ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00311

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 121 del 19/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: MIGLIORE GENNARO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 19/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2013
PILOZZI NAZZARENO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2013
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2013
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER L'INTEGRAZIONE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER L'INTEGRAZIONE delegato in data 19/11/2013
Stato iter:
21/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/11/2013
Resoconto COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 21/11/2013
Resoconto KYENGE CECILE MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (MINISTERO PER L'INTEGRAZIONE)
 
REPLICA 21/11/2013
Resoconto COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/11/2013

SVOLTO IL 21/11/2013

CONCLUSO IL 21/11/2013

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00311
presentato da
MIGLIORE Gennaro
testo presentato
Martedì 19 novembre 2013
modificato
Giovedì 21 novembre 2013, seduta n. 123

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per l'integrazione, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
   è di questi giorni la denuncia di don Mussie Zerai, il sacerdote eritreo presidente e fondatore dell'agenzia umanitaria Habesshia per la cooperazione allo sviluppo, che dalle pagine de Il Secolo XIX e da quelle del sito della sua associazione ha richiamato l'attenzione sul fatto che circa dieci giorni dopo la morte dei 365 migranti nella tragedia di Lampedusa, non appena l'attenzione mediatica iniziava a calare, Zemede Tekle, il diplomatico che a Roma rappresenta il Governo eritreo, ovvero il regime dittatoriale di Isaias Afewerki, si sarebbe recato a Lampedusa per portare, in via ufficiale, il sostegno e la solidarietà ai sopravvissuti, ma in realtà con ben altri intenti;
   al suo seguito si sarebbe presentata Aster Tesfamariam, quale responsabile della comunità eritrea in Europa, nota invece per essere una collaboratrice dell'ambasciatore, nonché Tedros Goytom, responsabile giovanile del partito al potere;
   come anche riportato dal giornalista Corrado Giustiniani nelle pagine del suo blog su l'Espresso, sembrerebbe che l'ambasciatore e i suoi accompagnatori/collaboratori, dietro l'apparente testimonianza di solidarietà, abbiano, invece, cercato di raccogliere e schedare i nomi dei sopravvissuti e avrebbero cercato di sapere dagli stessi i nomi dei defunti per comunicarli al regime di Isaias Afewerki;
   in Eritrea, come noto, vige un regime politico che limita ogni libertà, totalitario, sanguinario, che avrebbe fatto guadagnare al Paese il non raccomandabile titolo di «Nord Corea africana»;
   i sopravvissuti alla drammatica vicenda di Lampedusa, esasperati dal regime sanguinario di Afewerki, tanto da aver affrontato un viaggio verso l'ignoto proprio per sfuggire allo stesso, e ancora traumatizzati per la tragedia di inizio ottobre 2013, nella quale hanno perso fratelli, sorelle, figlie e genitori, hanno comprensibilmente rifiutato qualsiasi incontro con il diplomatico;
   mentre l'ambasciatore di Asmara, Tekle, girava indisturbato con il suo gruppo per Lampedusa a schedare i sopravvissuti, la Ministra Kyenge avrebbe ricevuto, forse per un errore, in buona fede, i rappresentanti della comunità eritrea capeggiati dal signor Deres Araya, residente da molti anni in Italia, che proprio don Mussie Zerai descrive quale «il vero sostenitore e finanziatore del regime eritreo che è il più sanguinario e totalitario dell'Africa dei nostri tempi» –:
   di quali informazioni dispongano i Ministri interpellati sui fatti riferiti in premessa;
   se si intendano adottare misure e, in caso affermativo, di quale genere e in quali tempi, per verificare se l'ambasciatore Tekle e il suo seguito abbiano schedato i fuggitivi eritrei, che, in quanto richiedenti asilo politico in Europa, non possono che essere visti dal regime di Afewerki come ribelli, con tutte le intuibili conseguenze circa l'incolumità dei familiari rimasti nel territorio eritreo.
(2-00311) «Migliore, Costantino, Pilozzi, Fratoianni, Palazzotto».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Eritrea

dittatura

aiuto allo sviluppo

asilo politico

regime politico