ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01223

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 545 del 12/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: RUSSO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 12/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRUNETTA RENATO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 12/01/2016
Stato iter:
15/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/01/2016
Resoconto RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 15/01/2016
Resoconto BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 15/01/2016
Resoconto RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/01/2016

SVOLTO IL 15/01/2016

CONCLUSO IL 15/01/2016

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01223
presentato da
RUSSO Paolo
testo presentato
Martedì 12 gennaio 2016
modificato
Venerdì 15 gennaio 2016, seduta n. 548

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
   durante l'ultima tornata amministrativa del 30 maggio 2015, al comune di Quarto è stato eletto il sindaco Rosa Capuozzo, esponente del Movimento 5 stelle;
   Quarto, comune della provincia di Napoli che conta 40 mila abitanti, era stato precedentemente sciolto per infiltrazioni criminali a seguito di un'inchiesta sull'ingerenza del clan Polverino nelle scelte urbanistiche del territorio;
   il 3 novembre 2015 gli organi di informazione hanno diffuso la notizia dell'esistenza di un dossier che documenterebbe il reato di abuso edilizio commesso sull'abitazione di proprietà del marito del sindaco; l'appartamento in questione si troverebbe in via Masullo, a Quarto, e costituirebbe la residenza del sindaco e della sua famiglia;
   il fascicolo del dossier, costituito da 10 pagine, è stato fatto recapitare ai consiglieri comunali di opposizione che avrebbero poi provveduto a trasmetterlo ai carabinieri di Quarto;
   nei documenti consegnati ai militari dell'Arma ci sarebbero le prove che l'abuso edilizio sarebbe stato commesso dopo il 2003, vale a dire dopo il termine previsto per poter usufruire del condono;
   secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino in un articolo pubblicato il 4 novembre 2015 sull'edizione on-line del quotidiano e firmato da Alessandro Napolitano «il manufatto in questione è lo stesso che ospita la tipografia del marito, la loro abitazione e lo studio legale di Rosa Capuozzo. Secondo l'autore del dossier, però, la richiesta di condono sarebbe stata effettuata entro i termini prescritti e cioè entro il 30 aprile del 2003. Tuttavia, dalla fotografia aerea, datata 12 maggio dello stesso anno, risulta che il sottotetto non era stato ancora realizzato. In pratica si tratterebbe di un abuso non sanabile, in quanto non preesistente alla data indicata»;
   nel dossier consegnato ai carabinieri comparirebbe anche il nome dell'ingegnere Rosario Altamonte, che ha firmato il certificato di idoneità statica allegato a corredo della pratica e che risulterebbe indagato in un'inchiesta della direzione distrettuale antimafia sulle infiltrazioni del clan Polverino in alcuni comuni della provincia di Napoli, tra i quali Quarto;
   la vicenda relativa ai presunti abusi edilizi commessi dal sindaco di Quarto si intreccerebbe con un altro episodio al centro di un'inchiesta avviata dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli e coordinata dal pubblico ministero Henry John Woodcock;
   nell'ambito dell'inchiesta della direzione distrettuale antimafia, risulterebbe indagato Giovanni De Robbio, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, partito di cui è espressione lo stesso sindaco, risultato essere il consigliere più votato a Quarto nelle ultime elezioni amministrative;
   secondo quanto emergerebbe dalle indagini, De Robbio avrebbe usato la foto che documenterebbe l'illecito commesso dal sindaco per minacciarlo, al fine di ottenere, tra l'altro, l'affidamento del campo di calcio di Quarto all'imprenditore Alfonso Cesarano che lo avrebbe sostenuto in campagna elettorale e che risulterebbe vicino ai clan di camorra che controllano il territorio. Tra le accuse rivolte a De Robbio figurerebbero il voto di scambio oltre che la tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso;
   il 6 gennaio 2016, il quotidiano La Stampa, in un articolo a firma di Guido Ruotolo, riporta alcuni stralci di intercettazioni telefoniche che confermerebbero l'accordo tra De Robbio e gli esponenti della camorra locale: «Comincia a chiamarlo. Ha preso 890 voti, è il primo degli eletti. Noi ci siamo messi con chi vince, capito?»;
   la telefonata in questione risalirebbe al 1o giugno 2015 e sarebbe stata effettuata, tra il primo e il secondo turno delle elezioni amministrative, dall'imprenditore Cesarano, legato al clan camorrista dei Polverino, per dare indicazioni sul voto per il ballottaggio: «Adesso si deve portare a votare chiunque esso sia, anche le vecchie di ottant'anni. Si devono portare là sopra, e devono mettere la X sul Movimento 5 Stelle»;
   attraverso le intercettazioni sarebbe anche stata svelata la contropartita attesa dall'organizzazione criminale: «L'assessore glielo diamo noi praticamente. E lui ci deve dare quello che noi abbiamo detto che ci deve dare. Ha preso accordi con noi. Dopo, così come lo abbiamo fatto salire così lo facciamo cadere»; il consigliere Giovanni De Robbio, espulso dal partito, si è dimesso dal consiglio comunale il 27 dicembre 2015;
   a fine dicembre 2015 anche l'assessore al bilancio Umberto Masullo ed il consigliere comunale Fabrizio Manzo hanno rassegnato le dimissioni alle quali, secondo quanto apparso sugli organi di stampa, potrebbero seguirne delle altre;
   in un articolo a firma Fiorenza Sarzanini, pubblicato il 12 gennaio 2016 da Il Corriere della Sera, risulta che i vertici nazionali del Movimento 5 Stelle sarebbero stati a conoscenza, sin dal novembre 2015, dei fatti accaduti nel comune di Quarto; in particolare, sono state acquisite agli atti dell'inchiesta alcune intercettazioni risalenti ai 24 novembre 2015, del sindaco Rosa Capuozzo, che in una conversazione con la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Concetta Aprile, affermava: «Io ho già avvertito a Luigi Di Maio anche per l'eventuale espulsione, no ma che stiamo scherzando! Io gli ho detto anche a Luigi che qualche sera ci dobbiamo vedere perché qualsiasi cosa veramente loro ci devono commissariare»;
   in un'altra intercettazione datata 17 dicembre 2015 e anch'essa riportata su Il Corriere della Sera del 12 gennaio 2016, il sindaco di Quarto Capuozzo intima: «Bisogna gestire mediaticamente (...) più in silenzio possibile, senza mettere i manifesti»;
   il 12 gennaio 2016, il sindaco di Quarto Rosa Capuozzo è stata espulsa dal Movimento 5 Stelle –:
   alla luce dell'inquietante sequenza che ha come scenario un comune che è già stato sciolto per infiltrazioni criminali, quali iniziative di competenze intenda assumere il Ministro interpellato e in particolare se non ritenga necessario procedere all'istituzione di una commissione d'indagine, che sia incaricata dell'attività di accesso e accertamento, come previsto dall'articolo 143 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, affinché il Ministero dell'interno possa verificare in modo strutturale e accurato se ci sono elementi per lo scioglimento del comune per infiltrazione mafiosa, chiarendo, in tal modo, la verità dei fatti a tutela dei cittadini e della legalità.
(2-01223) «Russo, Brunetta».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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