ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01204

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 537 del 16/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: NICCHI MARISA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: //


Ex primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 15/12/2015
Data ritiro firma: 13/01/2016

Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 13/01/2016


Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma
NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/12/2015 13/01/2016
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 15/12/2015
Stato iter:
22/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/01/2016
Resoconto NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2016
Resoconto VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 22/01/2016
Resoconto NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

NUOVO PRIMO FIRMATARIO IL 13/01/2016

DISCUSSIONE IL 22/01/2016

SVOLTO IL 22/01/2016

CONCLUSO IL 22/01/2016

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01204
presentato da
NICCHI Marisa
testo presentato
Mercoledì 16 dicembre 2015
modificato
Venerdì 22 gennaio 2016, seduta n. 553

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   il 30 giugno 2015 è stato sottoscritto presso il ministero dello sviluppo economico l'accordo di programma per l'attuazione del progetto integrato di messa in sicurezza, riconversione industriale e sviluppo economico produttivo nelle aree del complesso industriale ex Lucchini di Piombino tra il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro dello sviluppo economico d'intesa con regione Toscana, Agenzia del demanio, autorità portuale di Piombino, provincia di Livorno, comune di Piombino ed Aferpi s.p.a;
   il 30 giugno 2015 la società Acciaierie e Ferriere di Piombino s.p.a. (AFERPI), società creata dal gruppo algerino Cevital, ha acquistato la ex Lucchini di Piombino;
   a seguito della sottoscrizione dei suddetti atti il Ministro dello sviluppo economico Federica Guidi ha dichiarato: «dopo la ripresa produttiva del sito di Trieste, diamo ora un futuro al complesso siderurgico di Piombino che rappresenta una parte importante dalla storia industriale del nostro Paese»;
   nello stesso giorno il presidente della regione Toscana Enrico Rossi ha commentato sul social Twitter: «Oggi Piombino riparte davvero (...) grazie ad un imprenditore algerino che ci ha permesso di salvare quattromila posti di lavoro mentre, se stavamo dietro agli imprenditori italiani, quei posti li avremmo perduti»;
   il Ministro dello sviluppo economico, sempre in data 30 giugno 2015, commentando l'accordo di programma, ha assicurato che il gruppo Cevital garantisce la ristrutturazione dell'attività siderurgica con il passaggio della produzione dal ciclo integrato basato sulla cokeria e l'altoforno alla fusione con forno elettrico. Contestualmente, sarà attuata una diversificazione del sito, con l'avvio di una produzione agroindustriale e lo sviluppo di attività logistica legata sia alle attività industriali che alle attività commerciali del Gruppo Cevital;
   nell'accordo di programma, oltre alla reindustrializzazione è prevista anche la bonifica ambientale dell'area industriale ex-Lucchini, in attuazione dell'articolo 252-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nella quale Aferpi s.p.a. è chiamata ad intervenire sulle aree di proprietà ed Invitalia Spa su quelle demaniali;
   Aferpi nel piano industriale si è impegnata direttamente a investire a Piombino 570 milioni: 300 per l'acciaio (1450 posti di lavoro a regime), 220 per l'agroalimentare (700 posti), 50 per la logistica (50 posti), cifra a cui vanno aggiunti 130 milioni per il fabbisogno finanziario e l'acquisto di materie prime (Fonte: Il Tirreno: «Il Piano Cevital nero su bianco: acciaio e agroalimentare» 19 maggio 2015);
   l'8 ottobre 2015 si è svolto presso il Ministero dello sviluppo economico un incontro per esaminare lo stato di avanzamento del progetto industriale della Società Aferpi (acquirente del compendio industriale «Lucchini» di Piombino) durante il quale la società Aferpi ha indicato i seguenti obiettivi operativi:
    a) volumi produttivi fino a dicembre 2015 allineati con le previsioni: 60 mila tonn a settembre, 56 mila ad ottobre, 79 mila a novembre e 59 mila a dicembre;
    b) avvio della demolizione impianti a partire dalla fine di novembre 2015. Queste attività potranno impiegare, se tutte le autorizzazioni saranno rilasciate, almeno 200 lavoratori del «bacino» Lucchini oltre a numerose imprese esterne;
    c) entro novembre 2015 saranno scelte in modo conclusivo le tecnologie migliori per il primo nuovo forno e per l'acciaieria; immediatamente dopo saranno avviate le procedure per la emissione degli ordini di acquisto;
   durante l'incontro suddetto le organizzazioni sindacali hanno, tra l'altro, espresso molta preoccupazione per i ritardi accumulati che potrebbero causare pesanti conseguenze per la occupazione, se non verrà recuperato il tempo perso; hanno sollecitato l'azienda a riconoscere e praticare relazioni sindacali adeguate alla complessità del progetto industriale; hanno sollecitato le istituzioni a fornire risposte certe e risolutive per quanto, riguarda il blocco della erogazione del TFR che il commissario di Lucchini in A.S. sta attuando in conseguenza di un contenzioso giudiziario; hanno sollecitato il Governo e la regione Toscana ad una costante e attenta vigilanza sulla evoluzione di quello che hanno definito uno dei più importanti progetti italiani di reindustrializzazione;
   il 30 novembre 2015 si è svolto presso il Ministero dello sviluppo economico un incontro di verifica dell'attuazione del piano industriale di Aferpi e sulla verifica di quanto messo a verbale nell'incontro dell'8 ottobre durante il quale le rappresentanze dei lavoratori «hanno preso atto che gli impegni in termini sia di tonnellate laminate, sia dell'inizio a fine novembre dei lavori di demolizione previsti nel verbale del Mise dello scorso 8 ottobre, sia del rispetto dell'accordo sulla solidarietà sono stati per l'ennesima volta disattesi. Così come appaiano in preoccupante ritardo sia la questione della nuova acciaieria che l'acquisto del forno elettrico (...) richiesto il rispetto del piano industriale in tutte le sue parti, dalla siderurgia, alla logistica fino al polo agroindustriale e verso il quale anche il Governo è chiamato a rispettare e far rispettare quanto in sede governativa sottoscritto a partire dal dare una risposta univoca sulla questione del TFR» (comunicato FIOM);
   Aferpi ha dichiarato nell'incontro al Ministero dello sviluppo economico che «In parallelo con la parte tecnica relativa agli investimenti – prosegue Aferpi – è stata avviata una collaborazione con il financial advisor Ernst&Young ed è stato avviato un tavolo con la Banca Europea per gli investimenti per il finanziamento dell'operazione» (Il Tirreno, «Aferpi, sciopero e manifestazione: c’è Landini», 1o dicembre 2015);
   nella giornata del 2 dicembre 2015 a Piombino si sono svolti uno sciopero ed una manifestazione dei lavoratori metalmeccanici proclamati da Fim, Fiom e Uilm «per rivendicare un costo dell'energia per Aferpi, Arcelor Mittal, Tenaris Dalmine e altre imprese, competitivo e alla pari con altre aziende italiane, la proroga degli ammortizzatori sociali, l'attivazione in tempi rapidi delle infrastrutture e dell'Accordo di programma, l'accelerazione e realizzazione completa del piano industriale Cevital per il ritorno al lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici del territorio»;
   il futuro di due opere infrastrutturali determinanti per lo sviluppo industriale della ex-Lucchini appare ancora incerto in quanto il progetto di allungamento della strada statale 398 (la bretella che collegherà porto e area industriale alla superstrada a quattro corsie) non è stato ancora realizzato e gli interventi di riqualificazione e adeguamento del porto di Piombino non sono stati ancora completati –:
   quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo, alla luce del fatto che ancora oggi lavorano presso gli stabilimenti di Piombino circa 2.200 persone (molti in cassa integrazione o con contratti di solidarietà), per rispettare e far rispettare il cronoprogramma previsto sia per gli interventi relativi alla demolizione degli impianti ed alle bonifiche delle aree in questione che per quelli collegati alla reindustrializzazione (l'acquisto del forno elettrico per far ripartire l'area a caldo e le opere infrastrutturali per la logistica);
   a che punto sia la realizzazione del Porto di Piombino e come si intenda proseguire, anche dal punto di vista finanziario, per il suo completamento;
   a che punto siano la progettazione, il finanziamento e la fase realizzata dell'allungamento della strada statale 398;
   a che punto siano gli investimenti di Aferpi nel settore agroalimentare;
   per quale motivo la società Aferpi abbia annunciato l'avvio «di un tavolo con la Banca europea per gli investimenti per il finanziamento dell'operazione» dopo essersi impegnata a finanziare direttamente l'operazione con 570 milioni di euro.
(2-01204) «Nicchi, Scotto».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

rete stradale

industria siderurgica