ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00458

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 192 del 18/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
PRODANI ARIS MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
ARTINI MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
BALDASSARRE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 18/03/2014
Stato iter:
21/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/03/2014
Resoconto VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 21/03/2014
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 21/03/2014
Resoconto VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/03/2014

SVOLTO IL 21/03/2014

CONCLUSO IL 21/03/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00458
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo presentato
Martedì 18 marzo 2014
modificato
Venerdì 21 marzo 2014, seduta n. 195

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   con le assemblee fissate nel mese di maggio 2014 dovranno essere rinnovati gli organi sociali di molte aziende direttamente e indirettamente partecipate dal Ministero dell'economia e delle finanze. Per effetto di ciò tale Ministero dovrà presentare le liste degli amministratori di propria competenza entro il 13 aprile 2014;
   fra le società i cui organi amministrativi e di controllo sono in scadenza, alcune (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa; Arcus; Istituto Luce – Cinecittà; Italia Lavoro; Sogin; Sose e Studiare Sviluppo) appaiono agli interpellanti perfettamente inutili e improduttive; le loro funzioni, in un processo di logica razionalizzazione delle competenze, ottimizzazione dei processi decisionali e contenimento delle spese, potrebbero essere attribuite a esistenti strutture ministeriali;
   le attenzioni e l'interesse della politica si appuntano maggiormente su quelle aziende, i cui business e bilanci si fondano spesso su tariffe interamente a carico dei cittadini utenti e consumatori, che rappresentano un pezzo importante dell'economia nazionale quali Eni, Enel, Terna, Poste Italiane e Gestore dei servizi energetici (quest'ultimo, in realtà, rinnova solo il collegio sindacale dopo che con un «blitz» di metà luglio 2012 il consiglio di amministrazione è stato ridotto a tre membri per consentire il raddoppio della carica al presidente-amministratore delegato, Nando Pasquali, già membro della segreteria dell'allora Ministro forzista delle attività produttive Antonio Marzano);
   debbono rinnovare il proprio consiglio di amministrazione anche aziende considerate «strategiche» come Finmeccanica e STMicroelettronics, nonché realtà come il Coni, la Consap, l'Enav e l'Istituto Poligrafico dello Stato, meno visibili ma a giudizio degli interpellanti veri e propri centri di potere e di interesse;
   sui media è quotidianamente e diffusamente descritto l'avvincente gioco di società denominato «carica alle poltrone», poltrone il cui numero è imprecisato - si sfida il Ministro interpellato a conoscerlo precisamente – a causa del proliferare perverso di controllate da parte delle società di Stato. A tal proposito, solo a titolo esemplificativo, si ricorda che Eni nomina a sua volta i vertici di Saipem, Versalis e Syndial; Enel quelli di Enel Green Power, Enel Distribuzione, Enel Produzione e un'altra mezza dozzina di partecipate; Terna quelli di Terna Rete Italia e Terna Plus; Finmeccanica quelli di Alenia Aeronautica, Thales Alenia Space, Telespazio, Selex Sistemi Integrati, AnsaldoBreda e Oto Melara; Poste Italiane quelli di Poste Energia, Poste Vita, Poste Assicurazione, Mistral Air e altri;
   si evidenzia che nel 2011 i due super manager che guidano Eni ed Enel hanno visto aumentare notevolmente i loro già elevatissimi stipendi. Paolo Scaroni nel 2013 ha ricevuto compensi per un totale di oltre 5,8 milioni di euro, il 30 per cento in più del 2010. Il suo collega Fulvio Conti, amministratore delegato dell'azienda elettrica, ha invece percepito 4,37 milioni di euro, con un balzo del 40 per cento circa rispetto a quanto, dedotte alcune voci di competenza dell'anno precedente, gli era stato accordato nel 2010;
   ciò conferma che nulla cambia visti i risultati aziendali e i numeri di bilancio a cui, almeno in teoria, dovrebbe essere legati i compensi di dirigenti e amministratori. L'Eni, nel 2011, ha chiuso un bilancio con utili in aumento. La crescita dei profitti però si è fermata al 9 per cento, quindi di gran lunga inferiore all'incremento in busta paga del numero uno Scaroni. All'Enel è andata ancora peggio. Il gruppo guidato da Conti si è messo alle spalle un esercizio non esattamente brillante, con profitti in calo del 5 per cento. Utili in calo, quindi, al contrario dei compensi dell'amministratore delegato Conti saliti del 40 per cento e di quelli del gruppo di dirigenti di vertice, pure questi in netto aumento;
   inoltre, è sotto gli occhi di tutti che Finmeccanica stia disperatamente cercando di vendere i propri gioielli per far quadrare i conti; Terna ha un cash flow elevato (derivante dalle tariffe di trasporto dell'energia elettrica probabilmente troppo alte) che non investe come dovrebbe in nuove infrastrutture e, per finire, Poste Italiane mette i propri fondi in Alitalia, di fatto assecondando alcune spinte politiche;
   nonostante queste performance non proprio esaltanti, nelle aziende pubbliche stazionano più o meno da un decennio gli stessi top manager (Scaroni all'Eni da nove anni, più tre passati all'Enel; Conti nove anni all'Enel; Sarmi dodici anni alle Poste; Cattaneo nove anni a Terna, più tre passati alla Rai). L'unica eccezione è rappresentata da Finmeccanica, dove gli attuali vertici, l'ex capo della polizia Gianni De Gennaro e Alessandro Pansa, sono stati nominati nel 2013 ma solo perché hanno preso il posto di Guarguaglini e Orsi, entrambi finiti, insieme ad altri dirigenti del gruppo di Piazza Monte Grappa, nel mirino della magistratura;
   alcuni degli attuali manager pubblici sono stati o sono oggetto di procedimenti penali. È il caso dell'amministratore delegato del «cane a sei zampe», Scaroni, che ha alle spalle un patteggiamento per tangenti versate al partito socialista italiano all'epoca di Tangentopoli. Scaroni attualmente è indagato per corruzione internazionale in relazione a presunte tangenti pagate a esponenti governativi algerini ed è imputato per disastro ambientale, insieme a Fulvio Conti, amministratore delegato dell'Enel, per l'inquinamento incontrollato prodotto dalla centrale elettrica di Porto Tolle. È il caso dell'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato imputato per il disastro ferroviario accaduto a Viareggio;
   nell'ambito dell'inchiesta così detta P4, condotta dalla procura della Repubblica di Napoli che ha visto coinvolto il faccendiere Luigi Bisignani, sono emerse inquietanti relazioni fra lo stesso Bisignani e gli attuali vertici di molte aziende pubbliche (Masi di Consip, Mazzei del Poligrafico dello Stato, Moretti delle Ferrovie dello Stato e l'onnipresente Scaroni che, dalle numerosissime intercettazioni pubblicate dai media, sembra si consigliasse spessissimo al telefono con «l'uomo che sussurra – e non solo – ai potenti»). In realtà, la rete di relazioni all'interno delle aziende pubbliche del Bisignani, sempre da quanto emerso dalle indiscrezioni giornalistiche all'epoca della citata inchiesta, appare avviluppare anche molti altri dirigenti pubblici;
   il 24 giugno 2013 è stata emanata la direttiva n. 14656 del Ministro dell'economia e delle finanze che, nella versione finale, in ordine all'adozione di criteri e modalità per la nomina degli organi di amministrazione delle società controllate dal Ministero, rafforza i requisiti di onorabilità e di professionalità richiesti agli amministratori e individua le tappe di un processo trasparente e oggettivo di valutazione di tali requisiti, preliminare alla designazione dei candidati da parte del Ministro interpellato, nell'ambito delle sue funzioni di indirizzo politico-amministrativo;
   tale direttiva non contempla un limite ai mandati e all'età degli amministratori e non impedisce ad avviso degli interpellanti alla folta schiera dei politici non rieletti di aspirare a un posto di primo piano. Inoltre, la parte della direttiva dove si parla dell'ineleggibilità legata a fatti giudiziari appare agli interpellanti così elastica da non poter creare preoccupazioni in quei manager come, ad esempio, Scaroni e tanti altri;
   sempre il 24 giugno 2013 il Ministro dell'economia e delle finanze pro tempore Saccomanni con decreto ha istituito il comitato di garanzia per le nomine (presidente Cesare Mirabelli e membri Vincenzo Desario e Maria Teresa Salvemini);
   a tale comitato risultano pervenuti nei mesi scorsi, da parte delle incaricate società di head hunter Spencer Stuart e Korn Ferry i curriculum vitae dei potenziali candidati all'assunzione dei ruoli di presidente, amministratore delegato e consigliere di amministrazione delle società controllate dallo Stato;
   la ventata «innovatrice» che attraversa la politica italiana lascia sperare che qualche boiardo possa finalmente essere lasciato a godere della meritata pensione;
   è opportuno che il Parlamento venga informato delle decisioni assunte dal Governo in materia di nomine pubbliche prima che le stesse vengano rese note attraverso la pubblicazione delle liste sui giornali –:
   se sia intenzione del Governo assumere ogni utile iniziativa, anche normativa, al fine di:
    a) sospendere le nomine in quelle società definite in premessa inutili e improduttive e le cui funzioni, in un processo di logica razionalizzazione delle competenze, ottimizzazione dei processi decisionali e contenimento delle spese, potrebbero essere attribuite a esistenti strutture ministeriali;
    b) fornire chiarimenti sullo stato di avanzamento della selezione dei manager pubblici e anticipare al Parlamento le decisioni assunte dal Governo in materia di nomine pubbliche;
    c) applicare strettamente i criteri, soprattutto quelli di onorabilità, di competenza e di professionalità, previsti dalla direttiva 24 giugno 2013 per la scelta dei manager pubblici, prevederne ulteriori, come il limite ai mandati e l'età degli amministratori, e impedire alla folta schiera di politici non rieletti di essere nominati nelle società pubbliche.
(2-00458) «Vallascas, Da Villa, Crippa, Prodani, Della Valle, Fantinati, Mucci, Petraroli, Agostinelli, Artini, Baldassarre, Basilio, Bechis, Benedetti, Massimiliano Bernini, Paolo Bernini, Nicola Bianchi, Bonafede, Businarolo, Chimienti, Ciprini, Colletti, Cominardi, Corda, De Lorenzis, Del Grosso, Dell'Orco, Di Battista, Manlio Di Stefano, Ferraresi, Frusone, Gagnarli, Gallinella, Grande, Cristian Iannuzzi, L'Abbate, Liuzzi, Lupo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

nomina del personale

impresa pubblica

struttura istituzionale