
   ulteriormente, dai colloqui effettuati durante le visite con i migranti trattenuti, emerge uno scarso lavoro di informativa da parte degli organi competenti sui diritti in capo ad essi prima che essi vengano pre-identificati, come del resto previsto dalle normative nazionali e internazionali in materia;
   risulta particolarmente grave, a quanto consta agli interpellanti, l'assenza di un'informativa circa il diritto di richiedere protezione internazionale che dovrebbe essere fatto prima di qualsiasi tipo di identificazione;
   a tal fine è bene ricordare che ogni straniero soccorso in mare e sbarcato ha il diritto di ricevere informazioni complete e comprensibili sulla sua situazione giuridica e ha il diritto di manifestare in qualsiasi momento (anche quando già si trova da tempo in Italia) la volontà di presentare domanda di asilo;
   la mancata informativa, o comunque l'informativa parziale e somministrata a persone appena sbarcate e ancora in grave stato di choc, è risultata evidente nel più recente trasferimento all’hotspot di Taranto del 31 marzo 2016 dove persone di nazionalità marocchina, a quanto consta agli interpellanti, si sarebbero viste notificare un respingimento differito, dichiarando di non essere stati informati e di non aver avuto la possibilità di richiedere asilo, malgrado quanto previsto dalla circolare del prefetto Morcone dell'8 gennaio 2016;
   la mancata informativa sarebbe quindi, a quanto risulta agli interpellanti, alla base dei respingimenti differiti eseguiti sull'accertamento della sola nazionalità;
   il caso accertato a Taranto il 31 marzo 2016 fa il paio con quanto avvenuto con altri cittadini di nazionalità gambiana negli hotspot siciliani e portato all'attenzione del Ministro interpellato con l'interrogazione n. 4-11563 del 22 dicembre 2015;
   la pratica dei respingimenti differiti sulla sola base discriminante della nazionalità, oltre a violare la Convenzione di Ginevra, genera situazioni di estrema vulnerabilità delle persone lasciate senza nessun mezzo di sostentamento alle porte dell’hotspot, escludendole dal sistema nazionale d'accoglienza;
   il 1o aprile 2016, quindi, circa 250 migranti di nazionalità marocchina sarebbero stati accompagnati alle porte dell’hotspot e sarebbe stato consegnato loro un provvedimento di respingimento differito. Questi non avrebbero potuto fare altro che riversarsi nella stazione ferroviaria cittadina, abbandonati a loro stessi, senza denaro, senza sostegno di alcun tipo; la situazione che si è venuta a creare, ad opinione degli interpellanti, oltre a non essere conforme alla normativa vigente, si configura come una vera e propria emergenza sociale di cui le prime vittime sono i migranti –:
   alla luce di quelle che gli interpellanti giudicano l'inefficacia e la sommarietà del sistema degli hotspot, quali iniziative intenda assumere il Governo in merito e se, in particolare, non ritenga di adottare iniziative per chiuderli;
   quali iniziative di competenza intendano adottare per supportare gli impegni straordinari degli enti locali che devono provvedere, per le proprie competenze, a garantire condizioni dignitose in emergenza per numerosi migranti abbandonati a sé stessi e, quindi, come si intenda intervenire per sostenere lo sforzo dei comuni che, in particolare, ospitano gli hotspot.
(2-01354) «Duranti, Piras, Palazzotto, Scotto, Costantino, D'Attorre, Carlo Galli, Giancarlo Giordano, Marcon, Melilla, Nicchi, Pannarale, Ricciatti, Sannicandro».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

migrante

aiuto sociale