Legislatura: 17Seduta di annuncio: 324 del 04/11/2014
Primo firmatario: ROCCHI MARIA GRAZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CIVATI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 PASTORINO LUCA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 TULLO MARIO PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 BONACCORSI LORENZA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 CAROCCI MARA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 FANUCCI EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 D'OTTAVIO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 ROSTAN MICHELA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 DONATI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 DALLAI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 ERMINI DAVID PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 ALBINI TEA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 NARDI MARTINA MISTO-LIBERTA' E DIRITTI - SOCIALISTI EUROPEI (LED) 04/11/2014 ORFINI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 PINI GIUDITTA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 PARIS VALENTINA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 RAMPI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 GELLI FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 GIACOBBE ANNA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 FOSSATI FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2014 NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/11/2014 AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/11/2014 ROMANO ANDREA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 04/11/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 04/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 14/11/2014 Resoconto ROCCHI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 14/11/2014 Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 14/11/2014 Resoconto ROCCHI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 14/11/2014
SVOLTO IL 14/11/2014
CONCLUSO IL 14/11/2014
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
con la decisione dei vertici della multinazionale Trw, annunciata il 16 ottobre 2014, di chiudere lo stabilimento di Livorno, si allunga il drammatico elenco delle situazioni di crisi del settore automotive che ha duramente colpito l'area industriale livornese; la situazione si aggrava con la possibile perdita di occupazione per circa 500 persone occupate direttamente e nell'indotto Trw. L'azienda annuncia di voler chiudere lo stabilimento già il prossimo 31 dicembre 2014, quando scadranno i contratti di solidarietà ancora in corso;
nonostante la crisi del settore che, dal 2008, ha perso circa 1000 posti di lavoro (un quarto degli occupati nel settore) e che ha visto un massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali, nessuno, tra i dipendenti Trw, immaginava una decisione tanto drastica dei vertici aziendali, tanto più per lo stabilimento livornese che, a detta degli stessi dirigenti, rappresenta un modello in termini di produttività, efficienza e competitività;
le lavoratrici e i lavoratori della Trw e tutte le istituzioni non possono accettare che alla vigilia di una cessione aziendale alla multinazionale tedesca ZF, che determinerà nuovi assetti societari e, a distanza di pochi mesi da incontri in Confindustria con i vertici aziendali durante i quali si rassicuravano le organizzazioni sindacali circa il ruolo strategico dello stabilimento di Livorno, si determini un repentino e categorico annuncio di cessazione di attività. Gli argomenti addotti dai vertici e ascoltati in questi giorni non sembra impediscano che l'attività dello stabilimento possa protrarsi per almeno un anno, anno utile alla ricerca di intese e nuove possibilità;
quella della Trw non è solo l'apertura di una nuova crisi industriale che può riguardare più stabilimenti italiani, ma è un dramma per circa 500 famiglie che vivono in un tessuto economico e sociale già duramente colpito e che non potrà sopportare alcun ulteriore impoverimento produttivo ed occupazionale. Con un tasso medio di disoccupazione nettamente superiore alla media regionale, la città rischia di perdere la propria vocazione industriale e la possibilità di recuperare produttività di sistema e, quindi, rischia di privarsi di concrete possibilità di rilancio produttivo;
il segno della gravità della situazione è rappresentato dal fatto che la vertenza Trw non è che l'ultimo anello di altre e complesse vertenze come quelle Eni, Lucchini, Toscana Impianti, Cooplat, ex Delphi;
ai lavoratori della Trw e delle altre aziende in crisi occorre dare risposte prima di tutto impedendo ridimensionamenti o cessazioni di attività, perché ipotesi occupazionali alternative non esistono, perché la situazione attuale, se non governata in un'ottica di nuova strategia produttiva del territorio alimentata da risorse adeguate e da un ampio coinvolgimento di tutte le istituzioni, rischia di condurre alla perdita di altre imprese e di ogni attrattività per nuovi investimenti;
l'area livornese, ricca di professionalità, potenzialmente adatta ad essere uno snodo logistico di primaria importanza, oltre che idonea ad implementare produzioni tecnologicamente avanzate, non può permettere che si disperda un potenziale produttivo enorme. Non lo meritano le tanti lavoratrici e i tanti lavoratori livornesi, non lo merita la Toscana né l'intero Paese;
la regione Toscana, pienamente consapevole della grave situazione dell'area livornese, dichiara di avere richiesto al Governo il provvedimento straordinario che riconosce Livorno come area di crisi complessa, come già avvenuto per Piombino. Si riconosce, dunque, l'importanza di uno strumento che consenta di attivare risorse ed interventi nazionali utili ad implementare un piano di rilancio economico, alla cui elaborazione si impegnano le istituzioni territoriali;
il consiglio comunale di Livorno ha approvato unanimemente il 26 ottobre 2014 un atto d'indirizzo che, oltre a ribadire il pieno sostegno alla battaglia dei lavoratori della Trw e delle organizzazioni sindacali per scongiurarne la chiusura dello stabilimento di Livorno, impegna l'amministrazione a richiedere al Ministero dello sviluppo economico di accelerare il percorso di riconoscimento dello stato di crisi industriale complessa dell'area di Livorno e ad istituire un tavolo permanente per l'emergenza occupazionale di questo territorio per giungere al più presto ad un accordo di programma;
in data 20 ottobre 2014, alla presenza del viceministro dello sviluppo economico, Claudio De Vincenti, dell'assessore regionale alle attività produttive della regione Toscana, Gianfranco Simoncini, e del sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, si è svolto un incontro con i vertici della multinazionale Trw al termine del quale il Governo, la regione ed il comune hanno chiesto a Trw la disponibilità a mantenere ancora attivo lo stabilimento per tutto il 2015 allo scopo di consentire la ricerca di soluzioni alternative;
il 29 ottobre 2014, si è tenuto al Ministero dello sviluppo economico un nuovo incontro tra il viceministro dello sviluppo economico, l'assessore regionale alle attività produttive, il sindaco di Livorno, le organizzazioni sindacali e i vertici di Trw –:
alla luce delle relazioni intercorse tra il Ministero dello sviluppo economico, i vertici aziendali, le parti sociali e gli enti territoriali, quali siano le azioni che il Ministro interpellato intenda sostenere al fine di scongiurare la cessazione delle attività della Trw e quali interventi intenda avviare o favorire al fine di avviare un percorso di rilancio economico e produttivo dell'area livornese.
(2-00739) «Rocchi, Civati, Pastorino, Tullo, Mariani, Ghizzoni, Bossa, Bonaccorsi, Carocci, Fanucci, D'Ottavio, Rostan, Verini, Sani, Donati, Dallai, Braga, Ermini, Cenni, Albini, Nardi, Orfini, Giuditta Pini, Paris, Gribaudo, Rampi, Gelli, Rotta, Gnecchi, Giacobbe, Fossati, Nicchi, Airaudo, Andrea Romano».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):impresa in difficolta'
cessazione d'attivita'
soppressione di posti di lavoro