ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00394

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 166 del 04/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: PER L'ITALIA
Data firma: 04/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELLAI LORENZO PER L'ITALIA 04/02/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 04/02/2014
Stato iter:
13/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/02/2014
Resoconto BINETTI PAOLA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 13/02/2014
Resoconto ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 13/02/2014
Resoconto BINETTI PAOLA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/02/2014

SVOLTO IL 13/02/2014

CONCLUSO IL 13/02/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00394
presentato da
BINETTI Paola
testo presentato
Martedì 4 febbraio 2014
modificato
Giovedì 13 febbraio 2014, seduta n. 173

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere – premesso che:
   il settore scientifico disciplinare Med/02 (storia della medicina) va assumendo una crescente rilevanza nella ricerca e nella didattica dei corsi di studio della facoltà di medicina e chirurgia, sia per gli studenti di medicina che per quelli delle professioni sanitarie, proprio per alcune sue prerogative culturali, che costituiscono l'interfaccia umanistica della facoltà. Vi si trasmettono, infatti, conoscenze e competenze nell'area di bioetica, di pedagogica medica, di paleopatologia museologia medica, di epistemologia medica e di storia della sanità e della medicina veterinaria;
   nonostante tutto ciò, il settore Med/02 dispone attualmente di soli 7 professori di prima fascia, destinati nel prossimo triennio a ridursi a 3, per l'imminente pensionamento di 4 di essi e per questo nelle recenti abilitazioni scientifiche nazionali 2012 è stato incluso nel raggruppamento 06/A2 (patologia generale e patologia clinica);
   la circolare del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca dell'11 gennaio 2012, n. 754, aveva inteso accogliere le domande anche di coloro che non superavano le mediane, senza per altro annullare il valore degli indicatori bibliometrici quale criterio oggettivo di selezione;
   visti i recenti risultati delle abilitazioni scientifiche nazionali 2012 in relazione allo 06/A2 per storia della medicina, pubblicati l'8 gennaio 2014, e in considerazione di quanto sopra detto, occorre far presente che la legge n. 240 del 2010, all'articolo 16, comma 1, recita: «L'abilitazione attesta la qualificazione scientifica che costituisce requisito necessario per l'accesso alla prima e alla seconda fascia dei professori» e sottolinea, al comma 3, la necessità di una valutazione oggettiva dei titoli e delle pubblicazioni, l'istituzione di una unica commissione per entrambe le abilitazioni di professore ordinario e associato, la trasparenza dei giudizi dei commissari allegati agli atti della procedura e la possibilità che la commissione possa acquisire pareri scritti pro veritate sull'attività scientifica dei candidati da parte di esperti, soprattutto quando in un determinato settore vengono salutati anche candidati che fanno parte di specifici «sottosettori»;
   è quanto accaduto per i candidati che concorrevano per il settore Med 02, storia della medicina, nell'ambito del settore di patologia generale ematologia clinica 06/A2, sia per la prima che per la seconda fascia; i candidati della I fascia hanno avuto due pareri pro veritate, mentre i candidati alla II fascia hanno ottenuto un solo parere pro veritate; vi sono casi in cui il candidato, pur avendo ricevuto un parere pro veritate negativo, è risultato comunque idoneo all'abilitazione;
   sorprende che gli esperti pro veritate, chiamati a valutare ventuno candidati alla I fascia, abbiano ritenuto di esprimersi negativamente su tutti; in alcuni dei giudizi espressi si dichiara, inoltre, di conformarsi a criteri illustrati in un documento non verbalizzato, «appositamente prodotto e inviato alla Commissione», i cui criteri adottati in solitaria autonomia, senza il confronto con gli altri professori ordinari di Med/02, potrebbe riflettere un'evidente soggettività;
   i pareri pro veritate hanno dato agli altri commissari delle letture che agli interpellanti appaiono parziali ed arbitrarie delle attività svolte dai candidati, che hanno, di fatto, indotto alla formulazione di giudizi negativi; la lettura di questi pareri mostra ad avviso degli interpellanti come gli estensori abbiano espresso giudizi caratterizzati da spiccata soggettività; 9 candidati avevano, infatti, superato le mediane come da regolamento; 6 candidati avevano tre «semafori verdi» sugli altri parametri in questione e altri tre candidati ne avevano 2/3;
   lo stesso dicasi per i 30 candidati della II fascia: molti dei quali non ritenuti idonei pur avendo i requisiti previsti; ad esempio 3 candidati della II fascia sono stati giudicati non idonei pur superando le mediane e avendo un solido background scientifico alle spalle; degli 11 abilitati, 4 erano stati giudicati negativamente dall'unico parere pro veritate;
   a quanto consta agli interpellanti il 29 settembre 2013 Giuseppe Armocida, decano degli ordinari di storia della medicina (settore scientifico-disciplinare Med/02) e presidente della Società italiana di storia della medicina, prevedendo cosa di fatto si è puntualmente verificato, avrebbe segnalato come la pubblicazione delle mediane dei settori bibliometrici, in ordine alle procedure di abilitazione scientifica nazionale, creasse difficoltà all'interno del settore scientifico-disciplinare Med/02; la principale perplessità era relativa al fatto che molti di loro si trovavano ai margini o al di sotto delle mediane, perché il settore scientifico-disciplinare Med/02 ha una differenziazione interna di indirizzi di ricerca e la maggioranza di loro ha un'identità di impianto umanistico (storia della medicina, bioetica, pedagogia medica) e solo uno ha impianto laboratoristico (paleopatologia). La complessità di questo «piccolo» settore scientifico disciplinare riflette anche percorsi formativi differenziati da parte dei candidati, alcuni dei quali sono laureati in medicina, altri in scienze biologiche, altri ancora in filosofia o lettere. Solo una parte della produzione del settore scientifico-disciplinare, soprattutto la paleopatologia, può essere giudicata in perfetta aderenza ai criteri «bibliometrici». La maggioranza dei professori e ricercatori è invece evidentemente espressione di indirizzi culturali che hanno una produzione non «bibliometrica», avendo pubblicato i loro lavori secondo le linee che segnano il prestigio della storia della medicina, i cui prodotti non sono «bibliometricamente» censibili secondo i criteri dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur). Si delineava, quindi, una situazione paradossale per la quale diversi docenti – pienamente apprezzati nella valutazione tra pari – risultano inferiori nel calcolo della mediana di riferimento, non perché siano in carenza di produzione scientifica, ma in quanto non hanno pubblicato su riviste «calcolabili bibliometricamente». E ciò mette in discussione l'autorevolezza delle mediane per questo specifico settore scientifico disciplinare. Per questo si chiedeva che la procedura di valutazione ammettesse tutta la pubblicistica di qualità, compresa quella che per sua natura non può essere «bibliometrica» (libri, capitoli di libro, riviste storico-umanistiche), in quanto espressione di qualità nazionale e internazionale riconosciuta;

   il Consiglio universitario nazionale, nella proposta inviata al Ministro il 9 giugno 2011, aveva riconosciuto una specificità (parte dei docenti del settore scientifico-disciplinare Med/02 – storia della medicina hanno attività pubblicistica assimilabile ai settori scientifico-disciplinari dell'area umanistica con pubblicazioni prevalentemente in italiano su rivista validate dalle società scientifiche) che non può essere ignorata. Escluderla, di fatto, ha esposto, a giudizio degli interpellanti, ad errori di giudizio, penalizzando parte dei concorrenti, svilendo la componente fondamentale della disciplina ed orientando la ricerca futura solo verso una produzione «bibliometrica», con un impoverimento del settore e con la spinta di qualche docente verso altri settori scientifico-disciplinari –:
   se non ritenga opportuna una revisione complessiva delle valutazioni di abilitazione scientifica nazionale 06/A2 – prima e seconda fascia settore scientifico-disciplinare Med/02 – storia della medicina, valorizzando maggiormente la produzione non bibliometrica dei candidati e una rivalutazione dei pareri pro veritate, che riflettono una visione pesantemente negativa del settore.
(2-00394) «Binetti, Dellai».

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