ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01164

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 521 del 13/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: BRESCIA GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 13/11/2015
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 13/11/2015
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 13/11/2015
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/11/2015
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 13/11/2015
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/11/2015
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 13/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO 13/11/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/11/2015
Stato iter:
17/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/05/2016
Resoconto BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 17/05/2016
Resoconto BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 17/05/2016
Resoconto BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/05/2016

SVOLTO IL 17/05/2016

CONCLUSO IL 17/05/2016

Atto Camera

Interpellanza 2-01164
presentato da
BRESCIA Giuseppe
testo presentato
Venerdì 13 novembre 2015
modificato
Martedì 17 maggio 2016, seduta n. 626

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, per sapere – premesso che:
   da notizia di stampa riportata in data 10 novembre 2015 sul quotidiano online Palermo Today si apprende che la procura della Repubblica di Palermo ha emesso 41 provvedimenti di fermo in tutta Italia nei confronti di ventotto italiani, otto indiani, tre bengalesi, un pakistano, un rumeno, diciotto circhi e diversi impresari di settore, accusati di aver favorito l'immigrazione clandestina;
   l'operazione denominata «Golden Circus» ha portato all'individuazione di un'associazione criminale internazionale dedita al traffico clandestino di centinaia di migranti provenienti principalmente dall'India, dal Bangladesh e dal Pakistan, a cui era concesso un visto d'ingresso come acrobati o giocolieri dipendenti dei circhi coinvolti, in cambio del pagamento non inferiore a 15.000 euro pro capite;
   il capo della squadra mobile di Palermo, Rodolfo Ruperti, dichiara che il visto d'ingresso per ragioni di lavoro concesso ai migranti clandestini era ottenuto grazie alla collaborazione di dipendenti dell'assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro della Regione siciliana e che tale traffico illecito ha generato un giro d'affari di circa 7 milioni di euro;
   difatti, tra le 41 persone nei cui confronti è stato predisposto il provvedimento di fermo vi è Vito Gambino, dipendente dell'assessorato al lavoro della Regione siciliana, accusato di aver favorito la tratta clandestina di migranti fornendo, dietro compenso economico, la fittizia autorizzazione all'assunzione dei circhi firmata dalla regione all'associazione criminale internazionale;
   secondo quanto riportato dal sopra citato articolo, gli inquirenti della procura della Repubblica di Palermo dichiarano che «gli impresari circensi inoltravano la domanda di assunzione dello straniero a Vito Gambino, il quale predisponeva, pure in mancanza dei presupposti, il “nulla osta al lavoro per prima occupazione o visto d'ingresso cittadini extracomunitari”», documento che, insieme ad altri certificati, permette il rilascio al cittadino extracomunitario del visto d'ingresso da parte dell'ambasciata italiana;
   in base alla ricostruzione degli inquirenti, Vito Gambino aveva il compito di contattare direttamente le questure siciliane territorialmente competenti al fine di consentire il rilascio dei nulla osta nel più breve tempo possibile. Per la realizzazione dei documenti dovrebbe essersi servito di un falso timbro dell'ufficio immigrazione della questura di Palermo oppure avrebbe dichiarato la presenza agli atti dei nulla osta della questura attraverso fittizi provvedimenti dell'assessorato;
   le indagini confermano, inoltre, il coinvolgimento degli impresari di noti circhi, i quali avrebbero ricevuto somme di denaro pari a 2.000 o 3.000 euro a seconda che l'assunzione dei migranti come ballerini, attrezzisti, facchini nei circhi fosse fittizia o meno. Tra i più famosi circhi implicati si annoverano: Circo Sandra Orfei, Circo Lino Orfei, Circo Bizzarro, Circo Città di Roma, Circo Vienna Roller, Circo Martin, Circo di Praga, Circo Cristiani Bros, Circo Karoli, Circo Wigliams Brother, Circo Acquatico, Circo Acquatico Jonathan, Circo Acquatico Splash, Circo Martini, Circo Blasis, Circo Marinescu, circo Kumar;
   come è noto, per effetto della legge 30 aprile 1985, n. 163 (istitutiva del fondo unico per lo spettacolo), anche le attività circensi e dello spettacolo viaggiante beneficiano di contributi ministeriali e relativamente all'anno 2015 gli stanziamenti assegnati alle attività circensi ammontano ad euro 4,5 milioni. Considerate le recenti vicende incresciose che hanno coinvolto numerose imprese circensi nel reato di sfruttamento dell'immigrazione clandestina, c’è il fondato timore che alcune di queste realtà abbiano usufruito delle risorse a valere sul fondo unico per lo spettacolo come previsto dalle nuove assegnazioni per l'anno 2015 di cui al decreto direttoriale 9 luglio 2015, n. 738;
   il decreto ministeriale 1o luglio 2014, n. 71, recante i nuovi criteri per l'erogazione dei contributi del fondo unico per lo spettacolo, agli articoli 7 e 8, disciplina rispettivamente le modalità con cui il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo attua verifiche e controlli sulle attività sovvenzionate, nonché i casi di decadenza, revoca o rinuncia, ma nulla esplicita nel caso in cui una impresa ammessa al fondo unico per lo spettacolo si renda responsabile di un illecito penale –:
   quali iniziative di competenza i Ministri interpellati intendano adottare affinché casi simili di traffico clandestino di migranti tramite imprese che beneficiano di contributi pubblici, come nel caso in questione, non si verifichino nuovamente;
   se non si ritenga opportuno procedere ad una verifica circostanziata e inequivocabile, volta ad accertare che le imprese circensi coinvolte nell'inchiesta non abbiano usufruito dei contributi del fondo unico per lo spettacolo, considerato il fatto che spesso la denominazione dell'impresa circense che richiede il contributo può differire dalla persona effettivamente titolare dell'impresa stessa (articolo 31 del decreto ministeriale n. 71 del 2014);
   se non si ritenga doveroso, nelle more di un accertamento delle responsabilità penali, verificare se sussistano i presupposti per procedere ad una revoca del relativo finanziamento o quanto meno ad una sospensiva nell'attesa di un quadro più chiaro delle indagini.
(2-01164) «Brescia, Simone Valente, Vacca, Di Benedetto, Marzana, D'Uva, Di Vita, Parentela».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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