ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00751

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 334 del 19/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 18/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/11/2014
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/11/2014
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/11/2014
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 18/11/2014
Stato iter:
05/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/12/2014
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 05/12/2014
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 05/12/2014
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

NUOVO PRIMO FIRMATARIO IL 03/12/2014

DISCUSSIONE IL 05/12/2014

SVOLTO IL 05/12/2014

CONCLUSO IL 05/12/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00751
presentato da
RICCIATTI Lara
testo presentato
Mercoledì 19 novembre 2014
modificato
Venerdì 5 dicembre 2014, seduta n. 346

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere – premesso che:
   in data 8 ottobre 2014 il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, trasmetteva alla Camera dei deputati il curriculum vitae del dottor Antonio Agostini che riportava, tra le diverse competenze ed esperienze, una laurea in giurisprudenza, l'abilitazione alla professione forense, il servizio come ufficiale dei carabinieri fino al 1992 e la successiva carriera alla Presidenza del Consiglio dei ministri (dal 1996 con qualifica e funzioni dirigenziali) «con esperienze in affari strategici e responsabilità operative, a livello nazionale e internazionale, nel campo della controproliferazione e controllo all’export di armamenti, beni e materiali strategici», nonché l'incarico, in posizione di fuori ruolo, di segretario generale e di segretario del consiglio di amministrazione dell'Agenzia spaziale italiana;
   nel corso della seduta del 28 ottobre 2014 delle Commissioni parlamentari riunite VIII e X (Ambiente, territorio e lavori pubblici e Attività produttive, commercio e turismo), il collega onorevole Filiberto Zaratti sollevava dubbi sulla compatibilità del profilo del dottor Antonio Agostini rispetto a quanto stabilito dall'articolo 6 del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 45, che al comma 5 prevede che «il Direttore è scelto tra persone di indiscussa moralità e indipendenza, di comprovata e documentata esperienza e professionalità ed elevata qualificazione e competenza nei settori della sicurezza nucleare, della radioprotezione, della tutela dell'ambiente e sulla valutazione di progetti complessi e di difesa contro gli eventi estremi naturali o incidentali (...)»;
   in data 4 novembre 2014 la testata Il Fatto Quotidiano ha pubblicato in esclusiva un rapporto redatto dagli ispettori del Ministero dell'economia e delle finanze a seguito di un'indagine interna svolta sull'operato del dottor Antonio Agostini, nel periodo di direzione espletato al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca dove emerge che l'odierno candidato all'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (Isin) sarebbe stato: «inadeguato a gestire programmi così complessi (...), con profili di illegittimità suscettibili di determinare una configurazione di danno erariale e circostanze penalmente rilevanti»;
   il rapporto degli ispettori del Ministero dell'economia e delle finanze, che oggi sarebbe – da quanto si apprende – all'attenzione della procura della Repubblica di Roma, della Corte dei conti e dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode, è stato elaborato nel corso di sei mesi di indagini a partire dal novembre 2011, su impulso dell'allora titolare del dicastero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministro pro tempore Profumo, per verificare le notizie su un presunto sistema deviato di assegnazione delle risorse comunitarie per la ricerca e lo sviluppo gestito dalla direzione generale che faceva capo allo stesso dottor Agostini; nello specifico, l'articolo riferisce di come la gestione di quei fondi per la ricerca «è stata connotata da “procedure opache”, “scarsi controlli”, “valutazioni inesistenti”, “conflitti d'interesse” che hanno permesso di attribuire centinaia di milioni di euro a chi non ne aveva i titoli: società sprovviste in partenza dei requisiti di ammissibilità, spesso sull'orlo del fallimento, anche grazie a sistemi di controllo affidati agli amici degli amici. Alcune società beneficiarie, conferma il rapporto, “non avevano neppure un'attività, una sede o personale”. Altre erano state bocciate in sede di valutazione finanziaria, molti progetti finanziati non avevano superato il controllo preliminare di valutazione tecnica»;
   diversi elementi che se fossero confermati metterebbero definitivamente in discussione la compatibilità del candidato all'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (Isin) non solo sotto il profilo della competenza, ma anche della «indiscussa moralità», richiesta espressamente dal decreto legislativo n. 4 del 2014 già citato; nell'articolo di stampa si legge, inoltre, che detto rapporto, «trasmesso fin dall'ottobre 2013 dal Ministro Carrozza alla Procura di Roma e poi alla Corte dei conti è stato ignorato dal Governo, deliberatamente o meno. Fatto sta che neppure il Ministro Stefania Giannini ha alzato un dito quando è balenata la nomina di Agostini, anche se aveva il dossier tra le mani e ancora in carico i programmi Pon 2007-2013 le cui attività si chiuderanno del tutto nel 2016. Circostanze che aprono ora interrogativi su chi davvero abbia fatto pressioni per quel nome, chi l'abbia protetto finora fino alla promozione all'incarico di segretario generale del Ministero dell'ambiente. E in ultimo alla proposta per la presidenza dell'Isin» –:
   se il Ministro interpellato non fosse a conoscenza del sopraddetto rapporto redatto dagli ispettori del Ministero dell'economia e delle finanze e trasmesso sin dall'ottobre 2013 al precedente responsabile del dicastero e quali chiarimenti intenda fornire in ordine a tale vicenda.
(2-00751) «Ricciatti, Scotto, Zaratti, Pellegrino, Pannarale».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

frode

ULAF

sicurezza nucleare