ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00523

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 222 del 05/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: CAUSI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FERRO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
TIDEI MARIETTA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
ARGENTIN ILEANA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
MARRONI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
ORFINI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
DI STEFANO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
MAZZOLI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
BIANCHI STELLA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
COSCIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
BRAY MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
CHAOUKI KHALID PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
PETRINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
MARTINO PIERDOMENICO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
TARANTO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
GENTILONI SILVERI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
BONACCORSI LORENZA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
GUTGELD ITZHAK YORAM PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
FIORONI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
AGOSTINI ROBERTA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
STUMPO NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
MELILLI FABIO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
ZOGGIA DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
CAMPANA MICAELA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
FASSINA STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 22/04/2014
Stato iter:
08/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/05/2014
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 08/05/2014
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 08/05/2014
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/05/2014

SVOLTO IL 08/05/2014

CONCLUSO IL 08/05/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00523
presentato da
CAUSI Marco
testo presentato
Lunedì 5 maggio 2014
modificato
Giovedì 8 maggio 2014, seduta n. 225

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
   ai sensi dell'articolo 115, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, lo Stato adotta, d'intesa con la Conferenza unificata, il Piano sanitario nazionale, i piani di settore aventi rilievo ed applicazione nazionali e stabilisce il riparto delle relative risorse alle regioni, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;
   l'articolo 1, comma 34, delle legge 23 dicembre 1996, n. 662, prevede che – in sede di ripartizione del Fondo sanitario nazionale – il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe), su proposta del Ministro interpellato, d'intesa con la Conferenza Stato-regioni, stabilisce i pesi da attribuire a ciascuna regione in base ad una serie di criteri e può vincolarne alcune quote alla realizzazione di specifici obiettivi del Piano sanitario nazionale;
   secondo l'articolo 34-bis della legge 23 dicembre 1996, n. 662, per il perseguimento degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale indicati nel Piano sanitario nazionale, le regioni elaborano specifici progetti. Al fine di agevolarne l'attuazione, si provvede ad erogare, a titolo di acconto, il 70 per cento dell'importo complessivo annuo spettante a ciascuna regione, mentre l'erogazione del restante 30 per cento è subordinata all'approvazione da parte della Conferenza Stato-regioni, su proposta del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, dei progetti presentati dalle regioni, comprensivi di una relazione illustrativa dei risultati raggiunti nell'anno precedente. A decorrere dall'anno 2013, l'acconto del 70 per cento è erogato a seguito dell'intervenuta intesa, in sede di Conferenza Stato-regioni, sulla ripartizione delle predette quote vincolate;
   inoltre, secondo l'articolo 26, comma 1, del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68, sempre a decorrere dall'anno 2013 il fabbisogno sanitario nazionale standard è determinato, in coerenza con il quadro macroeconomico complessivo e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica e degli obblighi assunti dall'Italia in sede comunitaria, tramite intesa, coerentemente con il fabbisogno derivante dalla determinazione dei livelli essenziali di assistenza erogati in condizioni di efficienza ed appropriatezza. In sede di determinazione, sono distinte la quota destinata complessivamente alle regioni a statuto ordinario, comprensiva delle risorse per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale ai sensi dell'articolo 1, commi 34 e 34-bis, della legge n. 662 del 1996, e le quote destinate ad enti diversi dalle regioni;
   in attuazione dei predetti articoli, il Ministero della salute ha trasmesso alla Conferenza Stato-regioni la proposta di riparto delle disponibilità finanziarie per il Servizio sanitario nazionale nell'anno 2013 sulla quale, il 19 dicembre 2013, si è raggiunta l'intesa;
   il fabbisogno standard delle singole regioni a statuto ordinario, cumulativamente pari al livello di fabbisogno sanitario nazionale standard, è stato determinato utilizzando per tutte le regioni i valori di costo rilevati nelle cosiddette regioni di riferimento (quelle scelte per l'anno 2013 sono state Umbria, Emilia Romagna e Veneto);
   l'importo da ripartire è risultato pari a 104,082 miliardi di euro, inferiore di 1,249 miliardi di euro rispetto a quello del 2012 (105,331 miliardi di euro);
   sempre nell'anno 2013, ai fini del riparto tra le regioni, oltre all'impiego del meccanismo dei costi standard, è stato utilizzato il valore legale della popolazione residente nella determinazione del valore della popolazione pesata per classi di età con riferimento alle singole regioni. Il valore della popolazione legale utilizzato è quello risultante dalle operazioni del censimento dell'anno 2011;
   al 9 ottobre 2011, data di riferimento del 15o censimento generale della popolazione e delle abitazioni, la popolazione residente nella regione Lazio è risultata pari a 5.502.886, mentre la popolazione Istat pre-censimento al 1o gennaio 2011 era pari a 5.728,688 unità. Si è rilevata, pertanto, un'anomala e penalizzante riduzione della popolazione censita pari a 225.802 abitanti (il 3,94 per cento), posto che il valore della riduzione a livello nazionale della popolazione censita è stato, invece, pari all'1,97 per cento;
   l'utilizzo del dato della popolazione censuaria ha determinato la ridefinizione della quota di accesso al riparto del Fondo sanitario nazionale per la regione Lazio, dal 9,40 per cento dell'anno 2012 al 9,30 per cento dell'anno 2013. Su questa rideterminazione non influisce assolutamente il meccanismo dei costi standard, e questo è evidente dalla stessa proposta di riparto formulata dal Ministero della salute, nella quale è riportata la tabella della popolazione «pesata» per classi di età. Il peso relativo della popolazione pesata della regione Lazio (come per tutte le altre regioni) sul valore complessivo della popolazione «pesata» Italia è proprio pari a 9,30 per cento – stessa percentuale identificata successivamente nel provvedimento, all'interno delle tabelle di assegnazione, come quote di accesso al finanziamento. La riduzione di quest'ultima dipende pertanto esclusivamente dal dato di popolazione legale utilizzato (che a sua volta influisce sul dato di popolazione pesata);
   un valore assoluto così significativo di riduzione della popolazione – che può solo essere imputabile ad errori materiali nella compilazione del censimento – rischia di determinare un gravissimo pregiudizio in termini di erogazione di servizi nella regione Lazio posto che, la scelta di utilizzare il dato della popolazione post censimento 2011, ha sottratto 104 milioni di euro al territorio;
   se a questa cifra si aggiunge anche la riduzione del finanziamento determinata dalle minori risorse complessive stanziate per il Fondo sanitario nazionale nel 2013, la differenza della quota di accesso al riparto del Fondo sanitario nazionale rispetto al 2012 ammonta a 221 milioni di euro;
   anche in considerazione della situazione determinatasi a seguito dell'utilizzo della popolazione post censimento 2011, le disposizioni di cui all'articolo 1, comma 234, della legge di stabilità hanno innalzato dallo 0,25 allo 0,30 le quote premiali del finanziamento del Servizio sanitario nazionale e stabilito che esse fossero assegnate in via transitoria per gli anni 2012 e 2013 tenendo conto dei criteri di riequilibrio indicati dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome;
   nonostante l'accordo intervenuto in sede di Conferenza Stato-regioni abbia portato all'assegnazione di 99 milioni di euro alla regione Lazio, il livello complessivo del finanziamento risulta ancora gravemente insufficiente –:
   se il Ministro interpellato abbia contezza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda intraprendere per sanare l'inaccettabile pregiudizio arrecato ai cittadini della regione Lazio.
(2-00523) «Causi, Ferro, Tidei, Miccoli, Argentin, Marroni, Orfini, Marco Di Stefano, Mazzoli, Mariastella Bianchi, Coscia, Bray, Chaouki, Petrini, Pierdomenico Martino, Taranto, Morassut, Gentiloni Silveri, Bonaccorsi, Gutgeld, Fioroni, Roberta Agostini, Villecco Calipari, Stumpo, Carella, Piccoli Nardelli, Realacci, Lodolini, Melilli, Zoggia, Campana, Giachetti, Fassina».

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2008 0112

EUROVOC :

finanziamento pubblico

Lazio

servizio sanitario nazionale

amministrazione regionale