ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00463

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 192 del 18/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: MONCHIERO GIOVANNI
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 18/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RABINO MARIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 18/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 18/03/2014
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 19/03/2014
Stato iter:
21/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/03/2014
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 21/03/2014
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 21/03/2014
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/03/2014

SVOLTO IL 21/03/2014

CONCLUSO IL 21/03/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00463
presentato da
MONCHIERO Giovanni
testo presentato
Martedì 18 marzo 2014
modificato
Venerdì 21 marzo 2014, seduta n. 195

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro per gli affari regionali, per sapere – premesso che:
   in Piemonte, pur non essendo ancora la regione ufficialmente commissariata, dopo anni di «piani di rientro» non particolarmente risolutivi, l'amministrazione regionale, anche sulla base di precise indicazioni del Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministro della salute si è avvalsa dei tecnici di Agenas – l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali con il compito di elaborare strategie più efficaci per ottemperare alle direttive del piano di rientro;
   l'agenzia di rating Moody's ha comunicato, nell'ambito delle proprie valutazioni su 19 enti pubblici italiani, di aver portato da negativo a stabile l’outlook della regione Piemonte, ovvero la prospettiva di lungo termine sull'affidabilità dell'ente come debitore. «Il giudizio di Moody's tiene oggettivamente conto degli sforzi compiuti in questo ultimo anno dalla regione – commenta il vicepresidente e assessore regionale al bilancio, Gilberto Pichetto Fratto». Nello specifico, il giudizio Moody's fa riferimento alla copertura del disavanzo accumulato negli esercizi del passato e lo riconosce alla regione Piemonte, con riferimento soprattutto ai settori della sanità e dei trasporti;
   la sanità piemontese vive, tuttavia, da un paio d'anni in una condizione di commissariamento de facto, con politiche di austerità, nonostante i piani di rientro certifichino il rispetto di «quasi tutti» i parametri richiesti, ed è oggi impegnata nella revisione degli atti aziendale di asl e aziende ospedaliere, secondo le indicazioni dei tecnici romani;
   le proposte dei tecnici, anche se non tradotte in deliberazioni di giunta, rappresentano un'ipoteca per il futuro. È, dunque, opportuno esporre sin d'ora le perplessità che suscita la metodologia del «tavolo Massicci», così comunemente chiamato dal nome del dirigente del Ministero dell'economia e delle finanze che si occupa di sanità;
   in questi anni, sono stati attuati esclusivamente tagli lineari che le regioni hanno più o meno pedissequamente subito a seconda dell'efficienza dell'apparato e della saldezza politica delle giunte. Tuttavia, la politica di «spending review» in sanità non ha dato gli esiti promessi, perché la base di conoscenze tecniche su cui poggiava si è rilevata inadeguata;
   all'interno della pubblica amministrazione, la sanità rappresenta il settore più moderno e meglio gestito, l'unico nel quale il nostro Paese si collochi ai primi posti nelle valutazioni internazionali. Applicare alla sanità gli schemi culturali della burocrazia ministeriale si è rivelato devastante. Tagli di finanziamento accompagnati da blocchi reiterati dei contratti e delle assunzioni, il tutto applicato con la perversa logica «lineare» – l'unica che evidentemente, secondo gli interpellanti, la burocrazia sembra concepire – ha aggravato la crisi del Servizio sanitario nazionale che è giunto al limite del collasso;
   al fine di migliorare l'efficienza senza ridurre l'efficacia dei servizi resi ai cittadini sarebbe, a parere degli interpellanti, necessario rinnovare il patto con gli operatori del settore, chiamando tutti (medici, infermieri, tecnici e amministrativi) a condividere responsabilità gestionali nel momento in cui si adottano strumenti per riconoscere il contributo di competenze e di fatica da essi profuso –:
   se intendano fornire i chiarimenti necessari;
   entro quali limiti debbano operare gli interventi di funzionari dello Stato nella sanità piemontese, considerato che la regione Piemonte non è propriamente sottoposta a commissariamento in materia sanitaria e se tutto ciò possa costituire strumento positivo per il miglioramento delle condizioni in cui opera la sanità in Piemonte.
(2-00463) «Monchiero, Rabino».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Piemonte

sistema sanitario

contratto di lavoro

ente pubblico

amministrazione regionale

servizio sanitario