ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00876

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 385 del 04/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: DE GIROLAMO NUNZIA
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 04/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BINETTI PAOLA AREA POPOLARE (NCD-UDC) 12/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 04/03/2015
Stato iter:
13/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/03/2015
Resoconto BINETTI PAOLA AREA POPOLARE (NCD-UDC)
 
RISPOSTA GOVERNO 13/03/2015
Resoconto D'ONGHIA ANGELA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 13/03/2015
Resoconto BINETTI PAOLA AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 12/03/2015

DISCUSSIONE IL 13/03/2015

SVOLTO IL 13/03/2015

CONCLUSO IL 13/03/2015

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00876
presentato da
DE GIROLAMO Nunzia
testo presentato
Mercoledì 4 marzo 2015
modificato
Venerdì 13 marzo 2015, seduta n. 391

   Le sottoscritte chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
   nel 2014, per l'assegnazione dei contratti di formazione delle scuole di specializzazione in medicina e chirurgia, è stata adottata la formula del concorso nazionale; con il decreto ministeriale 8 agosto 2014, n. 612, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 29 agosto 2014, n. 67, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca emanava il bando per l'ammissione alle scuole di specializzazione in medicina per l'anno accademico 2013/2014; il concorso ha visto coinvolti 11.600 candidati, distribuiti in 117 sedi e 442 aule, sottoposti ai quiz tra mercoledì 28 e venerdì 31 ottobre 2014; ogni prova comprendeva 70 domande di carattere generale, più 30 quesiti di macroarea e 10 per la specifica scuola di specializzazione in medicina;
   nonostante la cura con cui è stato predisposto il concorso, si sono verificati dei problemi tecnici consistente nell'inversione di un blocco di domande tra due gruppi di partecipanti; i candidati interessati dall'errore tecnico che hanno affrontato le 30 domande presenti nei due blocchi invertiti sono stati 2.923, 2.125 sono i concorrenti che hanno sostenuto soltanto le prove dell'area medica e 798 quelli che hanno sostenuto la prova inerente ai servizi clinici;
   in prima istanza il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca aveva immediatamente predisposto che il 7 novembre 2014 venissero ripetuti i test e inviato le comunicazioni agli interessati tramite il sito riservato sul portale www.universitaly.it; successivamente nella serata del 3 novembre 2014 il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha riunito parte della commissione nazionale incaricata, nell'estate 2014, di validare le domande del quiz, che ha vagliato i quesiti proposti ai candidati per l'area medica (29 ottobre 2014) e quella dei servizi clinici (31 ottobre 2014), stabilendo che, sia per l'una che per l'altra area, 28 domande su 30 erano comunque valide ai fini della selezione;
   il 6 novembre 2014 sono uscite le graduatorie, le quali hanno generato ulteriori polemiche: è stato segnalato da molti candidati che nel calcolo delle loro risposte positive e negative si è verificato una sorta di bug, nell'insieme del meccanismo di controllo. Ci si trova, quindi, davanti ad una concreta minaccia di ricorsi massicci dinanzi ai tribunali amministrativi regionali, sia per quel che riguarda la correttezza del complessivo procedimento, sia in relazione alla posizione che ciascuno studente occupa in graduatoria;
   negli scorsi anni i ricorsi, ai vari tribunali amministrativi regionali, dei candidati non ammessi hanno prodotto come risultato costante la riammissione nelle facoltà a numero chiuso di studenti precedentemente esclusi; la giurisprudenza dei tribunali amministrativi regionali ha realizzato, di fatto, una serie di sanatorie; nei casi di riammissione di studenti, tale giurisprudenza può incidere sulla funzionalità delle varie facoltà, andando a modificare il corretto rapporto docenti-studenti, ma non determina maggiori oneri di finanza pubblica;
   nel caso in questione i tribunali amministrativi regionali potrebbero riammettere in graduatoria degli specializzandi, vincolando il sistema a un esborso economico non previsto e, soprattutto, andando ad incidere sulla disponibilità di contratti di specializzazione per i candidati dei prossimi anni. Se in linea teorica fossero ammessi alla specializzazione tutti gli 11.600 candidati gli oneri assommerebbero a 281 milioni di euro a fronte di una copertura di 127 milioni;
   peraltro, dal confronto internazionale rispetto ad altri Paesi dell'Unione europea, si rileva che in Germania su 8.400 laureati in medicina ogni anno tutti accedono ai corsi di formazione; in Francia ci sono più posti nelle scuole di specializzazione che laureati in medicina; in Spagna e Portogallo solo il 10 per cento dei laureati non accede alla formazione post laurea; solo in Italia tale quota fino al decreto-legge n. 90 del 2014 superava il 40 per cento dei laureati, poi ridotta al 20 per cento; occorre considerare, tuttavia, che tale decreto-legge ha una portata limitata al solo 2015;
   nei prossimi tre anni più di 58.000 tra medici dipendenti del servizio sanitario nazionale, universitari e specialisti ambulatoriali andranno in pensione e, attualmente, il numero dei contratti di formazione specialistica previsti dall'attuale programmazione sarà di 42 mila unità; la recente riforma delle scuole di specializzazione, pur positiva, potrebbe risultare insufficiente a garantire la necessaria copertura dei posti lasciati vacanti –:
   quali iniziative di competenza intendano assumere per evitare che l'impatto delle decisioni dei tribunali amministrativi regionali generino rilevanti e non quantificati effetti di finanza pubblica e incidano sull'attività delle strutture sanitarie, in particolare gli ospedali, dove gli specializzandi svolgono un ruolo rilevante;
   se non ritengano di fissare un principio in base al quale gli accessi alla specializzazione medica siano commisurati ai bisogni reali di salute del territorio.
(2-00876) «De Girolamo, Binetti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istruzione medica

istruzione postuniversitaria

formazione professionale