ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01202

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 537 del 16/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: CASTIELLO GIUSEPPINA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRUNETTA RENATO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/12/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15/12/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 16/12/2015
Stato iter:
15/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/01/2016
Resoconto CASTIELLO GIUSEPPINA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 15/01/2016
Resoconto BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 15/01/2016
Resoconto CASTIELLO GIUSEPPINA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/01/2016

SVOLTO IL 15/01/2016

CONCLUSO IL 15/01/2016

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01202
presentato da
CASTIELLO Giuseppina
testo presentato
Mercoledì 16 dicembre 2015
modificato
Venerdì 15 gennaio 2016, seduta n. 548

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   nel corso degli ultimi mesi una lunga contrapposizione tra amministrazione comunale di Afragola e la ditta concessionaria dei servizi ambientali ha determinato due diverse procedure, la prima attivata dalla ditta concessionaria, il consorzio Sieco/Gema, la seconda dal comune di Afragola, che hanno prodotto la risoluzione del vigente contratto dei servizi ambientali;
   dette procedure di risoluzione contrattuale, a parere degli interpellanti, genereranno un contenzioso che potrà vedere soccombente il comune di Afragola che, negli anni di vigenza del rapporto contrattuale, non avrebbe gestito al meglio le incombenze contrattuali previste;
   il comune di Afragola, con protocollo n. 34294 del 21 settembre 2015 e protocollo n. 34999 del 28 settembre 2015, provvedeva all'avvio del procedimento di risoluzione del contratto rep. n. 3474/2013, registrato in Casoria (Napoli) il 1o agosto 2013 al n. 143S-1 tra il comune di Afragola e l'Ati Sieco/Gema;
   con determina dirigenziale n. 1207 del 29 ottobre 2015, si provvedeva alla risoluzione in danno del citato contratto;
   con determinazione n. 1287 del 18 novembre 2015 avente ad oggetto «Servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei Rifiuti Solidi Urbani differenziati e indifferenziati, compresi quelli assimilati, ed altri servizi di Igiene Pubblica», di fatto, s'indice una procedura di gara del tutto anomala, anche in considerazione del fatto che dal 1o novembre 2015 il comune di Afragola, al pari di tutto il sistema delle autonomie, per gli affidamenti e la gestione delle procedure di gara deve avvalersi, obbligatoriamente, della «stazione unica appaltante»;
   di fatto, a tale determinazione, è allegato lo schema di una lettera d'invito riservata, come si evince dalla lettura della determina, a 17 ditte che sono comprese in un elenco che non viene allegato alla determinazione ma che sarebbe disponibile presso gli uffici comunali. Non si comprende questa riservatezza ed il tenere in «ombra» le ditte da invitare a tale anomala procedura;
   dalla lettura della citata determinazione emergono una serie di circostanze problematiche. In raffronto con gli oneri che in precedenza sosteneva il comune per un appalto che richiedeva una serie di servizi aggiuntivi di notevole entità per la ditta concessionaria, come ad esempio l'utilizzo di un'area di proprietà del comune per l'allestimento del «cantiere operativo», per la quale era richiesto un canone mensile di 10 mila euro, o come la gestione dell'isola ecologica e di tre centri per la raccolta differenziata, l'innaffiamento stradale nei mesi estivi, la raccolta di foglie, il diserbo di tutte le aree scolastiche di competenza comunale ed altro ancora, si scopre che il previsto appalto, per 12 mesi, comporterà un aumento di spesa, rispetto al canone vigente, di oltre il 20 per cento;
   dalla lettura della citata determinazione, si evidenzia a giudizio degli interpellanti un astruso calcolo per determinare la spesa per la fornitura del mezzi occorrenti per il servizio, frutto di un complicato meccanismo che mette insieme oneri di ammortamenti ed oneri per la manutenzione, mancando del tutto un'indicazione banale come quella di indicare se i mezzi da fornire debbono essere nuovi o meno. La cifra indicata per la fornitura dei mezzi è di gran lunga superiore a quella precedentemente prevista che si basava su un piano di ammortamento di mezzi nuovi e da immatricolare. Sarebbe bastato prevedere «un noto a freddo» per avere parametri chiari ed indiscutibili. Stesso ragionamento vale anche per la spesa prevista per la fornitura di attrezzature per le quali si riconosce la totalità del costo dei mezzi forniti, senza precisare se al termine della durata del servizio quelle attrezzature restino o meno di proprietà del comune visto che le ha pagate;
   tale richiamata deliberazione non chiarisce le modalità organizzative del servizio da svolgersi, omettendo di indicare la sede del cantiere o l'obbligo, sempre previsto in passato, per la ditta concessionaria di aver il «cantiere operativo» sul territorio di Afragola, ne conferma l'obbligo, precedentemente previsto, che i mezzi da utilizzare siano dotati di «sistema di rilevazione satellitare (GPS) in modo da fornire, oltre alla posizione istantanea, anche il resoconto dei percorsi giornalieri, settimanali e mensili.» Non è indicato l'obbligo di dotarsi, per la ditta concessionaria, di «un numero verde» a disposizione dell'utenza e, comunque, si registrano notevoli deficienze rispetto allo standard qualitativo dei precedenti appalti, seppur in presenza di un aumento di oltre il 20 per cento degli oneri a carico del comune di Afragola;
   in proposito, la locale prefettura, più volte sollecitata da consiglieri comunali e da atti ispettivi proposti da altri parlamentari, non è mai intervenuta rispetto alla gestione, ad avviso degli interpellanti, illegale ed illegittima del settore che ha determinato, anche, un continuo abbassamento della percentuale di raccolta differenziata, sempre al di sotto delle quote minime richieste per legge, senza che sia intervenuto nessun provvedimento da parte degli organismi prefettizi che devono sovraintendere al rispetto delle quote obbligatorie previste per legge ed ad attivare le sanzioni consequenziali sino alla procedura di scioglimento del consiglio comunale –:
   di quali elementi disponga il Governo in ordine a quanto esposto in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, abbia assunto o intenda assumere, anche tramite la competente prefettura e l'unità tecnica amministrativa di cui all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3920 del 28 gennaio 2011, in relazione alle segnalazioni e alle istanze dei consiglieri comunali di Afragola, con particolare riferimento all'opportunità di promuovere un doveroso monitoraggio della grave situazione nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nell'area in questione e di evitare eventuali nuove situazioni di emergenza;
   se non si intenda promuovere una verifica dei servizi ispettivi di finanza pubblica della Ragioneria generale dello Stato in merito alla regolarità e all'economicità dell'affidamento di cui in premessa, eventualmente in collaborazione con l'Autorità nazionale anticorruzione, in virtù del protocollo di intesa dell'11 febbraio 2015, considerato che sono state seguite procedure, a giudizio degli interpellanti, dubbie sul piano della trasparenza e del rispetto della normativa vigente e che si tratta della gestione di un servizio pubblico per il quale è prevista una spesa annuale di quasi 8 milioni di euro a carico del bilancio dell'ente;
   nell'ambito di tali verifiche, se e quali iniziative si intendano assumere per chiarire come si concili con le procedure di legge l'indizione di una gara con modalità a giudizio degli interpellanti «anomale», posto che è stato acquisito il necessario c.i.g. (codice identificativo gara) n. 64546208EB prima ancora dell'approvazione e della pubblicazione dei relativi atti di gara e prima ancora dell'approvazione e della pubblicazione della determinazione dirigenziale n. 1207 del 29 ottobre 2015, con la quale si approvava la risoluzione in danno del precedente contratto d'appalto.
(2-01202) «Castiello, Brunetta».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione di contratto

amministrazione locale

concessione di servizi