ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01099

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 494 del 01/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: DE GIROLAMO NUNZIA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 01/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRUNETTA RENATO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 01/10/2015
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 01/10/2015
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 09/10/2015
Stato iter:
09/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/10/2015
Resoconto DE GIROLAMO NUNZIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 09/10/2015
Resoconto SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 09/10/2015
Resoconto DE GIROLAMO NUNZIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/10/2015

SVOLTO IL 09/10/2015

CONCLUSO IL 09/10/2015

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01099
presentato da
DE GIROLAMO Nunzia
testo presentato
Giovedì 1 ottobre 2015
modificato
Venerdì 9 ottobre 2015, seduta n. 499

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), all'articolo 1, commi 344-349, ha introdotto la possibilità per tutti i contribuenti di procedere ad una detrazione dell'imposta lorda, per una quota pari al 55 per cento degli importi rimasti a carico dello stesso contribuente, per tutte le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti;
   le agevolazioni per la riqualificazione energetica sono state da ultimo prorogate dalla legge n. 190 del 2014 (legge di stabilità 2015) nella misura del 65 per cento dell'investimento. Tali agevolazioni termineranno il 31 dicembre 2015, in quanto, la stessa legge di stabilità ha confermato la possibilità di detrarre il 65 per cento per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2015, mentre sarà pari al 36 per cento per le spese che saranno effettuate nel 2016;
   le misure di riqualificazione energetica (cosiddetto eco-bonus) rappresentano un significativo impulso per la crescita del prodotto interno lordo del nostro Paese, nonché per il sostegno di importanti settori produttivi, a partire da quello edilizio e per il raggiungimento di più elevati livelli di risparmio energetico;
   il concetto di riqualificazione energetica dell'esistente – correlato a quello di sostenibilità del costruito – è promosso a livello internazionale da politiche che individuano nella necessità di un sostanziale cambiamento nel modo di costruire, di gestire e di manutenere gli edifici esistenti, la chiave di volta, in ambito edilizio, per la salvaguardia dell'ambiente e per la tutela della salute e del benessere dell'uomo;
   in edilizia, il mercato del recupero e del rinnovo ha rappresentato, negli anni della crisi, l'unico sbocco per le imprese del settore: gli incentivi per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica, stimolando gli investimenti, hanno rappresentato una fonte non indifferente di respiro per le imprese del settore e per l'occupazione;
   i più recenti dati di analisi sull'efficienza della riqualificazione energetica elaborati dal Cresme (Centro ricerche economiche, sociali di mercato per l'edilizia e il territorio) mostrano come nel corso degli anni tale agevolazione abbia comportato un impatto positivo sulla crescita economica del Paese nonché della sua efficacia in campo occupazionale, soprattutto nel momento di forte crisi del settore edilizio;
   secondo le stime, il mercato della riqualificazione energetica vale 115,4 miliardi di euro, oltre il 61 per cento dell'intero fatturato di settore, e le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, sommati agli incentivi per le ristrutturazioni edilizie, hanno generato nel 2014 una spesa di 27,5 miliardi di euro, pari a quasi 2 punti di prodotto interno lordo;
   gli investimenti attivati da tali agevolazioni, nel 2014, hanno prodotto ben 283.200 posti di lavoro diretti nel settore dell'edilizia e 424.800 occupati totali. Inoltre, negli anni di maggiore crisi del settore edilizio, dal 2012 al 2014, gli investimenti attivati, pari ad oltre 75 miliardi di euro, sono valsi 752.893 occupati diretti e 1.128.889 occupati totali;
   l'importanza di tali agevolazioni è misurata anche dalle stime formulate che evidenziano come in caso di mancata attuazione dell’eco-bonus e delle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie, gli investimenti che si sarebbero persi, senza sgravi Irpef, sarebbero stati pari a 15,9 miliardi di euro su un totale di 28,4 miliardi, mentre la perdita in termini occupazionali sarebbe ammontata a 158.591 posti di lavoro;
   le agevolazioni per la riqualificazione energetica e di ristrutturazione edilizia degli edifici, a distanza di anni dalla loro entrata in vigore, e soprattutto dei dati sopra esposti, mostrano con tutta evidenza che non rappresentano alcun costo per le finanze pubbliche. Al contrario, tutte le stime effettuate dal Cresme hanno evidenziato come l'applicazione dell’eco-bonus e delle agevolazioni abbiano generato un gettito positivo per le casse dello Stato;
   alla luce dei dati riportati, le misure di agevolazione per la riqualificazione energetica degli edifici e di ristrutturazione edilizia rappresentano un'operazione «win-win», ossia in grado di generare effetti positivi per tutti i soggetti coinvolti quali Stato, imprese e contribuenti;
   la decisione di prevedere un taglio ad un incentivo di così vitale importanza per un settore che rappresenta il principale driver del ciclo edilizio, nonché motore della ripresa, comporterà inevitabilmente forti ripercussioni su tutte le aziende del nostro Paese;
   solo per fare un esempio, secondo le previsioni Unicmi, nel 2014 il settore del serramento metallico è sceso del 5 per cento rispetto all'anno precedente e per l'anno corrente è realistico ipotizzare che per i costruttori di serramenti il 2015 si chiuderà con una lieve flessione, nell'ordine del 2 per cento – 4 per cento rispetto al 2014;
   i Governi di molti Stati europei hanno introdotto incentivi economici per agevolare interventi di riqualificazione energetica che garantiscano tempi di ritorno degli investimenti compatibili con le possibilità di spesa dei proprietari degli immobili e il ciclo di vita delle tecnologie impiegate;
   Francia e Germania nel rispetto delle normative comunitarie hanno intrapreso misure di protezione delle rispettive produzioni nazionali emanando decreti ad hoc, atti a rallentare l'invasione dei produttori «low cost»;
   in Francia è attualmente in vigore un sistema in grado di proteggere le imprese e gli artigiani francesi dalle incursioni di opere e manodopera di bassa qualità, i consumatori e tutti i contribuenti;
   nello specifico, dal 1o luglio 2015 i privati francesi che vogliono effettuare lavori di risparmio energetico, per i quali richiedono agevolazioni fiscali e finanziarie allo Stato, potranno rivolgersi solo ad aziende certificate RGE, acronimo di Reconnu Garant de lEnvironnement, cioè al Garante riconosciuto dell'ambiente;
   ai sensi della legislazione francese gli aiuti pubblici alle famiglie che intraprendono lavori di risparmio energetico vengono concessi solo rispettando determinate condizioni. Tra queste vi è l'obbligo da parte delle famiglie di fare ricorso solamente a imprese e artigiani certificati RGE, in modo tale che i lavori vengano eseguiti da operatori capaci di agire da consiglieri energetici e di realizzare lavori di rinnovo di qualità che portino a una diminuzione dei consumi di energia. A questo obbligo si somma quello per le imprese e artigiani di sottoporsi a un percorso formativo e burocratico che consiste in un esame dei criteri di qualificazione e in corsi di formazione e controllo in cantiere;
   la normativa francese pretende altresì che le aziende importatrici esibiscano certificazioni di qualità e assicurazioni dedicate, in un percorso stabilito e riconosciuto dallo Stato francese, oltre ad obbligare gli importatori a corrispondere sul suolo francese sia l'iva che i contributi. Il tutto è stato stabilito come condizione necessaria affinché l'utente finale francese ottenga gli sgravi fiscali esistenti per il risparmio energetico;
   la legge finanziaria francese del 2015 prevede, altresì, un credito di imposta per la transizione energetica del 30 per cento per lavori compresi tra il 1o settembre 2014 e il 31 dicembre 2015. Inoltre, il plafond massimo di spesa ammissibile è di 8.000 euro per persona (16 mila per una coppia e 400 euro per ogni persona a carico) con una detrazione fiscale del 30 per cento suddivisa su cinque anni;
   dall'altro lato, la Germania ha defiscalizzato il lavoro dei propri artigiani, in modo che anche il prodotto nazionale abbia un costo competitivo;
   l’eco-bonus si è rivelato un mezzo idoneo a sostenere la riqualificazione energetica degli edifici esistenti e soprattutto per sostenere le attività imprenditoriali dei settori industriali che producono materiali, impianti e prodotti ad alta efficienza energetica, generando in questo modo occupazione;
   tali incentivi si sono mostrati decisivi per lo sviluppo di nuovi modelli operativi di economia globalizzata al fine di definire un ruolo di rilievo del nostro Paese nell'affermazione della filiera edilizia sui mercati esteri –:
   quali siano le intenzioni del Governo in merito alle agevolazioni per la riqualificazione energetica e se intenda assumere iniziative per dare stabilità, a decorrere dall'anno 2016, alla disposizione della detraibilità del 65 per cento richiamata in premessa;
   quali iniziative si intendano intraprendere a tutela delle imprese e degli artigiani dell'edilizia nazionale, e, nello specifico, se i Ministri interpellati intendano valutare la possibilità di adottare un sistema simile a quello previsto attualmente in Francia, in merito alla certificazione delle aziende riconosciute, in grado di rispondere alle predette esigenze di tutela.
(2-01099) «De Girolamo, Brunetta».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impresa artigiana

impresa in difficolta'

detrazione fiscale