Legislatura: 17Seduta di annuncio: 97 del 15/10/2013
Primo firmatario: ZANIN GIORGIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 FERRARI ALAN PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 VENITTELLI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 ZACCAGNINI ADRIANO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 15/10/2013 ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 BARGERO CRISTINA PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 ZAPPULLA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 SENALDI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 NICOLETTI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 LABRIOLA VINCENZA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 15/10/2013 VENTRICELLI LILIANA PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 PINI GIUDITTA PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 MARTELLI GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 MARZANO MICHELA PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 MATTIELLO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 SIMONI ELISA PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 VACCARO GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 15/10/2013 TARANTO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 FURNARI ALESSANDRO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 15/10/2013 VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 BAZOLI ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 PREZIOSI ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 PATRIARCA EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 BRANDOLIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 DALLAI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013 FANUCCI EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 15/10/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 15/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 15/11/2013 Resoconto ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 15/11/2013 Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI) REPLICA 15/11/2013 Resoconto ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 15/11/2013
SVOLTO IL 15/11/2013
CONCLUSO IL 15/11/2013
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, per sapere – premesso che:
da sabato 15 giugno 2013, a Vivaro (Pordenone), sono stati coltivati seimila metri quadrati con mais transgenico MON810, comportando contaminazione nelle produzioni convenzionali-biologiche limitrofe;
il Governo, in seguito all'impegno sorto dall'approvazione in Parlamento di una risoluzione e di una mozione sull'avvenuta semina del mais geneticamente modificato e alle sollecitazioni provenienti sia dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome che dalla società civile, ha adottato, l'11 luglio 2013, un decreto interministeriale che ha coinvolto tre Ministeri fondamentali: il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero della salute;
nel decreto, entrato in vigore l'11 agosto 2013, si prevede che «la coltivazione di varietà di mais MON810, provenienti da sementi geneticamente modificate è vietata nel territorio nazionale, fino all'adozione di misure comunitarie di cui all'articolo 54, comma 3 del regolamento (CE) 178/2002 del 28 gennaio 2002 e comunque non oltre diciotto mesi dalla data del presente provvedimento»;
il decreto risulta inattuato poiché i campi in cui sono avvenute le semine di mais MON810 non sono stati bonificati, né sono state messe in sicurezza le coltivazioni convenzionali/biologiche limitrofe, determinando così un grave rischio per la tutela della biodiversità della zona;
durante la riunione della task force per un'Italia libera da OGM, tenutasi a Pordenone il 4 ottobre 2013, i rappresentanti del Corpo forestale regionale, che sta effettuando tutte le azioni di controllo e monitoraggio sui luoghi in questione, hanno affermato che potrebbe essere in atto una presunta contaminazione dei campi limitrofi a quelli seminati con mais geneticamente modificato e che, a causa della previsioni contenute nel decreto, non hanno nessun potere per mettere in atto alcuna azione che possa bloccare tale processo;
la regione Friuli Venezia Giulia, secondo quanto spiegato dal vicepresidente Bolzonello (con delega per le attività produttive, il commercio, la cooperazione e l'agricoltura), rilevando la sostanziale impossibilità di applicare il decreto interministeriale, in quanto risulta mancante il sistema sanzionatorio che comporta carenza di potere, il 23 settembre 2013 ha ritenuto opportuno emettere un'ordinanza di raccolta del mais MON810 molto stringente, che permette, in caso di violazione delle prescrizioni, di agire ex articolo 650 cp;
la mancanza del sistema sanzionatorio del decreto interministeriale in questione è stata confermata dallo stesso Ministro interpellato che, davanti alla Commissione agricoltura durante la seduta del 9 ottobre 2013 in risposta ad un question time, ha affermato: «L'incompletezza del quadro giuridico, dovuta all'assoluta novità della situazione di fatto non ancora disciplinata in modo sistematico, è una lacuna con riflessi operativi che rende necessario un ulteriore intervento normativo in materia di sanzioni per violazione di disposizioni di carattere ambientale»; e poi ancora: «Sul territorio del Friuli Venezia Giulia stanno, dunque, proseguendo tutte le azioni di controllo volte ad accertare se dalla coltivazione del mais in questione possano prodursi danni all'ambiente, ma resta da affrontare la questione di rafforzare il divieto introdotto dal decreto interministeriale del 12 luglio scorso con la previsione di uno specifico sistema sanzionatorio. A tal fine, si condivide la necessità di un nuovo intervento normativo in materia di sanzioni per violazione delle disposizioni di carattere ambientale e in tal senso è rivolta l'attività dell'Amministrazione»;
nella medesima seduta, il Ministro interpellato ha constatato la necessità di promuovere una modifica della direttiva 2001/18/CE al fine ampliare l'autonomia degli Stati membri nel vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati sul proprio territorio –:
preso atto che la modifica della direttiva 2001/18/CE in primis e l'attuazione della medesima sul territorio italiano potrebbero richiedere tempi assai lunghi, determinando così il prolungamento della lacuna normativa fino al periodo di semina della prossima primavera, con quali tempi e modalità si intenda promuovere un'iniziativa normativa in materia di sanzioni per violazione di disposizioni di carattere ambientale, affinché il divieto di coltivazione di organismi geneticamente modificati sia effettivo nel breve termine;
data l'incertezza delle regioni di fronte all'attuale quadro normativo, come dimostrato dalla mancata attuazione del decreto da parte della regione Friuli Venezia Giulia, se le regioni e gli enti locali, al fine di attuare almeno la messa in sicurezza delle coltivazioni convenzionali/biologiche in caso di accertato danno ambientale da coltivazione di organismi geneticamente modificati, abbiano il potere di applicare le sanzioni previste dagli articoli 35 e 36 del decreto legislativo n. 224 del 2003 e la bonifica, il ripristino ambientale e il risarcimento ai sensi del codice dell'ambiente (decreto legislativo n. 152 del 2006), come affermato dal Ministro interpellato nella lettera inviata alla presidente della regione Friuli Venezia Giulia Serracchiani il 9 ottobre 2013;
a seguito del parere poco confortante dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare, in cui si afferma la mancata evidenza di rischi per la salute umana o animale e per l'ambiente che legittimi la richiesta di misure di emergenza dell'Italia ex articolo 34 del regolamento (CE) n. 1829 del 2003, quali misure il Governo abbia intenzione di mettere in campo per evitare che nel nostro Paese, attraverso il precedente che si sta formando in Friuli Venezia Giulia, venga introdotta in larga scala la coltivazione di organismi geneticamente modificati a discapito della vastissima biodiversità territoriale.
(2-00254) «Zanin, Cenni, Braga, Mariani, Bratti, Cova, Terrosi, Ferrari, Venittelli, Zaccagnini, Zardini, Bargero, Zappulla, Senaldi, Nicoletti, Labriola, Ventricelli, Sbrollini, Giuditta Pini, Martelli, Marzano, Mattiello, Simoni, Vaccaro, Pastorelli, Taranto, Furnari, Valiante, Bazoli, Preziosi, Patriarca, Fiorio, Luciano Agostini, Brandolin, Dallai, Fanucci».
EUROVOC :protezione del consumatore
organismo geneticamente modificato
protezione degli animali
pianta transgenica
sicurezza alimentare
cerealicoltura
sementi
produzione vegetale
sanita' animale