ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01221

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 545 del 12/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 12/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PISICCHIO PINO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 12/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12/01/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12/01/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 13/01/2016
Stato iter:
15/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/01/2016
Resoconto PILI MAURO MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 15/01/2016
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 15/01/2016
Resoconto PILI MAURO MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/01/2016

SVOLTO IL 15/01/2016

CONCLUSO IL 15/01/2016

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01221
presentato da
PILI Mauro
testo presentato
Martedì 12 gennaio 2016
modificato
Venerdì 15 gennaio 2016, seduta n. 548

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   le centrali elettriche sarde sono state escluse dal regime di essenzialità, ovvero non avranno più il riconoscimento di centrali strategiche;
   la comunicazione finale e ufficiale, con la trasmissione alle sedi legali delle centrali della decisione assunta dall'Authority e resa operativa da Terna;
   le centrali di Portotorres, Portovesme e Ottana non saranno più supportate da un riconoscimento economico insulare per la loro gestione;
   non avranno contributi per sopperire ai maggiori costi gestionali legati al rischio di black out derivanti dall'essere un'isola;
   in sostanza, senza contributo gestionale chiudono;
   Terna garantisce la continuità elettrica, ma lo fa senza alcun tipo di sicurezza e soprattutto mettendo in conto il drastico taglio del consumo di energia in Sardegna legato alla chiusura della gran parte dell'apparato industriale e produttivo sardo;
   la società di gestione della trasmissione elettrica, Terna, sostanzialmente garantisce per il futuro l'energia fondando questa affermazione sulla permanente fine della produzione industriale;
   si tratta di una decisione gravissima perché il taglio dell'essenzialità alle centrali sarde è di fatto l'annuncio del «funerale» al sistema produttivo sardo, da quello di Porto Torres a quello di Portovesme, passando per Ottana che potrebbe chiudere già dalle prossime settimane;
   un colpo letale alla Sardegna consumato nello scandaloso silenzio della giunta regionale ad avviso degli interpellanti sempre più incapace di affrontare la gestione di queste vertenze strategiche per l'isola;
   con questa decisione si aggrava su due fronti la situazione del comparto industriale sardo, da una parte si pregiudica la quantità di energia disponibile e dall'altra, garantendo l'affidabilità del sistema elettrico, si mette in seria discussione il regime di interrompibilità e super interrompibilità in discussione a Bruxelles per le industrie energivore, tra le quali Alcoa e Portovesme srl;
   sulla vertenza Alcoa, a distanza di tre anni dalla chiusura degli impianti, non è stato fatto un solo passo in avanti sulla questione energetica;
   con questo passaggio dell'Authority si pregiudica alla radice la vertenza Alcoa e si creano seri problemi alla Portovesme srl;
   è evidente che Terna, dando le assicurazioni di totale affidabilità della trasmissione elettrica in Sardegna, ha sostanzialmente e contemporaneamente detto che non servono regimi di interrompibilità;
   tutto questo sta avvenendo con il silenzio del Governo e della giunta regionale;
   si stanno drammaticamente precostituendo scenari tecnici che avranno un effetto letale sul sistema produttivo industriale sardo;
   ad Ottana con la decisione di negare il regime di essenzialità a Ottana Energia il risultato rischia di essere catastrofico;
   è possibile che già nelle prossime settimane la proprietà decida di chiudere la centrale e questo finirebbe per pregiudicare anche il futuro di Ottana Polimeri compreso l'acquisto dell’asset di Eni necessario a chiudere la filiera del piano energetico (pet) in Sardegna;
   in questa direzione appare evidente il rischio della fine di qualsiasi tipo di attività industriale in Sardegna;
   a Porto Torres, oltre alla difficile situazione della centrale elettrica di Fiume Santo, dimezzata di fatto nella sua potenzialità con il taglio dell'essenzialità che rischia di essere anch'essa dismessa, si aggiunge la fuga dell'Eni e di società contigue dalla partita della «chimica verde», nonché dei soggetti che sino a qualche mese fa l'hanno venduta come un'importante riconversione in chiave di nuovo sviluppo;
   la decisione di cedere a terzi quell’asset è la conferma dell'incapacità di perseguire progetti seri di sviluppo;
   sin dal 2012 veniva presentato un «fantomatico» Piano Sulcis con improbabili previsioni finanziarie che ad oggi non hanno prodotto nemmeno un cantiere aperto e la chiusura di due asset importantissimi come la Carbosulcis e Alcoa, oltre alla mancata riapertura di Eurallumina;
   sulla vicenda Alcoa il fallimentare confronto con la Commissione europea ha portato ad un risultato inutile e insignificante visto che la concessione di appena due anni di interrompibilità risulta totalmente inadeguata a soddisfare le previsioni indicate nel famoso memorandum sottoscritto dal Governo con la multinazionale Glencore;
   in quel memorandum si chiedevano dieci anni minimo di continuità elettrica sotto regime di interrompibilità, ne sono stati concessi due e con valori decisamente diversi;
   è evidente che si tratta di un risultato inutile visto che quello stabilimento ha bisogno di oltre un anno per essere riavviato e di investimenti rilevanti non ammortizzabili in un solo anno;
   il Governo ha annunciato in occasione dell'ultimo incontro l'interessamento di un possibile acquirente parlando di una certa Sider Alloys, società svizzera ma gestita da italiani;
   si tratta di una società che non detiene alcuno stabilimento e non ha mai gestito unità produttive, né di alluminio né di altro –:
   se non si ritenga di dover predisporre, alla stregua di altre realtà come l'Ilva, un apposita iniziativa normativa urgente che possa affrontare concretamente le vicende industriali della Sardegna;
   se non si ritenga di dover seriamente pensare all'intervento pubblico nel governo del processo di riavvio dello stabilimento Alcoa alla pari di quello che sta avvenendo per altri settori strategici;
   se non si ritenga di dover prevedere il riconoscimento dell'alluminio primario come settore strategico nazionale e di assumere iniziative per estendere le procedure straordinarie previste per l'Ilva anche per lo stabilimento Alcoa di Portovesme;
   se non si ritenga di dover adoperarsi per persuadere le principali società di produzione elettriche presenti in Sardegna affinché vengano predisposti contratti bilaterali per la fornitura di energia elettrica;
   se non si ritenga nell'iniziativa normativa sopra citata di prevedere la proroga del regime di essenzialità per le centrali elettriche sarde proprio in virtù delle condizioni insulari;
   se non si ritenga di dover intervenire presso le società impegnate nel processo di «chimica verde» per evitare ulteriori azioni tese a depauperare le opportunità occupazionali;
   se non si ritenga di dover fornire un quadro esatto dei risultati del «piano Sulcis» rispetto a tutti gli interventi previsti;
   se non si ritenga di dover con urgenza fornire indicazioni sulla società Sider Alloys e perseguire una «soluzione pubblica» per il riavvio dello stabilimento Alcoa di Portovesme.
(2-01221) «Pili, Pisicchio».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

stazione energetica

consumo d'energia

disattivazione di centrale