ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01054

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 474 del 03/08/2015
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/08/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBINI TEA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
BARGERO CRISTINA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
CAPOZZOLO SABRINA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
CAROCCI MARA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
CASTRICONE ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
CENSORE BRUNO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
CRIVELLARI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
D'OTTAVIO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
FOSSATI FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
GANDOLFI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
GASPARINI DANIELA MATILDE MARIA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
GINATO FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
GIULIETTI GIAMPIERO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
IACONO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
MARIANO ELISA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
NARDUOLO GIULIA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
RIBAUDO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
SANNA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
SIMONI ELISA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
TARICCO MINO PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
VALENTE VALERIA PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 03/08/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 03/08/2015
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 05/08/2015
Stato iter:
18/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/09/2015
Resoconto CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 18/09/2015
Resoconto RUGHETTI ANGELO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 18/09/2015
Resoconto CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/09/2015

SVOLTO IL 18/09/2015

CONCLUSO IL 18/09/2015

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01054
presentato da
CENNI Susanna
testo presentato
Lunedì 3 agosto 2015
modificato
Venerdì 18 settembre 2015, seduta n. 485

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno, il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   la legge n. 56 del 2014 «Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni» ha ridisegnato ruolo, confini e competenze dell'amministrazione locale, trasformando sostanzialmente le province e le città metropolitane in enti di secondo grado;
   complessivamente, ancor prima di giungere ad un riordino delle competenze, ed in attesa di una riforma organica in grado di garantire continuità dei servizi a cittadini ed imprese, salvaguardia delle professionalità impiegate negli enti, stabilità dei livelli occupazionali, tra il 2011 ed il 2014 i bilanci delle province sono stati decurtati con legge di oltre 3,7 miliardi di euro;
   la legge di stabilità 2015 (legge n. 190 del 2014) è poi intervenuta con un'ulteriore riduzione «della spesa corrente di 1.000 milioni di euro per l'anno 2015, di 2.000 milioni di euro per l'anno 2016 e di 3.000 milioni di euro a decorrere dall'anno 2017»;
   sempre nella legge n. 190 del 2014, all'articolo 1, comma 421, è stato previsto per le province un taglio delle dotazioni organiche «in misura pari al 50 per cento del personale di ruolo al 9 aprile 2014 e del 30 per cento per le città metropolitane»;
   alla luce di tale previsione circa 20.000 unità di personale dovrebbero essere dichiarati «in soprannumero» e ricollocati in altri uffici pubblici di comuni e regioni entro due anni, in caso contrario dal 2017 saranno messi in mobilità;
   il procedimento volto a favorire la mobilità del personale eccedente verso regioni, comuni e altre pubbliche amministrazioni, a valere sulle facoltà assunzionali degli enti di destinazione, è sancito dai commi dal 421 al 428 dell'articolo 1 della legge n. 190 del 2014. Nello specifico:
    a) il comma 422 nell'ambito della riforma degli enti locali sancita dalla legge n. 56 del 2014 dispone che entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore (e quindi entro il 31 marzo 2015) venga individuato il personale che rimane assegnato agli enti e quello da destinare alle procedure di mobilità, nel rispetto delle forme di partecipazione sindacale previste dalla normativa vigente;
    b) il comma 423 stabilisce che entro il 1o marzo 2015 venga emanato un decreto ministeriale con le procedure di mobilità del personale interessato;
    c) il comma 424 disciplina il ricollocamento del personale in mobilità presso regioni ed enti locali. In particolare, la norma dispone che le regioni e gli enti locali, per gli anni 2015 e 2016, debbano destinare le risorse per le assunzioni a tempo indeterminato, nelle percentuali stabilite dalla normativa vigente, all'immissione nei ruoli dei vincitori di concorso pubblico collocati nelle proprie graduatorie vigenti e delle unità soprannumerarie destinatarie dei processi di mobilità;
    d) il comma 425 disciplina il ricollocamento del personale in mobilità presso le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie, le università e gli enti pubblici non economici (con esclusione del personale non amministrativo dei comparti sicurezza, difesa e Corpo nazionale dei vigile del fuoco, del comparto scuola, dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli enti di ricerca), sulla base di una ricognizione dei posti disponibili da parte del dipartimento della funzione pubblica;
   il 16 marzo 2015 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la circolare 29 gennaio 2015, n. 1, «Linee guida in materia di attuazione delle disposizioni in materia di personale e di altri profili connessi al riordino delle funzioni delle province e delle città metropolitane. Articolo 1, commi da 418 a 430, della legge 23 dicembre 2014, n. 190», emanata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e il Ministro per gli affari regionali e le autonomie;
   in base a tale circolare viene disposto che in sede di osservatori regionali, sulla base del riordino delle funzioni, gli enti debbano determinare i criteri di definizione dell'elenco del personale che rimane a carico della dotazione organica degli enti medesimi di ciascuna regione a statuto ordinario e quello da destinare, nel rispetto delle forme di partecipazione sindacale previste dalla normativa vigente, alle procedure di mobilità. Vengono esclusi da tali elenchi i dipendenti che svolgono compiti di polizia provinciale, impiegati presso i centri per l'impiego e che saranno collocati a riposo entro il 31 dicembre 2016;
   la circolare presenta anche un «cronoprogramma» dettagliato di adempimento delle scadenze da rispettare;
   il cronoprogramma sopracitato presenta però gravi ritardi:
    a) non è stato ancora emanato il decreto del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione ed altri soggetti coinvolti (autonomie, osservatori, parti sociali) che fissa i criteri per le procedure di mobilità. Questo atto (previsto dell'articolo 1, comma 423, della legge n. 190 del 2014 entro il 1o marzo 2014) dovrà infatti fissare i criteri e le procedure di mobilità che si dovranno seguire con riferimento all'ambito territoriale, al domicilio e alle caratteristiche professionali e di anzianità anagrafica e contributiva, per favorire il più possibile la ricollocazione del personale interessato valorizzando la professionalità acquisita;
    b) alcune regioni non hanno ancora approvato le leggi regionali di riordino delle funzioni amministrative previste dalla legge n. 56 del 2014, conseguentemente i lavori degli osservatori regionali competenti stanno subendo forti rallentamenti;
   d'altro canto anche le procedure di ricollocamento delle citate categorie di lavoratori esclusi dalla circolare 29 gennaio 2015, n. 1, sono state suddivise in provvedimenti differenti, e sembrano quindi mancare di omogeneità e soprattutto di una coerenza temporale di esecuzione che apparirebbe indispensabile per una sua efficace e sinergica attuazione;
   il disegno di legge di conversione del decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83, recante misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria attualmente in discussione al Senato della Repubblica, prevede, all'articolo 21, l'ingresso nel ruolo dell'amministrazione giudiziaria di 2.000 unità di personale proveniente da province e aree metropolitane;
   il disegno di legge di conversione del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali, attualmente in discussione alla Camera dei deputati, all'articolo 5, comma 1, dispone il transito del personale appartenente al Corpo ed ai «servizi» di polizia provinciale, nei ruoli degli enti locali per funzioni di polizia municipale, mentre all'articolo 15 disciplina la riorganizzazione dei centri per l'impiego e conseguentemente una ridistribuzione dei livelli occupazionali presenti;
   il Governo si è espresso in questi mesi, in numerose occasioni, a sostegno della salvaguardia dei dipendenti delle amministrazioni provinciali. In particolare il 14 maggio 2015 il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia, ha dichiarato che «il processo di mobilità dei circa 20 mila dipendenti delle province previsto dalla legge di riordino delle amministrazioni locali, dovrà completarsi entro il 2016. Il blocco delle assunzioni, previsto dalla legge di stabilità per finanziare l'operazione di ricollocamento del personale, dura due anni, questo è l'orizzonte temporale che ci siamo dati in ultima istanza per completare il percorso». Lo stesso Ministro ha inoltre aggiunto: «stiamo dicendo alle regioni di sbrigarsi a fare le leggi regionali, così da definire le funzioni e i dipendenti che vengono loro trasferiti. Tuttavia se ciò non dovesse accadere ci siamo tutelati, abbiamo le risorse e anche gli strumenti per garantire tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle province italiane, assicurando stipendio e lavoro»;
   rispetto ai contenuti del decreto ministeriale previsto dall'articolo 1, comma 423, della legge n. 190 del 2014, il Sottosegretario di Stato Angelo Rughetti, ha dichiarato il 14 luglio 2015, dopo un incontro tematico con le associazioni sindacali, che il Governo si pone «l'obiettivo di dare certezze ai lavoratori e continuità nei servizi. Il decreto è uno strumento per dare attuazione alla legge Delrio; un disegno ampio di ristrutturazione delle istituzioni territoriali che si inserisce nella più ampia riorganizzazione del sistema pubblico che il Governo sta portando avanti con determinazione»;
   il Parlamento ha discusso numerosi atti di indirizzo per la salvaguardia dei dipendenti delle amministrazioni provinciali. Il 22 dicembre 2014 il Governo ha accolto un ordine del giorno (n. 9/02679-bis-B/002) che impegna il Governo a «porre in essere ogni atto necessario per la tutela dei dipendenti attualmente in ruolo nelle province» ed «ad assicurare condizioni certe volte a garantire il totale assorbimento delle posizioni soprannumerarie»;
   i dipendenti in oggetto svolgono mansioni legate a servizi essenziali di grande delicatezza e ne assicurano la continuità –:
   se esista ad oggi una ricognizione puntuale sul numero certo dei dipendenti delle amministrazioni provinciali che verranno messi in mobilità ai sensi dell'articolo 1, comma 421, della legge n. 190 del 2014, anche rispetto agli enti di destinazione;
   se il cronoprogramma previsto dalla circolare 29 gennaio 2015, n. 1, citata in premessa, verrà realisticamente rispettato dal momento che sussistono gravi ritardi che stanno interessando, ad esempio, sia l'emanazione del decreto ministeriale previsto dell'articolo 1, comma 423, della legge n. 190 del 2014, sia gli adempimenti delle regioni rispetto all'attuazione delle norme previste dalla legge n. 56 del 2014;
   se conseguentemente verranno assicurati tutti i livelli occupazionali attuali appartenenti a tutte le categorie contrattuali;
   se il Governo non ritenga di rivedere i termini previsti per l'espletamento totale della mobilità.
(2-01054) «Cenni, Albini, Antezza, Arlotti, Bargero, Bruno Bossio, Capozzolo, Carocci, Carra, Carrescia, Casellato, Castricone, Censore, Cova, Crivellari, D'Ottavio, Fossati, Gandolfi, Gasparini, Ginato, Ginoble, Giulietti, Grassi, Iacono, La Marca, Lodolini, Patrizia Maestri, Manzi, Mariani, Mariano, Narduolo, Oliverio, Pes, Salvatore Piccolo, Ribaudo, Romanini, Rubinato, Giovanna Sanna, Simoni, Taricco, Tentori, Terrosi, Valeria Valente, Verini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuti alla riqualificazione

reinserimento professionale

ente pubblico