Legislatura: 17Seduta di annuncio: 516 del 06/11/2015
Primo firmatario: LOREFICE MARIALUCIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2015 BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2015 MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2015 COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2015 GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2015 GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 06/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 19/07/2016 Resoconto LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 19/07/2016 Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE) REPLICA 19/07/2016 Resoconto LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 19/07/2016
SVOLTO IL 19/07/2016
CONCLUSO IL 19/07/2016
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
nel 2014 la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, adita da migliaia di danneggiati italiani da emotrasfusioni o emoderivati infetti, ha «incalzato» lo Stato italiano affinché prevedesse delle forme di risarcimento, in considerazione del fatto che la procedura transattiva è bloccata da anni;
nell'estate 2014 è stato approvato l'articolo 27-bis, inserito nel decreto-legge n. 90 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 114 del 2014, che prevede un’«equa riparazione» (così definita sulla scorta della terminologia europea) di 100 mila euro per tutti coloro che hanno fatto domanda di accesso alla transazione (con nesso causale, ascrivibilità e ricevibilità dell'istanza);
tale somma è considerata inadeguata e, in certi casi, irrisoria per le tante vittime e per gli eredi delle persone decedute a causa delle trasfusioni o dell'assunzione dei farmaci salvavita infetti;
viene posta la condizione che, accettando tale somma, il danneggiato rinunci a proseguire o intraprendere azioni legali;
a seguito dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 90 del 2014, il Ministero della salute ha iniziato ad inviare lettere ai 7.000 malati, lettere che dal tenore e dalle parole usate appaiono come vere e proprie proposte (anche perché mandate direttamente ai danneggiati e non ai loro legali) che, quindi, si perfezionerebbero con l'accettazione della parte;
i primi a essere interpellati sono gli eredi dei deceduti: molti di loro accettano, rispediscono i moduli compilati, con firme autenticate, con l'indicazione del codice iban, seguendo le istruzioni del Ministero della salute;
qualche mese fa il Ministero ha bloccato i pagamenti agli eredi che hanno agito per il risarcimento del danno da loro stessi subito (iure proprio), sostenendo che la legge si riferisce solo agli eredi che agiscono per il risarcimento del danno subito dal congiunto quando era ancora in vita e che loro hanno ereditato (iure hereditatis);
secondo tale argomentazione quindi i danneggiati da sangue infetto, per il Ministero della salute, sono solo coloro che sono stati infettati, non i loro familiari: vedersi morire un figlio o un papà o un marito non rappresenterebbe un danno risarcibile con l’«equa riparazione»;
il Ministero della salute, in un incontro avuto con le associazioni dei danneggiati, ha riferito di aver avviato un progetto di ristrutturazione interna volto all'arruolamento di personale, ora ridotto a poche unità, per poter lavorare più velocemente le pratiche per quanto riguarda equa riparazione, iter transattivo e pagamento degli importi riconosciuti dalle sentenze –:
come stia procedendo l’iter avviato ai sensi dell'articolo 27-bis del decreto-legge n. 90 del 2014 e quale sia ad oggi, quindi, il numero esatto delle lettere inviate ai danneggiati, il numero di risposte ricevute dal Ministero della salute e il numero dei soggetti cui è stato effettivamente pagata l'equa riparazione;
se le somme necessarie al pagamento di tutti gli assegni a titolo di equa riparazione siano concretamente presenti nel capitolo di bilancio del Ministero della salute;
quale sia il numero degli eredi che hanno agito iure proprio e che si vedrebbero rigettare la richiesta di pagamento, nonostante abbiano prima ricevuto la lettera dal Ministero della salute con la proposta di accettazione dell'equa riparazione;
se non ritenga necessario e doveroso assumere immediatamente iniziative per definire una norma di interpretazione autentica che chiarisca in maniera inequivocabile che tutti gli eredi, anche coloro che hanno agito solo iure proprio, possono accedere all'equa riparazione.
(2-01153) «Lorefice, Di Vita, Baroni, Mantero, Colonnese, Grillo, Silvia Giordano».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):responsabilita' civile
danno
trasfusione di sangue