ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01056

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 475 del 04/08/2015
Firmatari
Primo firmatario: SPERANZA ROBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/08/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CUPERLO GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
ALBINI TEA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
AMATO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
AMODDIO SOFIA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
ARGENTIN ILEANA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
BENI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
CAPODICASA ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
CARROZZA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
CIMBRO ELEONORA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
D'ATTORRE ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
EPIFANI ETTORE GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
FARINA GIANNI PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
FOLINO VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
FONTANELLI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
FOSSATI FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
GALLI CARLO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
GIORGIS ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
IACONO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
LAFORGIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
LATTUCA ENZO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
LEVA DANILO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
MARZANO MICHELA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
MOGNATO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
PICCOLO GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
PREZIOSI ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
RIGONI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
AGOSTINI ROBERTA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
SANNA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
STUMPO NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
VENTRICELLI LILIANA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
ZAPPULLA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
ZOGGIA DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
FABBRI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 04/08/2015
MALISANI GIANNA PARTITO DEMOCRATICO 04/08/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 03/08/2015
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 06/08/2015
Stato iter:
11/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/09/2015
Resoconto BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 11/09/2015
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 11/09/2015
Resoconto SPERANZA ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/09/2015

SVOLTO IL 11/09/2015

CONCLUSO IL 11/09/2015

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01056
presentato da
SPERANZA Roberto
testo presentato
Martedì 4 agosto 2015
modificato
Venerdì 11 settembre 2015, seduta n. 480

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   la perdurante situazione di grave di crisi economica e sociale del Mezzogiorno e lo stato di attuazione del programma di utilizzo dei fondi europei ad esso destinati, non possono non suscitare profonda preoccupazione e sollecitare una significativa inversione di tendenza nell'azione dello Stato;
   il Presidente del Consiglio dei ministri, sin dal suo insediamento, ha ripetutamente dichiarato che fa parte degli indirizzi prioritari del Governo accrescere rapidamente la capacità di spesa dei fondi europei del vecchio ciclo (2007-2013) e del nuovo (2014-2020) e nello stesso tempo migliorare la qualità della spesa;
   secondo gli ultimi dati forniti dal dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, al 30 maggio 2015, ovvero a sette mesi dalla scadenza fissata dall'Unione europea per la certificazione della spesa del ciclo dei fondi europei 2007-2013, risultano ancora non spesi 12,3 miliardi di euro, pari al 26,4 per cento della dotazione complessiva, di cui circa 10 miliardi di euro nelle regioni del Mezzogiorno;
   nel precedente Governo, il Ministro per la coesione territoriale aveva avviato una serie di iniziative di riprogrammazione per accelerare la spesa e concentrarla su alcuni obiettivi anticiclici e tali iniziative di riprogrammazione riguardavano anche il Fondo per lo sviluppo e la coesione e il Piano di azione coesione;
   altre ipotesi di riprogrammazione a livello centrale, con il coordinamento del Ministro e la concertazione con le regioni, erano state annunciate in relazione all'andamento della spesa dei programmi operativi regionali e nazionali (gestiti da vari ministeri);
   nel gennaio 2014 si è ufficialmente avviato il nuovo ciclo dei fondi strutturali europei 2014-2020 e le risorse europee a disposizione del nostro Paese ammontano a 41,5 miliardi di euro, ai quali vanno aggiunti il cofinanziamento nazionale e il Fondo per lo sviluppo e la coesione per un valore complessivo che supera i 100 miliardi;
   non risulta che a più di un anno e sei mesi dall'avvio del nuovo ciclo si sia iniziato a utilizzare tali risorse, pur in presenza di una situazione di grave crisi economica e sociale del Mezzogiorno;
   i Por e i Pon sono stati approvati dalla Commissione europea solo negli ultimi mesi e alcuni restano ancora da approvare e non risulta che siano state intraprese iniziative per integrare più efficacemente detti programmi operativi nazionali e regionali in sede di formulazione, in modo da contrastare la dispersione delle risorse e favorire la loro concentrazione su pochi obiettivi di rilievo strategico, così come formulati nelle premesse dell'accordo di partenariato presentato all'Unione europea e così come auspicato dai precedenti Ministri dei Governi Monti e Letta;
   non risulta inoltre che siano in corso iniziative specifiche adeguate per accelerare l'utilizzo delle risorse;
   il Fondo per lo sviluppo e la coesione, istituito con il decreto legislativo n. 88 del 2011, comprende le risorse nazionali destinate al riequilibrio territoriale e tale decreto prevede che nella legge di stabilità, che precede il nuovo ciclo dei fondi europei, venga fissato l'ammontare complessivo (per la durata del ciclo dei fondi europei) delle risorse nazionali da utilizzare per obiettivi di coesione territoriale attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione (articolo 5). Con la legge di stabilità approvata nel 2013 la dotazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione è stata determinata in 54 miliardi di euro per il settennio 2014-2020. La percentuale riservata alle regioni meridionali è stata fissata all'80 per cento. Tuttavia, a quasi due anni dalla determinazione di tale stanziamento, non risulta che sia stato avviato il processo di programmazione strategica del Fondo, per il quale è prevista una destinazione prevalente a grandi reti infrastrutturali, materiali e immateriali (articolo 4 comma 3); programmazione strategica da realizzarsi in stretta connessione con quella dei fondi europei (articolo 4 comma 2);
   l'Agenzia per la coesione territoriale, istituita dall'articolo 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, costituisce un'importante innovazione al fine di promuovere un più efficace coordinamento nazionale nella programmazione dell'uso dei fondi europei e per la integrazione di tali risorse con quelle del Fondo per lo sviluppo e la coesione, prima ricordato. Inoltre, ad essa sono attribuiti compiti di accompagnamento e di supporto delle autorità di gestione dei programmi operativi regionali e nazionali, anche ai fini dell'accelerazione degli interventi e se necessario di riprogrammazione; in casi di particolare gravità, l'Agenzia può inoltre assumere poteri sostitutivi. La legge istitutiva prevedeva che lo statuto dell'Agenzia venisse adottato entro il 1o marzo 2014 con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Lo statuto è stato in realtà adottato il 9 agosto 2014. Il direttore è stato scelto nel luglio del 2014 e si è insediato nel dicembre 2014. Tuttavia, l'Agenzia non risulta a tutt'oggi pienamente operativa per la mancanza di regolamenti relativi all'organizzazione e alla contabilità. Di fatto, l'Agenzia non ha quindi potuto finora svolgere efficacemente i ruoli per cui era stata con urgenza istituita, con nocumento sia della necessaria azione di riprogrammazione dei fondi 2007-2013 – con i relativi i rischi di perdita consistente di tali risorse prima ricordati – che del necessario contributo di coordinamento dei fondi del nuovo ciclo e della loro programmazione integrata con il Fondo per lo sviluppo e la coesione;
   la scelta di ridurre il cofinanziamento nazionale dal 50 al 25 per cento ai programmi operativi di alcune regioni meno sviluppate dovrebbe alimentare una programmazione «parallela», sull'esempio della Politica agricola comune. Tuttavia, in mancanza di una programmazione certa degli interventi finanziati con queste risorse «liberate», rischia di tradursi in un'ulteriore riduzione dell'impegno finanziario dello Stato per le politiche di sviluppo e di coesione nel Mezzogiorno;
   avendo il Presidente del Consiglio dei ministri rinunciato alla presenza nel suo Governo di un Ministro delegato per la coesione territoriale, le relative deleghe sono state affidate all'allora Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Graziano Delrio. Tuttavia, in seguito alla nomina di quest'ultimo a Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il 2 aprile 2015, le deleghe non sono state più riattribuite, in un momento peraltro cruciale per la conclusione del vecchio ciclo dei fondi e l'avvio del nuovo –:
   se l'azione del Governo non sia stata obiettivamente contrastante con gli indirizzi programmatici – ripetutamente espressi dallo stesso Presidente del Consiglio dei ministri – volti a accelerare il più possibile la spesa dei fondi, migliorandone al contempo la qualità, e quindi l'impatto positivo sulla grave situazione economica e sociale del Mezzogiorno, sulla quale concordano i principali istituti di ricerca;
   se non si ritenga pertanto necessario rivedere la scelta di non avvalersi di un Ministro per la coesione territoriale pienamente impegnato nel compito di coordinare più efficacemente l'impiego delle risorse europee e nazionali, rafforzando il suo ruolo con la possibilità di usufruire della piena operatività dell'Agenzia per la coesione territoriale ed, eventualmente, con l'introduzione di modifiche nei meccanismi istituzionali di governo delle politiche di coesione che rendano possibile un miglior coordinamento e una più efficace strategia nazionale;
   se non ritengano altresì necessaria una maggiore attenzione complessiva al problema dello sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno – attualmente, a parere degli interpellanti, marginale nell'azione del Governo – inteso come componente centrale e ineludibile della strategia per la ripresa complessiva del Paese e, a tal fine, quali iniziative intendano intraprendere in questa direzione.
(2-01056) «Speranza, Cuperlo, Albini, Amato, Amoddio, Argentin, Beni, Borghi, Bossa, Bruno Bossio, Capodicasa, Carra, Carrozza, Casellato, Cenni, Cimbro, D'Attorre, Epifani, Gianni Farina, Folino, Fontanelli, Fossati, Carlo Galli, Giorgis, Gnecchi, Iacono, La Marca, Laforgia, Lattuca, Leva, Patrizia Maestri, Marzano, Miotto, Mognato, Murer, Giorgio Piccolo, Pollastrini, Preziosi, Rigoni, Roberta Agostini, Giovanna Sanna, Stumpo, Terrosi, Ventricelli, Zappulla, Zoggia, Fabbri, Malisani».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impatto sociale

coesione economica e sociale

fondo CE