ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00118

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 42 del 27/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: GIORGETTI GIANCARLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 27/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE 27/06/2013
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 27/06/2013
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 27/06/2013
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 27/06/2013
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 27/06/2013
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 27/06/2013
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 27/06/2013
CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 27/06/2013
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 27/06/2013
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 27/06/2013
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 27/06/2013
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 27/06/2013
MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 27/06/2013
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 27/06/2013
PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 27/06/2013
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 27/06/2013
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 27/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 27/06/2013
Stato iter:
19/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 19/07/2013
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 19/07/2013
Resoconto DELL'ARINGA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 19/07/2013
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/07/2013

SVOLTO IL 19/07/2013

CONCLUSO IL 19/07/2013

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00118
presentato da
GIORGETTI Giancarlo
testo presentato
Giovedì 27 giugno 2013
modificato
Venerdì 19 luglio 2013, seduta n. 56

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
   in occasione delle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista della riunione del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno 2013, svoltesi in Assemblea il 25 giugno 2013, gli interpellanti avevano posto all'attenzione del Governo la questione della disoccupazione nel nostro Paese, deplorando gli intenti della maggioranza di reperire fondi solo per i disoccupati del Sud;
   in particolare, si lamentava lo stanziamento di un miliardo di euro solo per i disoccupati del Sud con la motivazione che erano fondi stanziati dall'Europa per quelle aree, dal momento che le aree individuate erano soltanto Calabria, Campania, Sicilia e Puglia, mentre il Governo ha incluso tutto il Mezzogiorno, tralasciato volutamente il Nord del Paese;
   in sede di replica, il Presidente del Consiglio dei ministri precisava che il Governo ancora non aveva deciso nulla, che il decreto ancora non era stato varato e che le decisioni sull'occupazione dei giovani avrebbero riguardato tutto il Paese, senza discriminazione alcuna, rivendicando, tuttavia, la necessità di intervenire con più intensità nelle aree nelle quali la disoccupazione dei giovani è più alta, cioè nelle regioni del Mezzogiorno;
   in coerenza con quanto detto, il giorno dopo il Consiglio dei ministri varava il cosiddetto «pacchetto lavoro», che – in aggiunta al miliardo già previsto e dichiarato – rifinanzia con 80 milioni di euro le misure relative all'autoimpiego ed all'autoimprenditorialità, di cui al decreto legislativo n. 185 del 2000, ma esclusivamente per le imprese del Mezzogiorno;
   secondo un'indagine del centro studi Datagiovani, incrociando i dati dell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire) con quelli Istat sulla disoccupazione negli ultimi cinque anni, cioè quelli del picco della crisi, emerge che la disoccupazione si è fatta sentire maggiormente nelle zone settentrionali del Paese;
   l'indagine, prendendo in considerazione l'incremento percentuale della disoccupazione, regione per regione e provincia per provincia, ha concluso che le sofferenze maggiori si sono avute in Emilia Romagna – dove i disoccupati sono più che raddoppiati passando da circa 65 mila a 150 mila – ed in Lombardia, dove da 168 mila disoccupati del 2008 si è passati a oltre 346 mila nel 2012;
   secondo sempre la predetta indagine, al Nord si sono registrati aumenti che superano il 100 per cento (il 122 in Emilia Romagna), a fronte di incrementi minori al Sud, con un picco massimo della Calabria di «solo» il 59 per cento;
   a livello provinciale la maglia nera spetta al capoluogo emiliano: a Bologna il numero dei disoccupati si è triplicato, passando dagli oltre 10 mila del 2008 ai 33 mila del 2012; a Piacenza c’è stata addirittura la moltiplicazione per 4, mentre si va oltre il raddoppio a Belluno e La Spezia;
   la ricerca, peraltro, conferma un comportamento dei giovani rispetto al lavoro ed un loro approccio mentale all'occupazione in senso lato già comunemente noto, ovvero che i giovani del Nord sono pronti ad emigrare pur di cercare un posto di lavoro, mentre quelli del Sud preferiscono restare disoccupati e/o assistiti piuttosto che lasciare casa e famiglia d'origine;
   Trentino Alto Adige (+25 per cento), Lombardia (+22 per cento), Piemonte (+20 per cento), Liguria ed Emilia Romagna (entrambe a +19 per cento) sono, infatti, risultate le regioni con un boom di migranti all'estero per fronteggiare l'assenza di lavoro, con Trento (+35 per cento), Rimini e Lodi (+33 per cento) in testa alla classifica delle province, a fronte di un Sud ove la crescita dell'emigrazione si attesta intorno al 13 per cento (eccezion fatta per Oristano, che sfonda quota 33 per cento);
   tali dati, valutati alla luce delle politiche occupazionali intraprese da questo Governo, confermano con rammarico la scelta di persistere su una strada di penalizzare chi è più industrioso ed intraprendente –:
   se, alla luce di quanto esposto in premessa, il Governo non ritenga doveroso ed altrettanto urgente varare un «piano occupazione per il Nord», per scongiurare l'inevitabile processo di trasformazione del Settentrione nel «mezzogiorno d'Europa» in termini sociali ed economici;
   posto che i giovani del Nord rappresentano un patrimonio da conservare, utilizzare e valorizzare, quali strategie ed interventi mirati il Governo intenda porre in essere per frenare l'allarmante fenomeno della loro fuga all'estero.
(2-00118) «Giancarlo Giorgetti, Fedriga, Allasia, Borghesi, Bossi, Matteo Bragantini, Buonanno, Busin, Caon, Caparini, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Marcolin, Molteni, Prataviera, Gianluca Pini, Rondini».

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ITALIA SETTENTRIONALE

EUROVOC :

disoccupazione

politica occupazionale

Mezzogiorno

Capo di governo

Consiglio europeo