ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00675

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 291 del 16/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: GRANDE MARTA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2014
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 17/09/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI 15/09/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 16/09/2014
Stato iter:
19/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/09/2014
Resoconto BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 19/09/2014
Resoconto CALENDA CARLO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 19/09/2014
Resoconto GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 17/09/2014

DISCUSSIONE IL 19/09/2014

SVOLTO IL 19/09/2014

CONCLUSO IL 19/09/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00675
presentato da
GRANDE Marta
testo presentato
Martedì 16 settembre 2014
modificato
Venerdì 19 settembre 2014, seduta n. 294

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro degli affari esteri, il Ministro dell'economia e delle finanze e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
   in data 7 agosto 2014 il Governo della federazione russa ha approvato una risoluzione per implementare il presidential executive order n. 560 del 6 agosto 2014 sull'adozione di speciali misure economiche, per la quale viene bandita, per un anno, l'importazione di una serie di prodotti agricoli, materie prime e prodotti alimentari da quei Paesi che hanno imposto sanzioni economiche contro la popolazione e le compagnie russe a seguito della nota crisi ucraina. Tra questi compaiono, assieme a Canada, Australia, Stati Uniti d'America e Norvegia, anche i membri dell'Unione europea, inclusa chiaramente l'Italia;
   tra le merci bandite figurano: frutta, vegetali, carni, pesce, latte ed altri prodotti caseari;
   secondo il documento «Federazione Russa, analisi delle esportazioni italiane» dell'Italian trade agency, pubblicato nel febbraio 2014, il settore dei beni di consumo made in Italy, nello specifico il segmento agroalimentare e delle bevande, rappresenta, da solo, il 10 per cento del mercato italiano e, in particolare, le vendite di pasta nel 2013 avrebbero visto un incremento pari al 28,8 per cento, il caffè del 21,7 per cento, il latte e derivati del 45 per cento e l'olio d'oliva del 25,1 per cento rispetto al 2012;
   secondo un'indagine pubblicata da La Stampa il giorno 8 agosto 2014, anche alcune tra le aziende italiane di eccellenza verrebbero danneggiate dalle ritorsioni commerciali russe: tra tutti, il consorzio del parmigiano reggiano vedrebbe crollare i propri introiti, stando almeno ai dati relativi alle esportazioni nel 2013, in cui si sarebbe raggiunto un fatturato pari a 5,8 milioni di euro; lo stesso dicasi per l'Associazione industriali delle carni e dei salumi che stima, sempre secondo l'articolo sopra citato, danni fino a 55 milioni di euro;
   da un'analisi di Coldiretti effettuata su dati Istat, le vendite all'estero di pecorino e fiore sardo risulterebbero in aumento del 20 per cento nel primo quadrimestre del 2014, facendone i prodotti più esportati tra gli alimentari made in Italy. Secondo quanto riporta il quotidiano L'Unione Sarda, nel solo 2013, i quintali di formaggio inviati a Mosca sarebbero stati 1.700, per un valore di 1,5 milioni di euro. Il pecorino romano, invece, passato dal 2011 al 2013 da 4,8 a 8,2 euro al chilogrammo, superando per la prima volta la quotazione di 8 euro del parmigiano reggiano a 12 mesi di stagionatura (anch'esso, come noto, tra le più apprezzate eccellenze della gastronomia nostrana), potrebbe subire un calo negli acquisti futuri in Russia se, durante il periodo che interesserà il blocco, il consumo del sopradetto prodotto dovesse sostituirsi, nelle abitudini locali, con altri provenienti da Paesi differenti;
   secondo l'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, la decisione del Governo russo potrebbe addirittura determinare un calo del 25 per cento dell’export italiano in Russia e, sulla base dei ricavi relativi ai dati del 2013, i settori interessati potrebbero registrare un danno di circa 100 milioni di euro;
   secondo quanto riportato da un editoriale de Il Sole 24 Ore del 31 agosto 2014, la risposta del Cremlino alle nuove sanzioni concordate dall'Unione europea non tarderà a produrre i suoi effetti. Certo, le contromisure russe non andrebbero ad assumere i connotati di sanzioni ufficiali, ma potrebbero essere, almeno formalmente, semplici iniziative di carattere economico tese a colpire le partnership commerciali con l'Unione europea e l'Italia risulterà, dato l'enorme bagaglio di eccellenze che fino ad oggi le ha consentito di primeggiare sul difficile e fruttuoso mercato russo, tra i Paesi maggiormente danneggiati. A partire dal 1o settembre 2014, infatti, in accordo con le dichiarazioni del luglio 2014 di Medvedev, il Paese ha cessato di esportare pelli per il mercato europeo con conseguenti ripercussioni nell'industria conciaria italiana che si avvale di materie prime importate dall'estero;
   l'Unione europea ha varato delle contromisure – e ne sta valutando di ulteriori – atte a sostenere il mercato europeo agroalimentare e le stesse dovrebbero contribuire ad arginare le sicure perdite, quantomeno fino al mese di ottobre 2014;
   il tema proposto dal Governo per l'Expo 2015 riguarderà la nutrizione del pianeta, nella sottintesa volontà di contribuire a promuovere le eccellenze italiane nel mondo, esaltando la qualità dei prodotti alimentari italiani;
   tra le molte eccellenze, il mercato italiano può vantare un'insuperabile offerta alimentare e, tra le principali attività artigiane, spicca, in Europa e nel mondo, l'industria conciaria e, più in generale, il made in Italy è simbolo di qualità ed unicità nonché di tradizione e storia, e tale marchio rappresenta e deve continuare ad imporsi come una garanzia nel mondo tanto dal punto di vista alimentare che manifatturiero –:
   se e quali misure il Governo intenda adottare per tutelare e sostenere l'economia italiana alla luce delle pesanti contromisure che il Governo russo si appresta ad applicare in risposta alle sanzioni europee che, con ogni evidenza e più di ogni altro Paese dell'Unione – causa il crollo delle esportazioni – andranno a penalizzare l'Italia, colpendo gravemente settori strategici dell'economia nazionale quali l'abbigliamento, l'artigianato di lusso e svariate produzioni alimentari, specialmente in una fase economica – quella attuale – particolarmente deflattiva e a ridosso di un evento di portata internazionale quale il sopra citato Expo 2015.
(2-00675) «Grande, Manlio Di Stefano, Di Battista, Sibilia, Del Grosso, Spadoni, Scagliusi, Villarosa, Benedetti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

produzione nazionale

prodotto agricolo

denominazione di origine