Legislatura: 17Seduta di annuncio: 291 del 16/09/2014
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 CASO VINCENZO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 CARIELLO FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 CURRO' TOMMASO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 PRODANI ARIS MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014 DI MAIO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15/09/2014 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 16/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 19/09/2014 Resoconto SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 19/09/2014 Resoconto BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) REPLICA 19/09/2014 Resoconto SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 19/09/2014
SVOLTO IL 19/09/2014
CONCLUSO IL 19/09/2014
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze per sapere – premesso che:
secondo l'Ocse, l'Italia nel 2014 registrerà una contrazione del prodotto interno lordo dello 0,4 per cento, dimostrando di essere in recessione e di ottenere il peggior risultato tra i Paesi del G7;
anche per il 2016 la stima dell'Ocse del prodotto interno lordo italiano è negativa, nonostante sia prevista nel 2015 una possibile timida ripresa dello 0,1 per cento (+1,1 per cento la precedente stima);
già i primi giorni del mese di agosto 2014 l'Istat aveva certificato il calo del prodotto interno lordo dello 0,2 per cento, dato peggiore da 14 anni a questa parte;
l'agenzia di rating Standard & Poor (S&P) ha confermato di recente la criticità della situazione economica del nostro Paese, tagliando le stime del prodotto interno lordo, portandole a zero dal precedente +0,5 per cento previsto a giugno 2014 e spiegando che i ritardi nella realizzazione delle riforme strutturali annunciate fino ad oggi dal Governo «hanno impedito una risalita della fiducia di imprese e investimenti»;
nel suo rapporto Standard & Poor parla dell’«incapacità» dell'Italia di uscire dalla recessione nel corso del 2014 e spiega di aver sovrastimato alcuni fattori nelle sue precedenti stime come, in particolare, le misure di stimolo annunciate nel mese di marzo 2014 dal Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, come gli 80 euro, che «non hanno avuto alcun effetto sui modelli di spesa»; infatti, da tali provvedimenti Standard & Poor stimava inizialmente un impatto positivo sulla crescita italiana pari allo 0,3 per cento del prodotto interno lordo, mentre ora dichiara che appare «più plausibile» soltanto uno 0,1 per cento;
per quanto riguarda l'eurozona, il prodotto interno lordo è stato rivisto al ribasso, sceso dall'1,2 allo 0,8 per cento dagli analisti dell'agenzia Standard & Poor che hanno individuato questi tre fattori alla base dei segnali di debolezza della zona dell'euro: «la crescita degli scambi mondiali abbastanza modesta; gli investimenti delle aziende che hanno mostrato solo piccoli segnali di ripresa; le sofferenze dell'Italia diventate più pronunciate»;
a causa di una politica di grandi annunci e pochi fatti, il nostro Paese sembra ormai versare, dunque, in una stagnazione economica che, di fatto, non solo rende l'Italia fanalino di coda del G7, ma anche una minaccia per l'eurozona stessa, come sottolineato da Standard & Poor –:
se il Governo sia consapevole della situazione in cui versa il nostro Paese, anche alla luce dei deludenti risultati delle politiche messe finora in atto, risultati che si potevano già toccare con mano nell'impoverimento crescente degli italiani e che sono stati tristemente confermati dagli analisti internazionali, e in che modo intenda giustificare le stime fatte precedentemente sulla crescita del prodotto interno lordo che appaiono palesemente errate e sulla base delle quali è stata costruita la politica economica di questo Governo;
con quali misure il Governo intenda intervenire in merito alla drammatica situazione in cui versa il nostro Paese, sia in sede nazionale, attuando le tanto annunciate riforme strutturali, che in sede europea, anche in considerazione del ruolo centrale che il semestre italiano di Presidenza dell'Unione europea conferisce al nostro Paese e che non sembra aver dato finora i risultati sperati.
(2-00676) «Sorial, Castelli, Caso, Brugnerotto, Cariello, Colonnese, Currò, D'Incà, Pesco, Ruocco, Cancelleri, Barbanti, Alberti, Pisano, Villarosa, Luigi Gallo, Brescia, Marzana, D'Uva, Di Benedetto, Vacca, Simone Valente, Battelli, Da Villa, Crippa, Prodani, Della Valle, Fantinati, Mucci, Vallascas, Luigi Di Maio».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):prodotto interno lordo
crescita economica
statistica economica