ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00486

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 202 del 01/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: BRUNETTA RENATO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 01/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 01/04/2014
Stato iter:
04/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE INTERPELLANTE 04/04/2014
Resoconto BRUNETTA RENATO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
ILLUSTRAZIONE 04/04/2014
Resoconto BRUNETTA RENATO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 04/04/2014
Resoconto ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 04/04/2014
Resoconto BRUNETTA RENATO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/04/2014

SVOLTO IL 04/04/2014

CONCLUSO IL 04/04/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00486
presentato da
BRUNETTA Renato
testo presentato
Martedì 1 aprile 2014
modificato
Venerdì 4 aprile 2014, seduta n. 205

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   con l'interpellanza urgente n. 2-00353, presentata dall'interpellante l'8 gennaio 2014, è stata messa in evidenza la necessità dell'attuazione della norma di cui all'articolo 2, comma 11, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, recante «Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni», (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, serie generale, 30 ottobre 2013, n. 255);
   la sopra detta disposizione ha integralmente sostituito, a decorrere dal 1o gennaio 2014, l'articolo 60, comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che, nella precedente formulazione, prevedeva che gli enti pubblici economici e le aziende che producono servizi di pubblica utilità, nonché gli enti e le aziende di cui all'articolo 70, comma 4, sono tenuti a comunicare alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica – e al Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, il costo annuo del personale comunque utilizzato, in conformità alle procedure definite dal Ministero dell'economia e delle finanze;
   l'intervento operato dal decreto-legge n. 101 del 2013 integra, in primo luogo, l'ambito soggettivo di riferimento del sopra detto articolo 60, estendendo la platea dei soggetti tenuti al rispetto dell'obbligo di comunicazione previsto anche alle società non quotate, partecipate direttamente o indirettamente, a qualunque titolo, dalle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, diverse da quelle emittenti strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati e dalle società dalle stesse controllate, e dalla società concessionaria del servizio pubblico generale radiotelevisivo;
   detto intervento opera, inoltre, sul contenuto informativo dell'obbligo stesso, in particolare per la società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, andando a specificare che il costo annuo del personale comunque utilizzato ed oggetto della comunicazione deve ritenersi riferito ai singoli rapporti di lavoro dipendente o autonomo; in virtù di tale disposizione, pertanto, anche la Rai, in quanto società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, è tenuta a comunicare alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica – e al Ministero dell'economia e delle finanze il costo annuo del personale comunque utilizzato, con riferimento ai singoli rapporti di lavoro dipendente o autonomo, in conformità a specifiche procedure definite d'intesa con i predetti dicasteri;
   in risposta all'interpellanza presentata, nel corso della seduta dell'assemblea della Camera dei deputati di venerdì 10 gennaio 2014, il senatore Giovanni Legnini, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri pro tempore, in relazione alla concreta attuazione della disposizione di cui al citato articolo 2, comma 11, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, ha fatto presente che «il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato ha già predisposto una prima bozza di documento di lavoro per la definizione delle procedure di acquisizione dei dati utili a soddisfare le necessità informative previste dalla norma che, peraltro, riguarda una pluralità di soggetti»;
   il Sottosegretario di Stato pro tempore Legnini ha poi dichiarato che «sulla base di tale bozza di documenti nella giornata del 9 gennaio 2014, è stata svolta la prima riunione di coordinamento tra rappresentanti del dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio con il quale è stato avviato il percorso attuativo della norma per verificare le modalità di rilevazione più idonee all'interno del suddetto sistema conoscitivo che, comunque, con riferimento alla Rai, in ordine alla quale la norma prescrive l'acquisizione di informazioni di maggior dettaglio (ovvero il costo annuo dei singoli rapporti di lavoro), richiederà una specifica modalità di trattazione»;
   in conclusione, il Sottosegretario di Stato pro tempore Legnini ha precisato che «la disciplina normativa che è stata puntualmente richiamata sarà attuata, come è doveroso fare, entro i tempi tecnici strettamente necessari e con le procedure che sono state richiamate»;
   l'interpellante, il 4 febbraio 2014, ha depositato un'ulteriore interpellanza, n. 2-
00400, relativa ai «tempi e modalità di attuazione della normativa in tema di trasparenza della RAI, con particolare riferimento alla comunicazione del costo annuo del personale utilizzato», con la quale sono stati chiesti aggiornamenti circa il percorso attuativo della medesima disposizione di cui al sopra citato decreto-legge n. 101 del 2013;
   in risposta all'interpellanza presentata, nel corso della seduta dell'Assemblea della Camera dei deputati di venerdì 13 febbraio 2014, Luigi Casero, Viceministro dell'economia e delle finanze pro tempore, ha rappresentato «l'impegno del Governo ad una rapida attuazione della nuova normativa», facendo altresì presente «che il Ministero dell'economia e delle finanze, congiuntamente al Dipartimento della funzione pubblica, in attuazione delle disposizioni sopra richiamate, ha provveduto a richiedere alla Rai la trasmissione dei dati previsti nei tempi più brevi consentiti, e comunque non oltre il 31 marzo 2014»;
   il Viceministro pro tempore Casero ha poi dichiarato che «considerato il vasto universo di riferimento, essendo i soli dipendenti dell'azienda circa 12 mila, si è convenuto con il Dipartimento della funzione pubblica di raccogliere informazioni con differente livello di dettaglio a seconda della tipologia del personale»;
   il Viceministro dell'economia e delle finanze pro tempore ha, inoltre, affermato che «per poter rispondere in modo dettagliato alla richiesta e permettere la pubblicazione di questi dati, il Ministero dell'economia e delle finanze ha ritenuto comunque opportuno richiedere ed acquisire l'avviso dell'Autorità garante della privacy e dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato su alcuni aspetti interpretativi della norma»;
   è appena il caso di sottolineare che sia il Garante per la protezione dei dati personali che l'Autorità garante della concorrenza e del mercato hanno già espresso nel 2010 un parere, in tema di total disclosure per i profili di competenza; il Garante per la protezione dei dati personali, fin dal parere del 30 giugno 2010, reso proprio alla Rai in ordine alla divulgazione dei dati relativi ai compensi erogati dalla medesima società, ha rammentato che «la normativa di protezione dei dati personali non può ritenersi ostativa alla pubblicazione, da parte della RAI, dei compensi erogati, sempre che risultino essere osservati i principi stabiliti dall'articolo 11 del codice e purché venga osservata la specifica modalità di divulgazione attraverso il sito web»;
   sullo stesso tema, anche l'Autorità garante della concorrenza e del mercato si è già pronunciata, per competenza, il 7 luglio 2010, trasmettendo, al Ministero dello sviluppo economico e alla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, una propria segnalazione in merito; l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha sottolineato le implicazioni di carattere concorrenziale, riconoscendo tuttavia l'esigenza di accountability del servizio pubblico radiotelevisivo e l'importanza di assicurare la trasparenza dei costi connessi alla gestione dei servizi pubblici, il cui finanziamento è a carico dei cittadini;
   in risposta all'interpellanza n. 2-00434 presentata dall'interpellante nella seduta dell'Assemblea della Camera dei deputati di venerdì 7 marzo 2014, l'onorevole Sesa Amici, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, ha dichiarato che «il Ministero dell'economia e delle finanze congiuntamente al Dipartimento della funzione pubblica hanno provveduto a richiedere alla RAI, entro il termine del 31 marzo 2014, il costo annuo del personale comunque utilizzato, in conformità alle procedure definite dal Ministero dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Dipartimento della funzione pubblica. Pertanto, non essendo ancora trascorso il periodo concesso alla RAI – 31 marzo 2014 – per la citata comunicazione e non essendo pervenuti i dati richiesti, attualmente non è possibile fornire notizie, né intervenire nei confronti della società medesima»;
   il Sottosegretario di Stato Amici ha altresì precisato che «il Ministero dell'economia, sentito il Dipartimento della funzione pubblica, ha provveduto a richiedere l'avviso dell'Autorità garante della privacy e dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato su alcuni aspetti interpretativi della norma»;
   l'Esecutivo ha assicurato infine «il massimo impegno per dare attuazione alla norma in questione nei tempi tecnici strettamente necessari»;
   il termine del 31 marzo, stabilito dall'Esecutivo e non da disposizioni di legge, è trascorso senza alcuna comunicazione da parte del Governo stesso in ordine al rispetto da parte della Rai dell'obbligo di trasmettere tutti gli opportuni dati inerenti il costo annuo del personale comunque utilizzato –:
   se il Governo non ritenga necessario comunicare, in via ufficiale, se la Rai, in quanto concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, abbia ottemperato agli obblighi di legge relativi ai principi di trasparenza previsti dal citato articolo 2, comma 11, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, recante «Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni»;
   quali misure urgenti di propria competenza intenda assumere il Governo, anche in caso di mancato rispetto da parte della Rai del citato termine del 31 marzo, scadenza ultima fissata dallo stesso Esecutivo, al fine di dare comunque piena attuazione alle disposizioni di legge in tema di trasparenza.
(2-00486) «Brunetta».

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