ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00838

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 375 del 11/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: FABBRI MARILENA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
BOLOGNESI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
MONTRONI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
PAGANI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
LATTUCA ENZO PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
GALLI CARLO PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
BOLDRINI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
ANZALDI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
BERGONZI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
GANDOLFI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
IORI VANNA PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
RICHETTI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
PATRIARCA EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
PINI GIUDITTA PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
D'OTTAVIO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
ERMINI DAVID PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
CARBONE ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
BERSANI PIER LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
EPIFANI ETTORE GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
ZOGGIA DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
FONTANA CINZIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/02/2015
Stato iter:
20/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/02/2015
Resoconto FABBRI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 20/02/2015
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 20/02/2015
Resoconto ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/02/2015

SVOLTO IL 20/02/2015

CONCLUSO IL 20/02/2015

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00838
presentato da
FABBRI Marilena
testo presentato
Mercoledì 11 febbraio 2015
modificato
Venerdì 20 febbraio 2015, seduta n. 379

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
   il 5 e 6 febbraio 2015 l'intero territorio della regione Emilia-Romagna è stato funestato da eccezionali condizioni di maltempo che hanno provocato ingenti danni e numerosi disagi alle persone e alla circolazione di auto, treni ed aerei;
   stante la situazione di emergenza, la giunta regionale dell'Emilia-Romagna, nella giornata di lunedì 9 febbraio 2015, ha stanziato 5 milioni di euro per finanziare gli interventi urgenti necessari a far fronte alle emergenze prioritarie e ha comunicato che chiederà al Governo il riconoscimento dello stato di emergenza per le calamità naturali allo scopo di ricevere aiuti per far fronte ai rilevanti danni registrati in tutto il territorio regionale dall'appennino alla costa;
   lungo le aree costiere abitazioni civili, attività commerciali e strade sono state allagate dall'acqua del mare a seguito di violente mareggiate con onde alte fino a 4 metri e interi comprensori sono rimasti senza corrente elettrica, ospedali compresi. Sono state erose al contempo le barriere di protezione che avrebbero dovuto salvaguardare le attività balneari dalle mareggiate stesse;
   le violente mareggiate hanno determinato allagamenti di alcuni centri abitati balneari, tra cui Lido degli Estensi, Porto Garibaldi, Lido di Spina, Lido di Savio, Lido Adriano, Milano Marittima, Cesenatico, Gatteo Mare;
   nei comuni dell'entroterra della Romagna le criticità sono diffuse. Alla neve si sono aggiunti cento millimetri di pioggia in due giorni e raffiche di vento tra gli 80 e i 100 chilometri orari;
   le piene dei corsi d'acqua principali e della rete di bonifica nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini hanno provocato allagamenti diffusi interessando edifici ad uso civile e produttivo: allagamenti dovuti sia a rotture arginali, sia a tracimazioni a causa della difficoltà di deflusso delle acque d'acqua dolce in mare;
   tra le località maggiormente colpite si segnalano in via esemplificativa: San Giovanni in Marignano, Sant'Arcangelo (in provincia di Rimini), Villafranca, Villa Selva, Santa Maria Nuova, Ronco (in provincia di Forlì-Cesena) e Lugo, Bagnacavallo, Massa Lombarda, Rossetta, Mandriole, Sant'Alberto (in provincia di Ravenna), Cesena;
   nel cesenate, nel forlivese e nel bolognese si sono verificati numerosi dissesti idrogeologici, interessando in particolare i comuni di Roncofreddo, Bertinoro, Castrocaro, Mercato Saraceno, Civitella di Romagna e Sasso Marconi; a Piacenza e a Rimini il ciclone denominato «big snow», pur annunciato da giorni dai bollettini meteorologici, ha causato blackout, con decine di migliaia di persone al freddo costrette a lasciare le proprie case, interruzioni della circolazione, mareggiate, alluvioni e crolli;
   una grave interruzione della fornitura elettrica si è verificata, in tutte le province della regione (sia in appennino che in pianura), che a seguito dei danni segnalati a circa 300 linee dell'alta e media tensione ha coinvolto, secondo i dati di Enel, circa 200.000 utenze di media tensione (pari a 2,5 clienti ad utenza), circa 500.000 cittadini;
   è pesante il bilancio anche nel Modenese, dove la neve ha causato gravi danni, mandato in tilt i servizi e lasciato al buio e al freddo migliaia di famiglie in diversi comuni, mentre anche nel reggiano il blackout elettrico ha interessato 43 dei 45 comuni della provincia. In regione tra Bologna, Modena e Reggio Emilia sono almeno trenta i centri di accoglienza allestiti per accogliere le persone sole e le famiglie rimaste senza servizi essenziali;
   l'interruzione del servizio energetico, verificatasi già a partire dalle ore 3.00 del mattino di venerdì 6 febbraio 2015, ha determinato lo spegnimento delle centrali di riscaldamento e degli impianti di sollevamento delle acque della rete di bonifica con conseguente interruzione anche dell'erogazione dell'acqua. 70.000 sono state le utenze interessate dal distacco dell'energia elettrica nella sola provincia di Reggio Emilia, 12.000 nella città e provincia di Parma, con particolare riguardo ai comuni di Fidenza, Fornovo e Traversetolo;
   sette cabine di alta tensione di competenza Terna risulterebbero essere state danneggiate dalla neve e alla base dell'importante e prolungato blackout;
   sull'appennino bolognese, reggiano e modenese, i danni alla rete elettrica si è rivelata particolarmente difficile, considerato che a distanza di quattro giorni erano ancora 20.000 le famiglie senza energia elettrica, riscaldamento, acqua, collegamenti telefonici e internet, di cui 7500 nel solo bolognese e 500 nel comune di Valsamoggia;
   il maltempo ha determinato anche il blackout delle linee telefoniche fisse e mobili, solo in parte attribuibile alla mancanza di energia elettrica. La situazione di crisi ha iniziato a rientrare lentamente ben oltre le 12 ore previste dalla carta dei servizi di Enel;
   in regione, nella mattinata del 10 febbraio 2015, a distanza di cinque giorni dall'evento, erano ancora 2000 le utenze senza servizi;
   i sindaci colpiti dal blackout elettrico hanno denunciato con forza l'impossibilità di entrare in contatto con Enel nelle prime 24 ore dell'emergenza, al fine di segnalare i guasti registrati sul territorio, condividere gli interventi prioritari, avere informazioni circa la consistenza del danno e degli eventuali tempi di ripristino per meglio gestire il rapporto con i cittadini interessati dal disservizio e predisporre interventi di sostegno;
   i call center di Enel non hanno funzionato né verso le amministrazioni e i sindaci che hanno dovuto fronteggiare senza informazioni le numerose richieste e chiamate di famiglie, imprese ed attività commerciali, né direttamente verso i cittadini/utenti/consumatori che sono rimasti in attesa del ripristino del collegamento elettrico per diversi giorni pensando si trattasse di poche ore e senza potersi organizzare per ridurre i disagi e i danni per la propria famiglia o attività economica;
   il flusso informativo è in parte migliorato nel momento in cui le rispettive prefetture a capo dei centri di coordinamento soccorsi, nel frattempo attivati, sono riusciti a convocare ai tavoli tecnici prefettizi i gestori e le aziende di servizio pubblico (Enel, Hera, Telecom, Ires e altre);
   scarsa efficienza ed informazione all'utenza è stata segnalata da parte di amministrazioni e cittadini anche in riferimento all'azienda Hera per quanto riguarda la fornitura di acqua e gas;
   si segnala, inoltre, il forte disagio degli allevatori dell'appennino bolognese, modenese e reggiano che senza energia elettrica ed acqua si sono trovati impossibilitati ad abbeverare, accudire e mungere adeguatamente gli animali;
   l'intero territorio regionale ha subito danni enormi per quanto riguarda scuole, case, alberghi e stabilimenti balneari, imprese e pubblici esercizi, per non parlare del comparto agricolo messo, a durissima prova;
   la società Autostrade ha chiuso alcuni tratti autostradali in previsione dell'emergenza neve bloccando di fatto la circolazione e creando enormi disagi al traffico riversatosi al di fuori del percorso autostradale;
   il cosiddetto «Protocollo neve» prevede l'interdizione dell'accesso all'autostrada con un preavviso di 30/60 minuti e una semplice comunicazione ai sindaci a giudizio degli interpellanti tutela solo autostrade e scarica sulla viabilità locale la gestione dei mezzi pesanti in una situazione già critica per la pulizia delle strade anche per i comuni e senza un supporto aggiuntivo di controllo della polizia stradale;
   nello specifico, la società Autostrade ha iniziato ad annunciare il blocco del traffico pesante per disincentivare e precluderne l'accesso al tratto appenninico tosco-emiliano già agli accessi di Modena a partire dall'alba di giovedì 5 febbraio 2015, mettendo in grande difficoltà i comuni a ridosso del tratto appenninico, in particolare Casalecchio di Reno e Sasso Marconi;
   il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, proprio su questo aspetto ha chiesto una relazione dettagliata alla struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali;
   la regione Emilia-Romagna ha avviato la ricognizione dei disservizi e dei danni verificatisi sul territorio al fine di istruire l'annunciata richiesta di riconoscimento dello Stato di emergenza per calamità naturale –:
   se non si ritenga opportuno verificare la correttezza della chiusura anticipata dei tratti autostradali interessati dal maltempo da parte di società Autostrade e rivedere i termini del cosiddetto «protocollo neve» che consente a società Autostrade in via unilaterale di bloccare l'accesso ai mezzi pesanti, in caso di potenziale emergenza, nel tratto appenninico dell'A1, Bologna-Firenze;
   se non si ritenga di accertare, con la massima urgenza, le cause dell'interruzione prolungata dell'erogazione dell'energia elettrica e del servizio idrico da parte di Terna, Enel, Hera e Iren nonché dell'assenza di informazioni nelle prime 24 ore e successivamente le ragioni di quella che è apparsa la loro inadeguatezza sia verso i sindaci (responsabili della protezione civile sul territorio) che verso gli utenti/consumatori come richiederebbe, da un lato, un corretto rapporto con le istituzioni competenti sul territorio della protezione civile, e, dall'altro, una normale policy aziendale in considerazione degli enormi disagi che si stavano arrecando a famiglie e imprese;
   se non si intenda di conseguenza verificare l'esistenza, il rispetto e l'efficacia di un piano per la gestione delle emergenze da parte di Terna ed Enel quali gestori unici della distribuzione rispettivamente dell'energia di alta e media tensione e assumere iniziative per ridefinire le eventuali procedure di prevenzione ed intervento laddove si sono rivelate inadeguate, al fine di evitare che tali disservizi possano ripresentarsi nel Paese in caso di altre avversità atmosferiche o situazioni emergenziali;
   se non si intenda altresì accertare con la massima urgenza l'effettivo stato di manutenzione e il grado di efficienza strutturale della rete dell'alta e media tensione per la distribuzione dell'energia elettrica nella regione nonché il livello di tenuta del territorio nel quale sono ubicati i tralicci e i cavi, includendo, per quanto concerne in particolare le zone montane, la regolare manutenzione e cura anche delle alberature, ritenute tra le cause principali del blackout stesso.
(2-00838) «Fabbri, De Maria, Bolognesi, Lenzi, Montroni, Baruffi, Pagani, Incerti, Lattuca, Maestri, Carlo Galli, Paola Boldrini, Arlotti, Anzaldi, Bergonzi, Bratti, Marco Di Maio, Gandolfi, Ghizzoni, Iori, Marchi, Richetti, Romanini, Zampa, Benamati, Patriarca, Giuditta Pini, D'Ottavio, Ermini, Fiano, Carbone, Bersani, Epifani, Grassi, Mariani, Zoggia, Cinzia Maria Fontana, Damiano».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

distribuzione d'energia

energia elettrica

risorse idriche