ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00150

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 54 del 16/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: DI VITA GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2013
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
BALDASSARRE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
PINNA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
DI MAIO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
FRACCARO RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013


Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2013 16/07/2013
MARZANO MICHELA PARTITO DEMOCRATICO 16/07/2013 13/09/2013
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 16/07/2013
Stato iter:
13/09/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/09/2013
Resoconto DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 13/09/2013
Resoconto GUERRA MARIA CECILIA VICE MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 13/09/2013
Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/07/2013

DISCUSSIONE IL 13/09/2013

SVOLTO IL 13/09/2013

CONCLUSO IL 13/09/2013

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00150
presentato da
DI VITA Giulia
testo presentato
Martedì 16 luglio 2013
modificato
Venerdì 13 settembre 2013, seduta n. 77

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro per gli affari europei, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, per sapere – premesso che:
il 19 giugno 2013 le cronache dei giornali hanno riportato la notizia che al Palazzo dei Normanni di Palermo, sede del Parlamento regionale siciliano, vigeva un sistema (ribattezzato «sistema Giacchetto») di corruzione e di distrazione di fondi pubblici sia nell'organizzazione dei grandi eventi sia nella gestione della formazione professionale in Sicilia;
le indagini della Guardia di finanza di Palermo hanno accertato che i 15 milioni per avviare all'apprendistato circa 1.500 giovani disoccupati stanziati dal ministero del lavoro e delle politiche sociali sarebbero finiti in buona parte nelle tasche di politici e manager con viaggi, cene e anche escort; è stato scoperto anche un reticolo di fatture inesistenti e appalti pilotati;
gli occhi della procura sono puntati sia sui cosiddetti Grandi eventi organizzati dalla regione siciliana, ma, soprattutto, sul Ciapi, un ente di formazione destinatario di ingenti somme di finanziamenti europei per una somma complessiva di circa 90 milioni, all'interno del quale veniva assunto del personale raccomandato dai politici;
i militari della Guardia di finanza di Palermo hanno eseguito 17 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di imprenditori, dirigenti regionali e politici;
gli arresti hanno svelato quello che si ritiene essere un vero e proprio comitato d'affari al cui vertice vi sarebbe secondo la procura il manager Faustino Giacchetto che per anni, anche corrompendo politici e dirigenti pubblici e ricorrendo a fatture per operazioni inesistenti, avrebbe pilotato gli appalti dei grandi eventi in Sicilia e si sarebbe appropriato di rilevanti fondi comunitari che sulla carta, come detto, avrebbero dovuto essere destinati ai principali progetti per la formazione professionale;
inoltre, è stato sequestrato capitale sociale e beni aziendali di 5 società, disponibilità patrimoniali e finanziarie riconducibili agli indagati, per un valore complessivo di oltre 28 milioni;
in merito alla vicenda si è espresso anche il presidente della regione Rosario Crocetta che, il giorno dopo la puntata del programma tv d'inchiesta «Report» sulla questione della formazione in Sicilia (già denunciata dal settimanale Panorama), rimarcando la gravità dell'episodio, ha provveduto immediatamente a bloccare i pagamenti agli enti riconducibili ai deputati coinvolti nella vicenda ed ha annunciato verifiche a tappeto;
a dare manforte al presidente Crocetta è intervenuto anche il Ministro, Gianpiero D'Alia, il quale ha ricordato la necessità di una profonda riforma del sistema e chiesto altresì la convocazione di un tavolo di confronto tra Governo, sindacati e imprese per adottare provvedimenti drastici che segnino una vera discontinuità con il passato;
preme rimarcarsi la trasversalità di tutti i partiti politici coinvolti nella vicenda; dalle carte della procura emerge infatti che il «sistema» in questione è stato scoperto anche grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di Giacchetto che, pentendosi, hanno rivelato i nomi dei politici coinvolti nello scandalo e attualmente indagati, tra i quali: Francesco Scoma (Pdl), appoggiato dal sindaco Di Matteo (Sindaco di Monreale) alle ultime elezioni regionali; Gaspare Vitrano (Pd), molto vicino in passato a Toti Zuccaro; Francesco Cascio (Pdl) e i due politici monrealesi più «potenti» degli ultimi anni, Nino Dina (Udc) e Salvino Caputo (Fdi);
dalle notizie diffuse dalla stampa si apprende inoltre che il 10 luglio 2013, su richiesta della procura regionale, la Corte dei conti ha decretato e notificato a dodici persone un provvedimento di sequestro che riguarda case, terreni, conti correnti e macchine. Un sequestro conservativo basato sull'ipotesi che nella vicenda Ciapi si possano configurare delle colpe gravi;
l'elenco delle persone raggiunte dal sequestro si apre con l'ex presidente del Ciapi, Francesco Riggio, al quale sono stati bloccati beni per oltre 5 milioni di euro, e prosegue con Gaspare Lo Nigro, l'ex direttore dell'Agenzia regionale per l'impiego che ha approvato il progetto e dato il via libera all'integrazione dei fondi per il Co.Or.Ap (sequestro da un milione e mezzo). Ci sono poi tutti i componenti del comitato tecnico scientifico del progetto, in rappresentanza del Ciapi o della regione siciliana: Daniela Avila, Calogero Bongiorno, Luigi Gentile, Giuseppe Gattuso, Giuseppe Bonadonna, Rosario Candela, Santo Conti, Natalino Natoli, Enzo Testagrossa, Salvatore Schembri. Per loro il sequestro ammonta ad 850 mila euro ciascuno;
per scoprire come sono stati spesi i soldi i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria hanno ascoltato alcune delle 278 persone (troppe secondo la procura della Corte dei conti) che hanno lavorato al progetto. E tutti hanno raccontato di «giornate intere in cui non vi era nemmeno un utente» agli sportelli informativi aperti in diverse città siciliane. «Sportelli che non disponevano nemmeno di un computer», hanno aggiunto alcuni di loro. Ecco spiegato il risultato imbarazzante su cui si è concentrata la Corte dei conti: quindici milioni di euro spesi, diciotto giovani indirizzati all'apprendistato e zero posti lavoro creati;
il fenomeno delle irregolarità e delle frodi sull'utilizzo dei fondi pubblici non è per nulla nuovo in Sicilia;
dati alla mano della Corte dei conti, con 153,5 milioni di euro da recuperare a seguito di irregolarità, la Sicilia risulta la regione più deficitaria anche se a non brillare è tutto il Meridione;
critico è il commento della Corte dei conti che, nella «Relazione 2012 sui rapporti finanziari con l'Unione europea e sull'utilizzo dei fondi comunitari», fornisce anche una spiegazione alla maggiore incidenza del fenomeno tra le regioni meridionali; ciò è riconducibile alla circostanza che esse sono destinatarie di rilevanti risorse europee, e sono influenzate dalla particolare situazione socio-economica locale, caratterizzata da vari fattori negativi connessi con la presenza sul territorio della criminalità organizzata e con un più marcato ritardo nella crescita economica rispetto alle altre aree;
in particolare la Corte dei conti si sofferma sul fenomeno delle frodi, ritenendo estremamente preoccupante che fra i sistemi utilizzati è frequente la mancata realizzazione delle attività finanziate, soprattutto nel settore dei contributi pubblici. Una condotta che risulta quindi strumentale alla illecita distrazione dei fondi concessi, pregiudicando altresì le finalità specifiche a cui le sovvenzioni sono indirizzate, rivolte alla riqualificazione professionale dei lavoratori e allo sviluppo delle attività imprenditoriali, vanificando l'obiettivo di incentivare le occasioni di crescita nel settore e nelle regioni interessate;
gli interpellanti, consci delle gravi ripercussioni che il fenomeno in questione provoca tutt'oggi nel contesto locale siciliano, ritengono preventivamente necessario che si provveda, nell'immediato, ad un controllo straordinario di tutti gli enti di formazione e non solo, che potrebbero aver posto in essere frodi ed attività illecite della medesima specie;
viene sinceramente da chiedersi come sia possibile che, nonostante la questione vada avanti ormai da anni, non si sia riusciti ancora ad intervenire efficacemente sul fenomeno –:
di quali elementi dispongano sulla vicenda, nell'ambito delle loro competenze;
se sia intenzione dei Ministri interpellati, per quanto di loro competenza, porre in essere iniziative utili a rendere effettivamente fruibili gli strumenti offerti dall'Europa ai nostri giovani ed, in particolare, a quelli residenti nella regione Sicilia, senza che la mala gestio delle risorse renda ancor più complessa una situazione occupazionale già di per sé drammatica.
(2-00150) «Di Vita, Villarosa, Mantero, Marzana, Nuti, Lorefice, Rostellato, Tripiedi, Cominardi, Bechis, Baldassarre, Ciprini, Rizzetto, Colonnese, Pinna, Nesci, Carinelli, Spessotto, Vignaroli, Fico, Luigi Di Maio, Dadone, Dieni, Fraccaro, Toninelli, Cozzolino, D'Ambrosio, Cancelleri, D'Uva, Grillo, Mannino, Grande».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Sicilia

partito politico

finanziamento comunitario

utilizzazione degli aiuti

frode

crescita economica