Legislatura: 17Seduta di annuncio: 27 del 03/06/2013
Primo firmatario: CENTEMERO ELENA
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 03/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma POLVERINI RENATA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 PETRENGA GIOVANNA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 MILANATO LORENA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 VIGNALI RAFFAELLO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 MAROTTA ANTONIO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 BIANCONI MAURIZIO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 LEONE ANTONIO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 PALESE ROCCO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 SQUERI LUCA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 PICCHI GUGLIELMO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 MISURACA DORE IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 PRESTIGIACOMO STEFANIA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 GIAMMANCO GABRIELLA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 CALABRIA ANNAGRAZIA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 ROMANO FRANCESCO SAVERIO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 SAVINO SANDRA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 VALENTINI VALENTINO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 FAENZI MONICA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 GALLO RICCARDO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 ROMELE GIUSEPPE IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 CICU SALVATORE IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 VELLA PAOLO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 LATRONICO COSIMO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 ALLI PAOLO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 SARRO CARLO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 BIASOTTI SANDRO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 POLIDORI CATIA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 SCOPELLITI ROSANNA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 MARTI ROBERTO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013 PALMIZIO ELIO MASSIMO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/06/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 03/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 06/06/2013 Resoconto CENTEMERO ELENA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE RISPOSTA GOVERNO 06/06/2013 Resoconto DELL'ARINGA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 06/06/2013 Resoconto CENTEMERO ELENA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
DISCUSSIONE IL 06/06/2013
SVOLTO IL 06/06/2013
CONCLUSO IL 06/06/2013
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere – premesso che:
in conseguenza dell'approvazione della cosiddetta «riforma Fornero» sulle pensioni, decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, per raggiungere il requisito pensionistico con il sistema delle quote il lavoratore deve aver compiuto 60 anni di età, poter vantare almeno 35 anni di anzianità contributiva e raggiungere quota 96, avvalendosi, se necessario, anche delle frazioni di anno ai fini del raggiungimento della quota prevista;
la cosiddetta «riforma Fornero» non ha, tuttavia, tenuto conto della specificità del «comparto scuola» che ha da sempre usufruito di una sola finestra di uscita in coincidenza con la fine dell'anno scolastico. Ha, quindi, annullato i requisiti per il pensionamento a chi aveva come somma di servizio quota anni pari a 96, ma al termine del 31 agosto 2012, e non quelli richiesti dalla riforma al 31 dicembre 2011, dimenticando che l'uscita per il personale docente è all'inizio dell'anno scolastico e non alla fine di quello solare e spostando, di fatto, improvvisamente di ben 4 anni l'uscita di quel personale della scuola che stava invece per maturare il diritto proprio al 31 agosto;
con la dicitura «quota 96» si indica dunque la categoria di insegnanti che, dopo la citata «riforma Fornero», non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del mondo della scuola per cui i requisiti pensionistici si maturano a settembre e non a dicembre (come nel resto della pubblica amministrazione), sono stati costretti a rimandare la data del meritato riposo pensionistico;
di fronte a tale situazione, è stato presentato innanzitutto ricorso al Tar del Lazio che ha rimandato tutta la materia al giudice del lavoro delle varie circoscrizioni italiane;
dopo l'esito positivo di alcuni provvedimenti cautelari di vari giudici del lavoro e l'appello al Consiglio di Stato, i ricorrenti sono stati invitati da quest'ultimo a rivolgersi alla Corte dei conti, sezione giurisdizionale per la regione Lazio, per dirimere la questione, in particolare chiedendo se fosse possibile riaprire i termini per l'acquisizione delle domande di pensionamento, ma purtroppo per i 3.500 interessati il ricorso è stato giudicato inammissibile;
i giudici della Corte dei conti hanno scritto nella sentenza che «non sussistono i presupposti per la richiesta di sospensione cautelare dei provvedimenti in questione, posto che è controverso un diritto pretensivo di parte ricorrente» e pertanto «la Corte dei conti, Sezione giurisdizionale per la Regione Lazio dichiara inammissibile l'istanza di sospensione dei provvedimenti impugnati»;
sussiste ancora la possibilità di una sentenza favorevole della Corte costituzionale, altro organo a cui si sono appellati i ricorrenti e da cui sperano di ottenere giustizia;
permettere ai 3.500 lavoratori del comparto scuola di andare in pensione consentirebbe, oltretutto, l'ingresso di giovani e nuove leve in sostituzione degli stessi –:
in che modo i Ministri interpellati intendano urgentemente attivarsi per procedere all'immediata risoluzione della questione illustrata attinente alla categoria cosiddetta «quota 96», colmando una evidente lacuna normativa e ridando adeguata dignità ai docenti e al personale del comparto scuola, «intrappolati» dalla riforma Fornero in uno stato di grave incertezza esistenziale ed economica, con importanti ripercussioni sulla stessa dignità umana e professionale della classe docente e, di conseguenza, sulla qualità dell'offerta formativa in Italia e sul corretto funzionamento dell'intero sistema scolastico.
(2-00070) «Centemero, Polverini, Petrenga, Milanato, Vignali, Marotta, Bianconi, Leone, Palese, Squeri, Picchi, Misuraca, Prestigiacomo, Giammanco, Calabria, Francesco Saverio Romano, Sandra Savino, Valentini, Faenzi, Riccardo Gallo, Romele, Cicu, Vella, Latronico, Alli, Sarro, Biasotti, Polidori, Scopelliti, Marti, Palmizio».
(3 giugno 2013)
EUROVOC :assicurazione per la vecchiaia
impiegato dei servizi pubblici
insegnante
istituto di istruzione