Legislatura: 17Seduta di annuncio: 434 del 03/06/2015
Primo firmatario: FARINA DANIELE
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 03/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 PLACIDO ANTONIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015 ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/06/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega MINISTERO DELL'INTERNO 03/06/2015 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 03/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 05/06/2015 Resoconto FARINA DANIELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' RISPOSTA GOVERNO 05/06/2015 Resoconto VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 05/06/2015 Resoconto FARINA DANIELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
DISCUSSIONE IL 05/06/2015
SVOLTO IL 05/06/2015
CONCLUSO IL 05/06/2015
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, il Ministro dell'interno, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
le aziende, le agenzie e le organizzazioni che operano nel sito di Expo 2015 hanno l'obbligo di chiedere l'accredito per i propri collaboratori. Queste richieste di accredito (che comprendono dati anagrafici, documento d'identità, foto, ruolo e titolo, ma non il casellario giudiziario) vengono vagliate dalla questura che accetta o meno il nominativo senza fornire spiegazioni;
non c’è nessuna trasparenza sui criteri adottati per la «piattaforma accrediti» da parte della questura aprendo di fatto la possibilità di discriminazione fra lavoratori;
decine di segnalazioni sono arrivate ad Assolavoro (associazione delle agenzie interinali), al sindacato e ad Expo spa riportano il rifiuto del permesso da parte della questura;
tra i casi di rifiuto, ci sono situazioni nelle quali il giudice aveva previsto la non menzione nel casellario e quindi, a giudizio dei segnalanti, la questura avrebbe utilizzato dati in proprio possesso per negare l'accredito;
peraltro, si apprende che numerose persone che avevano firmato contratti a tempo determinato per lavorare nei padiglioni di Expo 2015, anche partecipando a periodi di formazione con regolare ingresso nel sito espositivo in costruzione, il 30 aprile 2015, a ridosso dell'inaugurazione di Expo, sarebbero stati licenziati;
a detta della Cgil Milano sarebbero un centinaio i casi di licenziamenti «preventivi» che, in particolare, non avrebbero superato il «filtro» della questura;
come anche riportato da notizie stampa (Il Manifesto del 27 maggio 2015), ciascuna azienda o Paese che lavora in Expo è tenuto a mandare alla questura e alla prefettura di Milano i dati anagrafici di chi deve entrare nel sito espositivo per avere il pass che permette di accedere ad Expo tramite una procedura informatica gestita dalle piattaforme di Expo spa; in tale fase subentrerebbe il filtro della questura;
tuttavia, da Expo spa, spiegano che «Il parere di questura e prefettura non è vincolante»; dunque, la decisione finale spetterebbe ad Expo; ma certo è – come riferito nell'articolo stampa – che, a fronte di un parere negativo, nessuno si assume la responsabilità di farli entrare. Ampi, dunque, sarebbero, i margini di discrezionalità;
ai lavoratori esclusi, sarebbe stata data una comunicazione dal seguente tenore: «le regole di ingaggio per essere accreditati a Expo 2015 sono differenti da quelle di qualunque altro evento, in quanto l'Expo è stata dichiarata obiettivo sensibile, nonché sito di interesse strategico nazionale»;
in ogni caso, tuttavia, non paiono chiari i criteri di esclusione: alcuni lavoratori hanno anche inviato il proprio casellario giudiziario per provare di essere incensurati; operazione ritenuta inutile da Expo: «allegare visure o altri documenti non serve. I controlli vengono fatti in altra sede ufficiale e sono le autorità di polizia a gestire queste informazioni»;
le persone licenziate in via preventiva, comunque, nulla avrebbero a che fare con problemi di «sicurezza nazionale», salvo ritenere tali l'aver lavorato con rifugiati politici, l'aver partecipato a manifestazioni contro la riforma Gelmini del 2008, ad esempio, l'aver frequentato centri sociali;
se ciò fosse, si paleserebbe un evidente contrasto con l'articolo 8 dello statuto dei lavoratori;
è evidente ed urgente la necessità di fare piena luce, dunque, su procedure, normative e prassi adottate nel casi segnalati che, per come rese note dai diretti interessati, i lavoratori licenziati, nonché dalle relative notizie stampa, non possono che rappresentare una grave violazione dei basilari principi democratici di uno Stato di diritto –:
se i fatti esposti in premessa corrispondano al vero;
quali azioni i Ministri interpellati intendano intraprendere, per quanto di competenza, al fine di riorganizzare i criteri di valutazione della «piattaforma accrediti» tali da non produrre la discriminazione dei lavoratori e la violazione delle libertà costituzionali del cittadino;
di quali informazioni dispongano i Ministri interpellati circa le procedure, le normative e le prassi adottate in relazione a quelli che ad avviso degli interpellanti non possono che rappresentare dei veri e propri licenziamenti preventivi in violazione di quanto stabilito dall'articolo 8 dello Statuto dei lavoratori, nonché dei basilari principi democratici di uno Stato di diritto.
(2-00992) «Daniele Farina, Scotto, Franco Bordo, Pannarale, Fratoianni, Quaranta, Costantino, Airaudo, Duranti, Ferrara, Giancarlo Giordano, Marcon, Melilla, Nicchi, Paglia, Palazzotto, Pellegrino, Piras, Placido, Ricciatti, Sannicandro, Zaccagnini, Zaratti».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):democrazia
casellario giudiziale
diritto del lavoro